Tesla ha annunciato di aver venduto il 75 per cento dei suoi bitcoin, la criptovaluta nella quale non più di un anno fa aveva investito circa un miliardo e mezzo di dollari. Il boss della casa di automobili elettriche (nonché uomo più ricco del mondo) Elon Musk ha motivato la vendita facendo riferimento a preoccupazioni legate ai lockdown in Cina, che avrebbero rallentato la produzione delle automobili nello stabilimento di Shanghai e reso necessario un accumulo di liquidità per affrontare il danno economico. C’è però chi sottolinea che la decisione potrebbe anche e soprattutto essere dovuta al crollo del valore dei bitcoin degli ultimi mesi. Ma cosa sono e come funzionano le criptovalute e cosa potrà riservare lo scenario futuro? Lo abbiamo chiesto all’esperto di economia Gianluigi Ballarani.
Il mondo della criptovalute è sulla bocca di (quasi) tutti, ma spesso in modo confuso e chi non sa da che parte girarsi rischia di fare disastri… puoi fare un po’ di chiarezza per i "non iniziati"?
Le criptovalute sono sulla bocca di tutti per un motivo semplice: sono l’asset finanziario che ha dato i migliori rendimenti nella storia dell’uomo. In altre parole, hanno fatto guadagnare un sacco di soldi a molte persone. In realtà è una rivoluzione molto più profonda. Il denaro è l’ossiggeno dell’economia, ma è ancora controllato e gestito da autorità centrali come stati e banche. le criptovalute sono come i soldi che conosciamo, ma senza comandanti che ne decidono le sorti, senza firmare scartoffie per aprire un conto. Soldi che puoi trasferire a chiunque, in qualsaisi momento. Senza aspettare che sia lunedì mattina e apra la filiale. E poi il mondo cripto è entrato in molti altri mondi: l’arte, la finanza, l’impresa.
Potresti spiegarci le cripto dal punto di vista tecnologico? Blockchain è la parola magica, ma di che si tratta?
Immagina un libro molto grande, in cui sono trascritte tutte le transazioni di una moneta: chi manda i soldi a chi, e quando. un libro mastro. È lo strumento principale su cui si basa la rendicontazione di una moneta. La blockchain è questo libro mastro, su cui vengono scritte tutte le transazioni della moneta. La differenza è che nel sistema finanziario centrale, le banche tengono questo archivio privato nei loro server, mentre con le cripto il registro è pubblico e accessibile a tutti. Chiunque può consultarlo online. il registro è criptato, i conti non sono identificati da nome e cognome, ma un codice che li rappresenta (come se fosse un iban).
Se ti colleghi al Google Store o all'App Store ci sono miriadi di app che come tema hanno le criptovalute: quali sono quelle affidabili secondo te?
Per comprare e rivendere cripto esistono gli exchange. In un mercato nuovo e non regolamentato come quello questo è sempre consigliato affidarsi alle realtà più grandi. Ne esistono molti. Il mio preferito è Binance, il numero 1 al mondo. Ma ne uso diversi. Tra i principali: Coinbase, Kraken, Ftx, Kucoin, eccetera. Per quanto riguarda gli Nft, Opensea è il mercato di riferimento al momento. Per avere un wallet decentralizzato, ovvero tenere le cripto direttamente nel tuo telefono senza lasciarle su un exchange, consiglio Metamask o Trust Wallet.
I bitcoin (per citare la più famosa del lotto) sono effettivamente un bene rifugio? Una moneta vera e propria? Un asset su cui investire?
Come si dice in questi casi #NotFinancialAdvice, non do consigli finanziari su cosa o quanto investire.
Il bitcoin è passato da pochi centesimi fino a toccare i 70 mila dollari, al picco più alto registrato. Come ha fatto?
È aumentato di prezzo nel tempo perché la quantità totale è limitata: esisteranno solo 21 milioni di bitcoin, non uno di più. Per le monete a cui siamo abituati è il contrario, ogni anno vengono creati dollari ed euro a profusione. Si stima che il 40% dei dollari in circolazione siano stati stampati negli ultimi due anni. Quasi un dollaro su due è nuovo. Il bitcoin vale più del dollaro per lo stesso motivo per cui le ostriche costano più delle cozze: ce ne sono meno. per questo l’euro subisce inflazione (vale meno nel tempo), e il bitcoin deflazione (vale più nel tempo). Più il mondo scopre e adotta bitcoin, più il prezzo aumenta. la stessa dinamica funziona per le cripto più nuove, che partono a pochi centesimi e se hanno successo iniziano ad aumentare di valore nel tempo. Il mio unico consiglio è non prenderla come una lotteria ma informarsi, perché siamo nati e cresciuti senza mai mettere in discussione i soldi, ce li siamo trovati così. E non c’erano alternative. Oggi esistono dei soldi alternativi e spesso sono più convenienti.
