La truffa è sempre dietro l’angolo, e nemmeno dal benzinaio si può star tranquilli, anzi… In un video postato sulla pagina Instagram Milanobelladadio, profilo che mostra tutti i lati bui (ma non solo) della grande metropoli lombarda, viene denunciato il tentativo di una truffa in un distributore di carburante in zona San Felice. Allo sportello Atm adibito ai pagamenti con la carta di credito o con il bancomat, ecco che spuntano dei lettori illegali capaci di clonare le schede in fase di pagamento, rubando così codici e pin. “State attenti raga…” ripete l’autore della videodenuncia. Negli ultimi mesi le segnalazioni di questo genere si sono ripetute tra le notizie di cronaca locale. Un caso che fece scalpore su scala nazionale fu quello di un proprietario di una stazione di servizio nei pressi di Siena che aveva tentato il colpo, rubando circa 25 mila euro in appena due mesi dalle carte clonate dei propri clienti, mentre recentemente a Monza due extracomunitari sono stati beccati proprio durante la singolare rapina, venendo prontamente denunciati. Il trucco? Sempre il solito. Microcamere, malware e skimmer, come spiegato nel reel di Instagram, vengono camuffati sugli sportelli atm nelle stazioni di rifornimento, pronti a rubare qualsiasi dato sensibile (e più di un euro ovviamente).
Un’attività illecita che a quanto pare non conosce confini regionali; eppure delle soluzioni sembrerebbero esserci, e sono piuttosto banali. Il consiglio principale, ovviamente, è sempre quello di controllare con attenzione lo sportello di pagamento prima di fare rifornimento, e segnalare alle forze dell’ordine eventuali segni di manomissione. Questi strumenti illegali, infatti, vengono posizionati nei luoghi in cui bisogna inserire la propria carta di credito e anche dove occorre avvicinarla per un pagamento contactless, quindi nemmeno questo è sicuro al 100% come potrebbe sembrare. Inoltre per essere certi (sempre che lo si possa essere in questi casi) di non essere truffati, è consigliabile sempre pagare con i classici contanti, oppure utilizzare i nuovi sistemi di pagamento digitale, come PayPal o i programmi Apple e Samsung, che sembrano essere in grado di proteggere il consumatore più di quanto si possa sospettare. Insomma, in ogni caso, occhio al furto…