C’è qualcosa che non torna. C’è un vento che ha cambiato direzione. La difesa di Andrea Sempio, indagato per concorso di omicidio nel delitto di Garlasco, sembrerebbe star attraversando un momento particolare. Tra consulenti che vanno e che vengono, e un silenzio stampa annunciato e subito accantonato, non sappiamo più cosa aspettarci. Il Generale Garofano ha detto addio al suo ruolo di consulente, ed è stato sostituito da l’ex poliziotto Armando Palmegiani che, nel giugno scorso, durante un diretta su YouTube, ha espresso il suo punto di vista sul dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Dna che la procurare avrebbe attributo proprio ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara: “Noi abbiamo il dna sotto le impronte di Chiara, quel dna ha un profilo nel mignolo della mano sinistra e nel primo dito della mano destra che è un Y di Sempio. Questa mia certezza ovviamente si vedrà, nel senso che il perito del Gip dovrà analizzare pure questo, però io credo che quasi certamente si accerterà che quel dna ha l’Y di Sempio. Non credo ci sia alcun dubbio”. All’inizio di settembre, durante un’altra diretta su YouTube, h ribadito lo stesso concetto: “Il dna sulle unghie è, a mio avviso, leggendo i ferogrammi, attribuibile all’Y di Sempio. Non voglio parlare di trasferimento di dna, vediamo le risultanze della procura. Ma a mio avviso quello è dna di Sempio, perché è veramente netto”.

Palmegiani è stato scelto dagli avvocati Lovati e Taccia come sostituto dell’ex generale Luciano Garofano, che nei giorni scorsi ha lasciato l’incarico per questi motivi: “La mancata condivisione da parte della difesa del Signor Sempio dei suggerimenti tecnico scientifici forniti n merito allo svolgimento dell’incidente probatorio e alla possibile estensione dei temi oggetto di perizia”. Come mai Palmegiani ha cambiato opinione? Adesso a lui il compito di portare a zero l’idea della Procura sul dna al momento attribuibile a Sempio: “Gli elementi a carico di Andrea Sempio mi hanno da sempre lasciato molto perplesso, ritengo che non siano solidi e per questo ho accettato questa sfida”. Palmegiani ha lavorato per ben trentotto anni in polizia, e trenta alla Scientifica di Roma. “Si tratta di un incarico per il quale sono necessarie molte competenze. C’è la parte dattiloscopica, quella che riguarda la “Bpa” di cui sono esperto e altre più investigative. Un incarico complesso, ma non mi sembra che ci siano grandi elementi probatori contro Sempio e mi è sembrato giusto prendere questo incarico ricoperto finora da Luciano Garofano, di cui ho da sempre stima”. Perché questa inversione di rotta?