Qual è il legame tra Nnft e criptovalute?
Abbiamo tutti sentito parlare di immagini di scimmie (che chiunque può scaricare gratis) vendute a milioni di dollari come Nft. Gli Nft sono delle criptovalute. Ntf è un acronimo di token non fungibile.
Ovvero?
Un cripto token è un gettone digitale basato su blockchain. Fungibilità vuol dire intercambiabilità. I soldi sono fungibili: uno vale l’altro. Puoi scambiare un euro con un altro euro, non cambia nulla. Ma non puoi scambiare due quadri di Picasso, ognuno è unico e ha un valore diverso. Stessa cosa per i token non fungibili: ogni gettone rappresenta un pezzo unico. Per questo gli Nft si sono diffusi soprattutto per l’arte e i collezionabili. Le cripto hanno creato la scarsità digitale.
Passiamo all'attualità: il conflitto russo-ucraino in che modo sta influenzando il mercato delle cripto? Pensi sia un momento in cui investire o un momento in cui sia meglio stare alla finestra? Nel lungo periodo, credi che il conflitto in corso avrà effetti duraturi sulle cripto, come li sta avendo ad esempio sulle supply chain di svariati settori industriali/merceoogici?
Se non riesco a prelevare, spendere o spostare i soldi che ho in banca perché gli stati si fanno la guerra tra di loro, oggi ho un’alternativa. posso scegliere di utilizzare un altro sistema monetario sovranazionale e che nessuno può bloccare. Questo è il ruolo delle crypto nel conflitto. Le crypto hanno permesso di spostare soldi da una parte all’altra del mondo senza barriere, facilmente, senza intermediari. per questo sono state molto utilizzate per le raccolte fondi e per spostare denaro.
Esempio: sono in Russia e vorrei portare i soldi in Italia, come posso fare?
Cambio rubli in bitcoin, cambio bitcoin in euro, li mando sul mio conto italiano. Fine.
Immaginiamo uno dei peggiori scenari possibili: domani mattina i cittadini ucraini non potranno più prelevare dai loro bancomat (diciamo post guerra, in fase di ricostruzione ad esempio). In che modo le cripto potrebbero permettere loro di effettuare i più normali acquisti al posto della moneta corrente? E ampliando, vedi un ruolo da moneta circolante per le cripto? Quale evoluzione vedi per questo nuovo strumento?
Esistono mercati di cambio in tutto il mondo, in qualsiasi momento con pochi click posso scambiare cripto per euro e viceversa. Questo rende le cripto uno strumento utile per trasferire soldi. esistono già carte di credito che permettono di pagare con le proprie cripto, facendo il cambio istantaneo in euro al momento del pagamento. È una fase di transizione. I soldi sono un accordo tra persone. E le cripto sono in un percorso di adozione, usate per ora da meno del 3% della popolazione. A livello di numeri è come internet nel 1997. In futuro immagino che potremmo pagare direttamente in cripto come facciamo oggi con gli euro. Il sistema cripto è la naturale evoluzione del sistema bancario. Le cripto hanno tolto dal sistema bancario la necessità di fiducia, sostituita dalla tecnologia. Ma c’è ancora molto lavoro da fare, siamo nel mezzo di una vera e propria rivoluzione economica e sociale.
Ultimamente però le cose per i possessori di bitcoin e per le aziende del settore non stanno andando bene. Cos’è successo al bitcoin? Perché è crollato?
Sicuramente dobbiamo tenere conto di più fattori, partiamo dal fatto che i mercati azionari stanno subendo più perdite. Il primo motivo per cui le cripto sono crollate è perchè sono state trascinate giù dal crollo generale dei mercati azionari. Alcuni pensavano o speravano che le criptovalute fossero diventate un bene rifugio, ovvero quel tipo di investimenti che rimangono stabili anche quando i mercati azionari subiscono delle grandi perdite. Un bene di rifugio è l'oro, quando le cose si mettono male gli investitori puntano sull'oro: così è stata smentita la tesi che le cripto siano un bene rifugio.
Nel momento in cui le banche centrali hanno annunciato un rialzo dei tassi d'interesse per combattere l'inflazione, gli investitori hanno iniziato a vendere gli asset che considerano più rischiosi, tra questi le cripto. Inoltre i mercati si muovono con dei ritmi ciclici e il mercato delle cripto non è da meno. Quando c'è fiducia ed euforia il mercato sale, come nel 2017 quando il bitcoin è passato da 900 a 19.000 dollari. si raggiunge un picco e poi la fiducia inizia a scendere e si verifica una catena di vendite.
Cosa succederà dopo?
I criptoscettici urlano che il bitcoin è morto. Dall'altra parte cercano di capire quale sarà il punto più basso che raggiungeranno prima del cambio di tendenza. Nessuno può prevedere il futuro e le cripto rimangono un investimento volatile e rischioso