Che tempo che fa? Il tempo di liberare Filippa Lagerbäck dal ruolo di bella statuina. Possibile succeda proprio nel salotto buono della sinistra italiana? O da quelle parti sono progressisti solo con le donne - comodino degli altri? Ormai è un esercizio che si ripete settimanalmente. Contare quante sillabe pronuncerà la bionda ex modella svedese all'interno del contenitore domenicale. Relegata a bordo campo dal primo momento (e sono 18 anni!), la sua presenza nel talk show di Rai3 si riduce all'impeccabile introduzione dell'ospite di turno, quando il maschio-centrico padrone di casa Fabio Fazio, bontà sua, si rivolge a lei con l’invito: “Filippa, a te!”. Annuncio che poi puntualmente rilancia, come se quello di Filippa non valesse neanche. Quasi a marcare il territorio come i cani (almeno non piscia in diretta!).
Conduttore uomo e valletta-muta donna, ma che siamo negli anni'50? Valletta sì, termine non usato a caso. Di fatto la Lagerbäck è l'ultimo esemplare di valletta della tv nostrana, ossia di quella figura esplicitamente marginale rispetto al lavoro televisivo. Ma la domanda sorge spontanea: perché ostinarsi a ridurla a elemento decorativo? Non a caso occupa la prima fila della platea televisiva, come se fosse più parte del pubblico che del programma. Al massimo tirata in ballo per la percolata rituale di Lucianina Littizzetto (sai che ridere), o per la presenza in studio del marito Daniele Bossari. Una donna che esiste solo in funzione del compagno? Brividi, e non esattamente di piacere! Poi stop, basta. Filippa non fa, non dice, non si espone. Sorride ameba, soltanto.
“Il mio ruolo è piccolo, lo so, ma sono stata io la prima ad accettarlo e sono libera di avere il mio stile, i miei abiti dicono molto, si parla persino in silenzio”. Raccontava a Sorrisi e Canzoni la nostra, qualche tempo fa. Balle. Non sarà che si sottovalutano le sue capacità? Eppure la sua vita professionale non si esaurisce a qualche réclame. Lanciata nel 1993 dallo spot della birra Peroni, in seguito ha recitato anche nel film per il cinema “Silenzio... si nasce” di Giovanni Veronesi, e si è cimentata come conduttrice Tv in diversi lavori Rai e Mediaset. Da Circo Massimo (Rai2) a Superboll, accanto a Fiorello (Canale 5), passando poi per La7d, Real Time e Sky, a testimoniare una certa predisposizione a stare in scena e spiccicare parola! Allora, non è forse arrivato il momento, dopo quasi un ventennio, di darle un vero senso anche nel programma di Fazio? Filippa, tu ti devi salvare...