C’è attesa per la puntata di Report di questa sera su Rai3 – ampiamente anticipata dal Fatto quotidiano – che tornerà sulla vicenda umana e politica, suo malgrado, di Noemi Letizia, definita anche “Papi girl” di Silvio Berlusconi. Ma è chiaro che una storia accaduta nel 2009, quando i social erano agli albori e le discussioni e le polemiche si consumavano sui giornali cartacei, risulterà ai più giovani come qualcosa di preistorico. Per cui, cerchiamo di fare chiarezza per chi allora era ancora troppo piccolo per aver conosciuto una delle stagioni più incredibili della politica italiana. Una questione che, nonostante il tempo, è tornata d’attualità dopo che l’ex premier ha provato a cercare i voti del Parlamento con la cosiddetta “operazione scoiattolo” e la successiva rinuncia alla candidatura alla Presidenza della Repubblica. L’inchiesta di Report ripercorrerà gli ultimi anni di vita del quarto governo Berlusconi, la crisi politica che ne ha determinato la caduta con l’avvento dei tecnici a Palazzo Chigi. Il racconto sarà intrecciato allo scenario economico di quel periodo e alle vicende giudiziarie che hanno influenzato l’attività politica di Silvio Berlusconi: i processi Ruby uno, Ruby Bis e Ruby Ter. E per la prima volta parla in esclusiva, Noemi Letizia, nota per la sua festa di 18 anni del 2009 a cui partecipò fra lo stupore di tutti l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha deciso di parlare e le sue dichiarazioni fanno già discutere.
“Sono stata bullizzata mediaticamente”. È quanto ha rivelato, svelando un “meccanismo” nel quale pensava di essere entrata. “Mi hanno violentata psicologicamente, chiamandomi ‘prostituta’ a ogni angolo di strada. Io sono stata bullizzata mediaticamente, sono diventata anoressica, mi sono chiusa in casa… ho pensato tante volte di togliermi la vita”. Ma torniamo alla festa incriminata. Come ha riportato Il Fatto Quotidiano: “Io sono Noemi Letizia e sono nota per la mia festa di 18 anni un po’ movimentata. Una festa, un’occasione che mi ha lasciato una macchia addosso, una macchia che non mi appartiene e non è la mia, ma con la quale ho dovuto convivere per anni e che ha influenzato anche la mia vita in maniera molto negativa”. Sta parlando della festa a Casoria cui partecipò l’allora presidente Silvio Berlusconi, sulla quale si sarebbero scatenate miriadi di illazioni sulle frequentazioni dell’allora premier con ragazze giovanissime: “In realtà l’accaduto mi era sembrato strano, però siccome io partecipavo a sfilate e a cose così, avevo pensato: ‘Probabilmente sono entrata in qualche meccanismo, è normale …’ (…) Giravano dei book fotografici miei, all’interno di quelle situazioni. Per cui io pensavo che, in realtà, tramite situazioni circolari, ero arrivata lì”.
Noemi, oggi 31enne e completamente cambiata anche dal punto di vista estetico, sostiene di non provare alcun rancore per Berlusconi: “Ci sono persone che nella vita non guardano in faccia a niente, e probabilmente lui è tra quelle. Io sono stata ‘bullizzata’ mediaticamente, sono diventata anoressica, mi sono chiusa in casa. E un motivo c’è, no? Mi hanno violentata psicologicamente, chiamandomi “prostituta” a ogni angolo di strada, ma di cosa stiamo parlando? (…) Io, tramite un percorso psicologico, sono riuscita a scegliere la strada più lunga, ma avrei potuto anche scegliere l’altra strada, come tanta gente fa, no?”. Sostanzialmente quella del suicidio: “Ci ho pensato tante volte”. È poi tornata anche su quel soprannome, che le venne affibbiato dalla stampa, ma che su lei a rivelare: “Berlusconi? Io lo chiamo Papi”. Ma adesso svela il perché di quelle parole: “Io chiamo papi mio padre”. E spiega che in realtà al tempo “mi era stato detto di dire questa determinata cosa e io l’ho detta”. Dichiarazioni che qualcuno le avrebbe consigliato di fare, come quella del padre autista di Craxi: “Ci hanno detto di dire tante cose. Ha cambiato dieci volte versione. Purtroppo, ci siamo attenuti a quanto ci hanno detto di dire e fare. La verità è tutt’altra roba”. E ha chiarito le telefonate ricevute: “Quando dopo praticamente è scoppiato il boom, le telefonate sono state: ‘Dì questo, dì questo, dì questo’. E che fai? Parli? (…) Zitta, muta. Ho fatto quello che mi è stato detto di fare”. E secondo Noemi sarebbe stato lo stesso Berlusconi a chiamare: “Telefonava anche a mio padre”.
Ma cerchiamo anche di contestualizzare. L'aprile del 2009 è un mese difficile per Napoli. Le strade sono invase dai rifiuti e l'allora premier Silvio Berlusconi andava spesso in città per cercare di risolvere la crisi. Un vertice in prefettura convocato in tutta fretta incuriosisce l'inviata di Repubblica Conchita Sannino che scopre la partecipazione di Silvio Berlusconi alla festa di 18 anni di una ragazza a Casoria, nell'hinterland napoletano. Lei si chiama Noemi Letizia, risiede a Portici, ai piedi del Vesuvio, e non è chiaro quale sia il suo rapporto con l'allora presidente del Consiglio. Nasce così il “Casoriagate”: lo scoop che apre il primo inquietante squarcio sulla ricattabilità del premier, legata alle sue frequentazioni con donne giovanissime. “Berlusconi? Io lo chiamo Papi”, spiegherà la diciottenne, coniando un vezzeggiativo che resterà nella storia politica del Paese. “Mio marito non sta bene, frequenta minorenni” dichiarerà l'allora first lady Veronica Lario aggiungendo che il Cavaliere non aveva mai partecipato al diciottesimo dei figli. Berlusconi ha per la prima volta troppi fianchi scoperti. Politicamente, prova a inventare ogni giorno una versione per spiegare l'amicizia con Noemi e la famiglia, smentito però dall’inchiesta di Sannino, dalla quale nascono le 10 domande al premier di Giuseppe D'Avanzo, una formula del giornalismo italiano. Istituzionalmente, esplode il caso della vulnerabilità del primo ministro.
Torniamo ora al presente. Chi è oggi e cosa fa Noemi Letizia? Dopo qualche apparizione in programmi televisivi in Rai, ha fatto la valletta per emittenti locali e ha recitato in alcuni cortometraggi. La sua notorietà però è ancora derivata dal rapporto con Silvio Berlusconi, il quale si era presentato al suo diciottesimo compleanno. Ha poi provato a lanciare una sua linea di costumi e una pizzeria a Napoli, ma entrambi i progetti non sono andati a buon fine. Oggi Noemi ha tre figli ai quali è molto legata. I primi due, Beatrice e Valerio, sono nati dal matrimonio con Vittorio Romano, facoltoso imprenditore napoletano, mentre l’ultimo da Carlo Pica, costruttore che ha 20 anni in più di lei.