La Mercedes sospende ogni rapporto con la FTX dopo il crollo dell’azienda di criptovalute. Non solo, il logo di quest’ultima non apparirà sul materiale e sulle auto del marchio tedesco durante l’Interlagos. La decisione è arrivata dopo l’annuncio della bancarotta di FTX. Il crollo del colosso di valute digitali sta assumendo sempre di più i tratti della truffa finanziaria. Una delle più grandi, se così fosse, della storia. Venerdì scorso la società ha dichiarato un buco di 8miliardi e l’assenza di qualsiasi attore in grado di fare ciò che FTX aveva invece fatto per altre realtà del mondo delle criptovalute: salvare il salvabile. Niente da fare. Il settore libertario delle criptovalute avrebbe avuto bisogno di una banca centrale o … di un governo. Proprio così, un agente esterno che tirasse su le sorti di un colosso valutato 32miliardi di dollari. Niente di tutto questo è avvenuto. FTX aveva annunciato durante il weekend delle falle nella sicurezza che avrebbero portato alla perdita di oltre 600milioni di dollari. Tuttavia i movimenti di uscita sono risultati sospetti e sono state avanzate le prime ipotesi di truffa.
Nulla di nuovo sotto il sole. Sembra che il mondo delle criptovalute, nel tentativo di preservare il mito dell’autoregolamentazione, si sostenga anche su garanzie fallaci, più fumo che arrosto. Anche una competitor di FTX, la Binance, avrebbe un capitale stimato di 74miliardi, di cui 23 detenuti dalla piattaforma stessa. Lo stesso vale per Alameda, dominio personale del fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, avrebbe fatto il gioco delle tre carte, detenendo 14,6miliardi del suo capitale. A questo si aggiunge l’assenza di regole stringenti e di un monitoraggio esterno più attento. È ciò che la Casa Bianca ha promesso dopo il crollo di FTX. Nel caso di questo colosso si sarebbero volatilizzate monete digitali per un valore totale compreso tra 1 e 2 miliardi di dollari. Una perdita incredibile che per alcuni non può essere additata a un errore o a un problema con la sicurezza informatica della piattaforma. Piuttosto si ritiene che proprio Bankman-Fried abbia immaginato una “back door” nel sistema, così da poter trasferire segretamente dei soldi.
Bankman-Fried non si trova e in effetti non è difficile immaginare come plausibile la tesi della truffa finanziaria ai danni di oltre 100mila investitori. La FTX ha sede alle Bahamas, il paradiso della privacy per i magnati e chiunque non voglia far sapere dei propri movimenti. Ora la paura è nell’effetto domino. Binance rassicura, ma non è chiaro con quali garanzie. Negli ultimi anni persino le cosiddette stablecoin, le monete digitali pensate per avere un valore di cambio con il dollaro stabile, sono crollate. E proprio di recente è toccato a Crypto.com uno tra i primi 10 exchange per fatturato a livello globale. Cerchiamo di capire chi sia Sam Bankman-Fried. Si tratta di un matematico finito nella lista Forbes degli uomini più ricchi del mondo, alla posizione 66. In questi giorni il suo patrimonio, stimato a 26,5miliardi, è crollato e ha toccato la soglia dei 991,5milioni di dollari. Il trentenne californiano è il protagonista del calo nel Bloomberg Billioners Index più incredibile e netto di sempre: si tratta di un -94% in un solo giorno. Ma non finisce qui, perché potrebbe essere anche l’autore della truffa finanziaria più importante dei nostri tempi. Ora sembra essere fuggito in Argentina o alle Bahamas.
Sembra coinvolta anche la fidanzata, o ex, di Bankman-Fried, Caroline Ellison. Sarebbe lei a gestire la società Alameda Research che pare detenesse una cospicua quantità di token FTT, i token originari di FTX. In altre parole, sembrerebbe che Alameda andasse avanti grazie ai portafogli digitali della FTX, senza aver detto nulla, tantomeno agli investitori. Ellison fa parte della cerchia ristretta di Sam Bankman-Fried. Secondo un rapporto di CoinDesk, era tra le nove persone che vivevano con Bankman-Fried in un attico di lusso alle Bahamas e che gestivano FTX da lì. La Ellison è una matematica, figlia di due economisti, che in due anni è diventata CEO di Alameda, dopo essere stata trader per Jane Street. In attesa di ulteriori chiarimenti, e delle dichiarazioni previste dalla Casa Bianca, la bancarotta di FTX decreta secondo alcuni il fallimento di un modello non autoregolabile come quello delle criptovalute, la cui capitalizzazione è passata da 3mila miliardi di dollari a meno di mille miliardi.