Noi di MOW ve l’avevamo detto che a settembre sarebbe ripartito il circo mediatico attorno il delitto di Garlasco. È così è stato. E non solo, visto che è appena accaduto di tutto attorno all’omicidio di Chiara Poggi. Infatti, dopo le perquisizioni nelle abitazioni della famiglia di Sempio e degli ex inquirenti che hanno lavorato al vado, i genitori di Andrea attualmente indagato per concorso in omicidio, hanno scelto di aprire le porte di casa alle telecamere di Quarto Grado. E a noi più che una mossa difensiva ci è sembrata una mossa disperata. Anche perché ormai la bomba è già bella che scoppiata: tra le case perquisite, c’è anche quella di Mario Venditti, l’ex procuratore di Pavia che nel 2017 aveva chiesto l’archiviazione proprio per la posizione di Sempio. Venditti oggi è indagato per corruzione in atti giudiziari. Ma cosa è successo? C’è un appunto, trovato nella casa della famiglia di Sempio, con scritto il nome di Venditti, le cifre “20-30”, il simbolo dell’euro e la frase “gip archivia”. Non solo, ci sono poi intercettazioni in cui il padre di Andrea parla esplicitamente di denaro. E adesso la Procura cerca i flussi: chi ha dato, chi ha preso. E perché. Ma nonostante questo si sceglie comunque di andare in onda, non era forse meglio restare in silenzio?

No, e Giuseppe Sempio prova a spiegare: “Quelle cifre annotate forse si riferivano a marche da bollo. Io tengo appunti di tutto. Venditti l’ho visto una volta sola, quando mi ha interrogato”. Marche da bollo molto costose. Anche Mario Venditti, il magistrato al centro della questione, a scelto di metterci la faccia in diretta: “Quello che è successo, la perquisizione, mi offende come uomo e come magistrato. Per 45 anni ho servito lo Stato, anche in situazioni di pericolo. Sono stato dieci anni sotto scorta. Non meritavo tutto questo. Non ho mai preso soldi o benefit per una professione che ho esercitato con dignità. Nessuno mi restituirà l’onore leso”. Ha anche difeso la sua scelta di archiviare il fascicolo su Sempio: “Penso sia totalmente estraneo alla vicenda di Chiara Poggi. Rifarei esattamente la stessa cosa”. Ma il foglietto trovato nella casa dei genitori di Sempio è bastato per innescare tutto. Poi prende la parola anche Daniela Ferrari, madre di Andrea: “Mi fa schifo che delle intercettazioni di una famiglia che sta parlando dei cavoli suoi in macchina vengano rese pubbliche. Siamo stravolti. Non ce la facciamo più”. E sulla presunta corruzione: “È una grandissima cavolata. La famiglia di Sempio non ha mai corrotto nessuno. Le persone che dicono queste cose devono solo vergognarsi”. E adesso che il circo mediatico è ripartito alla grande, cos’altro ci aspetta?

