Donald Trump colpisce ancora: dopo aver “disertato” le commemorazioni ufficiali, ha pensato bene di passare la serata del ventennale dell’11 settembre commentando in un casinò in Florida un incontro di boxe tra grandi bolliti, l’ex campione dei pesi massimi Evander Holyfield e l’ex campione di mma Vitor Belfort. Prima dell’impegno serale – per il quale assieme al figlio Donald Jr. avrebbe ricevuto dalla media company Triller “un’oscena quantità di denaro” e la messa a disposizione di un jet privato, perché comunque una capatina nella sua New York per incontrare poliziotti e vigili del fuoco in giornata l’ha fatta – Trump ha diffuso un videomessaggio in cui più che parlare dell’attacco all’America del 2001 si preoccupava di attaccare l’attuale amministrazione americana per la gestione dell’uscita dall’Afghanistan.
“Ci siamo fatti sottrarre 85 miliardi di equipaggiamento militare senza nemmeno sparare un colpo. Il leader della nostra nazione ha fatto la figura del buffone ed è una cosa inaccettabile. Tutto ciò è avvenuto da una programmazione sbagliata, da una incredibile debolezza e da leader che non hanno capito cosa stesse davvero succedendo. Il ventennale di questa guerra sarebbe dovuto essere un anno di vittoria, onore e forza. Invece Joe Biden e la sua amministrazione inetta si sono arresi alla sconfitta. Sopravviveremo, ma purtroppo il nostro Paese si dovrà leccare a lungo le ferite. Faticheremo a recuperare dall’imbarazzo causato da questa incompetenza. Non temete, comunque: l’America sarà resa nuovamente grande”.
Alla vigilia Trump aveva espresso il desiderio di sfidare Joe Biden sul ring: “Con chi vorrei incrociare i guantoni? Con Biden sarebbe facilissimo, andrebbe giù subito”.
L’incontro commentato da Trump, preceduto da un altro incontro tra bolliti (che comunque non è il caso di provocare qualora li si incrociasse) durato ancora meno (Anderson Silva ha steso Tito Ortiz in pochi secondi), si è concluso nel primo round, con Holyfield (58 anni) che ha rimediato una figuraccia per mano del più “giovane” Belfort (44 anni), che dopo il match ha sfidato lo youtuber Jake Paul a combattere con lui, parlando di 25 milioni di dollari per il vincitore.
Probabilmente comunque ha ragione Trump, perché prima dell’incontro il pubblico lo ha osannato.
A proposito di contendenti diversamente giovani e non certo autori di performance brillanti, all’altro angolo della giornata c’era Joe Biden, che assieme agli altri ex presidenti viventi (Trump escluso) e rispettivi consorti ha presenziato alle commemorazioni ufficiali dell’11 settembre, ma non ha parlato (a parte un confuso commento raccolto da alcuni reporter al memoriale del volo 93 in Pennsylvania), anche se circola una foto di lui a New York in cui si abbassa la mascherina per gridare qualcosa a chissà chi.
Al posto di Biden sono intervenuti la sua vice Kamala Harris e l’allora presidente in carica George W. Bush, che ha condannato gli estremisti stranieri ma anche quelli “di casa”. Tra la (anche comprensibile) retorica e gli appelli all’unità, si è parlato genericamente di attacchi, di nemico, di terrore, ma nessuno ha fatto riferimento al fondamentalismo islamico o a qualche suo sinonimo. Una “dimenticanza” che dalle nostre parti ha caratterizzato anche l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo messi proprio bene, se nemmeno nel ventennale della principale serie di stragi messa in atto in Occidente dal fondamentalismo islamico si possono chiamare le cose con il loro nome.