Dopo Elon Musk, anche Donald Trump ha proclamato il proprio sostegno ai camionisti impegnati in Canada in una scenografica protesta contro l’obbligo vaccinale: durante un comizio in Texas, l’ex presidente ha detto di essere con loro “fino in fondo”.
Trump ha elogiato i partecipanti al Freedom Convoy (convoglio della libertà) per “aver fatto di gran lunga di più dei nostri leader per difendere la libertà americana”.
“Vogliamo che quei grandi camionisti canadesi sappiano che siamo con loro fino in fondo”, ha detto The Donald a una folla di sostenitori a Conroe, 40 miglia a nord di Houston.
Trump ha anche criticato il presidente Joe Biden per l’obbligo vaccinale imposto dalla sua amministrazione che colpisce gli appaltatori federali, le grandi imprese, gli operatori sanitari e le forze armate.
In precedenza anche il figlio di Trump, Donald Jr, aveva espresso sostegno alla protesta con la quale 50 mila camionisti hanno bloccato Ottawa, la capitale canadese: “Dobbiamo vedere più cose come questa qui negli Stati Uniti”, le parole dell’erede (anche politico o comunque mediatico) del tycoon.
Da parte sua, dopo aver detto che i camionisti sarebbero stati “una piccola minoranza marginale”, con il convoglio che aveva superato i settanta chilometri di lunghezza il premier canadese Justin Trudeau ha lasciato con la propria famiglia la sua casa di Ottawa per trasferirsi in un luogo segreto, facendo finire tra le altre cose in tendenza su Twitter l’hashtag “Trudeau Hiding”.
I camionisti protestano perché i conducenti canadesi non vaccinati che tornano in patria devono sottoporsi a un test Covid prima di attraversare il confine tra Stati Uniti e Canada e mettersi in quarantena all'arrivo, mentre, dopo la scadenza delle precedenti esenzioni, i camionisti canadesi non vaccinati ora non possono entrare negli Stati Uniti e i camionisti americani non vaccinati non possono entrare in Canada.