Partiamo dall'etimologia, pur consapevoli di poter essere fraintesi già dal principio. "Conduttrice" (come anche "conduttore") è un termine che viene dal latino, "dux". Prima di assumere gli sciagurati connotati semantici fasci di cui tutti sappiamo, "dux" significava "guida", "condottiero", oggi in milanese stretto si direbbe "leader". Chi detiene le redini di un programma, dunque, dovrebbe possedere autorevolezza e carisma in quantità industriali, essere nato o nata con un istinto televisivo preponderante oppure averlo sviluppato nel tempo. Fiutare dove, chi e come all'interno dello studio, se c'è, abbia qualche cosa da dire e fiondarcisi per arricchire lo show, dargli ritmo. Fare e disfare la scaletta, a seconda delle necessità che scendono in campo, possedere un'idea ben lucida di quello che il format dovrebbe essere. E realizzarla. Anno delle Signore 2024, nella prima serata di Canale 5 chi troviamo a vestire i panni di "conduttrice"? Diletta Leotta. Se basta dirlo, chiunque può essere qualunque cosa. A chi scrive, per esempio, piacerebbe identificarsi con un pirata. Lo è? No. Tanto quanto Leotta, santo cielo, non è una conduttrice. Perché non lo sa fare e, dopo un decennio di tentativi televisivi, possiamo ben dire che non sia un ruolo nelle sue corde. In seguito all'attuale disastro de 'La Talpa', però, pare che Mediaset stia valutando di premiarla affidandole il timore (sì, abbiamo scritto giusto) di un altro reality, 'L'Isola dei Famosi'. Perché?
Analizziamo la (non) conduzione di Diletta Leotta perché qualcuno dovrà pur farlo e qui amiamo vivere pericolasamente. Premesso che, è vero, la tv è quella cosa che accade mentre il pubblico a casa tendenzialmente fa altro (cucina, va in bagno, chiacchiera, stira, magari fa pure l’amore), un minimo sindacale di rispetto per il termine “conduttrice”, nel significato originario, dovrebbe pur sussistere. Leotta non ha nessuna delle caratteristiche base di una “conduttrice” perché, nonostante non sia più in tv da due giorni oramai, detiene un’aria perennemente stupita, come fosse vittima degli eventi, dentro un uragano e non certo l’uragano in sé. Non ha il polso della situazione né polso in generale.
Come ogni stagista dotato dell’intelligenza pratica del carabiniere, si impegna tantissimo e di vede. Lo fa, però, nel modo più ottuso possibile. Si vede, per esempio, nell’assoluta obbedienza che impiega nel ripetere ciò che gli autori le dicono, anche tramite auricolare, di dire. Se qualche burlone volesse mai azzardarsi a bisbigliarle “Terrazzo, sgabello, formaggio, borraccia, blu, caz*o di gomma e cannuccia” (citazione colta), lei lo ripeterebbe, senza farsi domande, convinta pure di aver fatto un buon lavoro. Non ha contezza di ciò che esprime, pare un'olandese che si ritrovi per la prima volta a pronunciare parole nella nostra lingua, senza averle mai sentite prima. Solo che lo fa nel prime time di Canale 5, non a casa propria, su Duolingo. E questo è il fatto grave.
Priva di un qualunque barlume di curiosità riguardo ciò che la circonda, porta avanti una scaletta che potrebbe benissimo essere la lista della spesa che Alexa detta alla domestica arruolata in casa Leotta per far provviste da Eataly, zero partecipazione, non è una cosa interessante, è semplicemente ciò che va fatto per tirare la giornata e intascare il compenso. Nemmeno l’assenza della diretta, per quanto riguarda ‘La Talpa’, riesce a malcelare questa totale mancanza di empatia, di interesse per concorrenti e dinamiche. Alfonso Signorini al Grande Fratello, di certo si entusiasma per le robe più sceme. Ma, almeno, si entusiasma per qualche cosa, alle volte. Messi come siamo messi, ovverosia al grado zero, ma anche meno mille, della “conduzione” propriamente detta, è già molto, purtroppo.
Di fronte a tali disperanti risultati, dunque, Mediaset pare stia pensando di premiare Diletta Leotta affidandole la “conduzione” di un altro reality storico, ‘L’Isola dei Famosi’. A spifferarlo è Gabriele Parpiglia, nella sua newsletter (con articolo non a pagamento, di questi tempi tocca precisare). Stiamo parlando del programma in cui è riuscita a far naufragio perfino una che in tv naviga da svariati decenni, Vladimir Luxuria. Timorosa come non la avevamo vista mai, si è bruciata un’occasione d’oro, non tanto per demeriti personali ma autoriali, nella scorsa stagione tv. E infatti oggi la vediamo molto meno nei nostri piccoli schermi, come capita a chi, purtroppo o per fortuna, diviene volto di un “flop”. Perché il medesimo destino non coglie mai, invece, Diletta Leotta? Interrogativo che cade nel vuoto, senza risposta che non sia passibile di querela e che, di conseguenza, evitiamo di dare.
La tv è brutta, lo è sempre stata e, con ogni probabilità, lo sarà sempre. Un tempo, però, se non altro, c’era gente in grado di farla. Cercasi condottiere (e condottieri) disperatamente, no perditempo. Telefonare ore pilates.