A Lo Stato delle Cose, programma condotto da Massimo Giletti in onda in prima serata su Rai3, si è tornati a parlare del delitto di Garlasco. Ormai da mesi incessantemente al centro della cronaca italiana. In primo piano la questione delle telefonate che Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi attualmente indagato per omicidio in concorso, fece nei giorni antecedenti il delitto. Non solo, anche il dubbio sollevato sul fatto che il cellulare di Marco Poggi fosse o meno irraggiungibile durante la vacanza in Trentino con i genitori. Circostanza questa che, a detta di Sempio, lo spinse a telefonare a casa Poggi più di una volta. In collegamento l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, che ha parlato del coinvolgimento del suo assistito: "Se cade il concorso cade anche la posizione di Sempio. Non è vero che dalla BPA del RIS non è trapelato nulla: secondo le mie informazioni, l’assassino era solo uno". Per poi ritornare sulle ormai “cruciali” telefonate fatte da Andrea tra il 7 e l’8 agosto del 2007. Tre chiamate, l’ultima della durata di 21 secondi. Un tempo che indica che di qualcosa hanno parlato. Ma soprattutto, come mai Sempio ha telefonato a casa Poggi quando con ogni probabilità sapeva che Marco era ancora in vacanza con i genitori? Queste le sue parole: “Marco mi riferiva che sarebbe andato via con la famiglia. Siccome non mi rispondeva al cellulare perché era irraggiungibile e non conoscendo la data esatta della sua partenza, ho chiamato la sua utenza fissa".

Ma facciamo un passo indietro. È stato mai appurato durante l’inchiesta che il telefono di Marco Poggi era davvero irraggiungibile? Questo quanto raccontato da chi vive in quelle località dove i Poggi erano andati in vacanza: “Nel 2007 erano molto meglio di adesso, prendevano perché c’era meno gente che telefonava. Io avevo Vodafone". Circostanza confermata anche dai proprietari dell’hotel dove la famiglia alloggiava: "Non ci sono stanze in cui non c’è linea". Poi il quesito avanzato da Giletti: “Secondo voi, i tabulati di Marco Poggi sono stati controllati per vedere se Sempio dice la verità? Come è possibile che Marco, anche qualora fosse effettivamente irraggiungibile, non abbia mai richiamato Andrea? Sarebbe partito il segnale". Poi il commento di Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi condannato a sedici anni di reclusione per l’omicidio della fidanzata: "Voglio precisare che la sera prima della partenza di Marco, i ragazzi erano insieme. Faccio fatica a pensare che Sempio non sapesse che qualche ora dopo Marco sarebbe andato in montagna, anche perché dopo il suo ritorno era stata programmata una vacanza al mare in Toscana". Poi Giletti ritorna sulla questione dei tabulati: "Intanto è una vergogna che non siano mai stati acquisiti i tabulati di Marco Poggi. Lo trovo vergognoso!“ È questo l’ennesimo punto nero nella soluzione di un delitto che sembra girare su se stesso da diciotto anni?

