Facebook, Instagram, X, TikTok, giornali, blog: tutti scatenati per scoprire quale sia il complotto messo in atto contro Andrea Giambruno, ormai ex compagno di Giorgia Meloni (o contro la Meloni stessa?). Tanti credono che sia stato Pier Silvio Berlusconi a macchinare tutto, non considerando che l’amministratore delegato di Mediaset ha altro a cui pensare e gli inghippi stanno da ben altra parte. E la risposta è molto più semplice: i due fuorionda mandati da Striscia la Notizia non sono che il frutto della televisivamente diabolica mente di Antonio Ricci, che da più di trent’anni fa il bello e cattivo tempo dentro Mediaset, in massima libertà e autonomia. All’interno del centro di produzione di Cologno Monzese, Striscia la Notizia è un’azienda a sé, riconoscibile esteticamente ma blindatissima, e Antonio Ricci ha totale carta bianca sui contenuti da mandare in onda; per avere questo margine di libertà, poiché il creativo genovese non chiede mai il permesso a nessuno e fa sempre ciò che vuole, ha sul suo groppone le spese legali e giudiziarie. In questo contesto, si comprende bene che da parte di Pier Silvio Berlusconi, come della famiglia tutta, non ci sia alcun complotto, anzi sia presente massima stima sia verso il patron di Striscia che nei confronti della premier Giorgia Meloni. Tra l’altro, Marina Berlusconi e Giorgia Meloni sono grandi amiche e a Pier Silvio non converrebbe mettersi contro il premier (non a caso pare che Mediaset stessa abbia poi “fatto fuori” Giambruno).
Il discorso cambia se pensiamo ai rapporti di Antonio Ricci con Mediaset: visto che Striscia la Notizia è stata accorciata di quindici minuti in confronto alla precedente edizione per far cominciare la prima serata a un’ora decente, è stato quindi tagliato il budget della trasmissione e a quanto pare (non si sa per quale motivo) il patron di Striscia si sarebbe legato al dito la cacciata di Barbara D’Urso in favore di Myrta Merlino. Non è che Ricci in realtà abbia voluto “purgare” Pier Silvio? Non è la prima volta che il primo va contro il secondo; a inizio settembre, alla conferenza stampa della nuova edizione di Striscia, abbiamo visto il creativo genovese scatenarsi per l’ennesima volta contro le scelte del suo editore. Antonio Ricci è andato per più di trent’anni contro Silvio Berlusconi, anche le volte in cui era primo ministro, sbertucciandolo sulle scelte politiche e sessuali e, come si nota, non ha nessun timore a scagliarsi nemmeno contro il figlio.
La sua strategia gli ha sempre giovato, sia in termini di rinnovamento del programma che per quanto concerne gli ascolti. Il “risorgimento” di Striscia è sempre in atto, anche se è calato l’indice di ascolto, certamente curvato in basso dalla minore durata del programma, ma anche i conduttori poco azzeccati (come il duo Vanessa Incontrada-Alessandro Siani, ora rimpiazzati da Sergio Friscia e Roberto Lipari) ci mettono del loro. E qui, Pier Silvio c’entra poco.