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Lo spot di Natale più bello dell’anno del “Charlie’s bar”? Un horror che merita un sequel. Ecco quale

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

1 dicembre 2023

Lo spot di Natale più bello dell’anno del “Charlie’s bar”? Un horror che merita un sequel. Ecco quale
Altro che spot più bello dell’anno, come sostiene il Guardian. Il video di Natale del Charlie’s bar, girato con settecento sterline e un iPhone, è davvero così commovente come dicono tutti? Secondo lo scrittore Ottavio Cappellani è un horror che merita un sequel dei fratelli Cohen, con il vecchio e il cagnolino in fuga. Da chi? Ovviamente da…

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Non è il video di Natale più bello dell’anno: è un fottutissimo film horror. Non so come partano esattamente queste notizie, ma partono. Il Guardian ha scritto che lo spot di Natale dell’anno è quello del pub irlandese “Charlie’s bar” di Enniskillen, e anche se non risulta che il Guardian sia deputato a eleggere lo spot di Natale dell’anno, tutti a dire che c’è lo spot di Natale dell’anno. Lo spot, se ti prende all’improvviso, a freddo diciamo, ti fa commuovere: d’altronde è questo che fanno gli spot e le commedie romantiche di Natale, a parte il fatto che io mi commuovo solo a sentirlo nominare un pub in Irlanda, in qualunque periodo dell’anno. Gli ingredienti sono: un vedovo e un cagnolino. Il vedono che va sulla tomba della moglie e il cagnolino, di proprietà di una coppietta insopportabile, che se ne starebbe con chiunque pur di non passare il Natale con i suoi padroncini. Com’è e come non è, il vedovo, col bastone, dopo avere parlato con la moglie morta, se ne va al pub. Anche la coppietta col cagnolino, dopo avere sbrigato le loro faccende da coppietta (io li immagino mano nella mano a guardare romantici una vetrina di sanitari o rubinetteria o maniglie o piastrelle – di solito fanno questo le coppiette di innamorati – con il cagnolino che spisciazza ovunque per dimostrare il suo dissenso) se ne va al pub. Il Corriere della Sera scrive che la coppietta è indifferente al vecchietto. Ma dal video non sembra proprio, anche perché le coppiette di innamorati, poi sotto Natale, figurati, sono gentili con tutti, anche col posteggiatore abusivo, per dire. Anzi, davanti all’ingresso del pub si fanno i convenevoli: passi prima lei, no prima voi, no, prima lei, mentre il cagnolino, e giustamente, li ha già sfanculati tutti ed è entrato nel pub ché dopo tutte quelle smancerie si deve fare le sue otto pinte di nera se vuole arrivare in salute mentale a sera. Dentro il pub, il vecchietto si siede e gli portano la sua “nera” mentre la coppietta continua a fare la coppietta al bancone e siccome si vede che oramai il concetto di coppietta si è mangiato il loro cervello, ordinano una cosa arancione-gialla (in un pub irlandese) tipo un crodino o uno spritz o un bicchiere di vino (in un pub irlandese) ma secondo me nel bicchiere della coppietta, in realtà, c’è mezza pinta di scherzetto del cagnolino.

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E insomma, il cagnolino, dopo essersi spillato per bene nei bicchieri di quei due rincoglioniti dei padroni, che fa? Quello che farebbero tutti i sani di mente: si siede col vecchietto, proprio accanto a lui, e gli dice in gergo canino: “Aiuto, mi hanno sequestrato, farei il segnale col pollice dentro il palmo nella mano come insegnano su TikTok, ma non ho il pollice opponibile”. Il vecchietto è contento di avere compagnia, soprattutto compagnia non parlante. Anche io da quando sono rimasto solo passo il Natale con gli animali. Nel pub c’è il camino col fuoco, il vecchietto ha la sua pinta, il cagnolino si sta rinfrescando il cervello a non sentire più quei due sciroccati che parlano, probabilmente, di “cosa fare a Natale e Capodanno”. E poi, lo spot più bello dell’anno si trasforma in un film horror. Che fa la coppietta? Vede il cane (sguardo di terrore negli occhi del cane), vede il vecchietto (sguardo di terrore negli occhi del vecchietto), ed è così che la coppia di psicopatici decide di spandere il loro amore, la loro benevolenza, il loro spirito natalizio, decidendo di andarsi a sedere con il vecchietto vedovo e il cane in fuga. Ma perché? Non potevano restarsene al bancone? E vai di chiacchiere col vecchietto che pensa “mi divertivo di più al cimitero sulla tomba di mia moglie” e il cagnolino che sotto il tavolo fa zampetta al vecchietto come a dirgli: “Che ti avevo detto? Salvami! Portami al canile! Fammi sopprimere!”. Io mi immagino il sequel, quello sì davvero commovente: vecchietto vedovo e cane fuggitivi, per le campagne di Irlanda, con la coppia di pazzi a bordo di una Volvo vecchio modello che li insegue in stile Fargo o Non è un paese per vecchietti e cani. Poi la coppia cade, tipo, da un dirupo, stile nazisti dell’Illinois, dicendosi “Ti amo”, e il cane e il vecchietto, finalmente, se ne stanno nella loro pace, in Irlanda, a tracannare Guinness, nel pub dove tutto è partito. (Quando un’altra coppietta li adocchia...)

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