Così ci svegliamo un normalissimo lunedì mattina e leggiamo di cadaveri che galleggiano, di bambini annegati, di zombie che camminano sulla spiaggia, di 280 migranti su una barca di 20 metri che dalla Turchia è partita e a largo di Crotone è affondata, di una rotta gestita sia da russi sia da ucraini, segno che quando ci sono di mezzo gli affari e le vite umane, non è che lo scopriamo ora, si trova un accordo sui primi a scapito delle seconde. E poi leggiamo le dichiarazioni dei politici. Dei politici tutti. I bisogna fare di più, i non bisogna farli partire, i fermate gli scafisti che incassano milioni di dollari sulla pelle di queste persone, i le rotte di immigrazione illegale vanno chiuse, i dovremmo fare di più. Queste sopra sono frasi prese dalle dichiarazioni di Conte, Calenda, Salvini, Meloni e per finire di Ursula Von Der Leyen e Roberta Metsola, rispettivamente Presidente della Commissione europea e Presidente del Parlamento Europeo. Parole di circostanza che a sto giro varcano il limite. Che fanno schifo. Sì, perché dove eravate fino a ieri? Sono mesi che assistiamo a sbarchi, che contiamo i morti. Nello Ionio i migranti che arrivano attraverso il mare della Grecia sono aumentati del 118 percento nei primi mesi del 2023. Siriani, pakistani, iraniani, iracheni. Dall'Africa sono aumentati del 42 percento, nonostante un accordo del governo Meloni con la Libia, che solo a dirlo fa ridere, dato che la Libia è spezzata in due Stati e quindi tutti i soldi che investi lì (8 miliardi di dollari per le politiche energetiche e migratorie) chissà poi come fai a controllarli.
Quindi ai responsabili delle politiche dell'Unione europea e del governo italiano che ci dicono che devono fare di più dovremmo rispondere con sdegno, con parole chiare, dure, forti e proteste. Anche perché se quelle persone decidono di scappare dalle loro terre è per colpa nostra, per colpa delle guerre che abbiamo causato oppure alimentato e incoraggiato inviando soldi e armi. Noi. Noi cosiddetti occidentali. Se quelle persone, quelle mamme e quei bambini, scappano è perché nessuno è ancora stato in grado di creare un percorso adeguato per permettere a chi vuole di abbandonare la propria Terra offrendogli una via di fuga e una rotta migratoria sicura, garantita. Basterebbe poco per farlo? Sì basterebbe poco. Eppure non si fa.
Scusate, siamo o non siamo l'Europa di Voltaire, degli Illuministi, dei valori quali la libertà, l'accoglienza, l'uguaglianza? Siamo o non siamo il Paese del Rinascimento, di Dante e di Garibaldi? Se credete che la Storia non valga niente siete piccoli, persi dentro ai vostri smartphone inutili. Invece, notizia di ieri, permettiamo a boss della criminalità di scappare da un carcere di Alta sicurezza in Sardegna calandosi con le lenzuola dalle finestre, tipo film con Pippo Franco, perché a controllare non c'era abbastanza personale della Polizia penitenziaria. Una figura di merda epica. E invece siamo il Paese che si scandalizza di chi chiede i selfie davanti alla tomba di Costanzo a Maria De Filippi senza rendersi conto che è stata proprio la De Filippi a costruire una generazione di tronisti e rifatte dediti al culto di se stessi e della propria immagine che trova nel selfie il suo simbolo supremo. No, signori; no, signore: il limite al peggio non c'è. Ogni giorno succede qualcosa che ci inorridisce, che ci indigna ma poi, alla fine, finiamo tutti su TikTok a obbedire a un algoritmo credendo di essere liberi quando in realtà siamo solo e soltanto assuefatti.