Elisabetta Canalis e Brian Perri sono in crisi. La sarda più famosa del mondo e il dottorino americano pare siano arrivati al capolinea. Pazzesco! "Pazzesco" non il fatto che si stiano lasciando (le storie finiscono, esattamente come iniziano), ma il fatto che stiano portando avanti un evento così privato senza: comunicati stampa , furti di reciproci effetti personali e corna di ogni tipo vomitate su quotidiani nazionali e internazionali insieme a rancore e piccoli dispettucci da adolescenti che ripetono la terza liceo. Stanno chiudendo (dicono i pettegoli) come chiudono gli adulti. E magari gli altri prendano appunti e la smettano di coprirsi di ridicolo. Mi mette onestamente un po’ a disagio che ci siano davvero orde di bookmaker che stanno raccogliendo scommesse in merito all’ufficialità della cosa, è vero che tutto questo sta avvenendo in modo maturo e composto, ma la morbosità che abbiamo sempre avuto nei confronti della Betty mi ha sempre lasciata molto perplessa: la cattiva ragazza di Sassari alla fine non è mai stata davvero una “bad girl” della peggiore risma, al massimo una monella che ha vissuto un’adolescenza un po’ più lunga delle altre, ma sti cazzi. Brava, ha fatto bene: si è presa tutto il tempo che voleva per sbagliare, inciampare e alla fine trovare il modo di asfaltare tutti sempre e comunque. Elisabetta la sottile arte del mettere a tacere gli imbecilli l’ha interiorizzata per bene. Ammetto di essere clamorosamente di parte.
Il modo in cui è cresciuta l'ex velina più scalmanata del bancone di Striscia a me non dispiace: da indomabile muflona a donna con delle passioni, dei valori, delle vocazioni; dalla cura del corpo con lo sport, raccontato senza troppo pathos ma con molta dedizione sui social, all'amore per gli animali che porta avanti da sempre con grande gioia della Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) e di tutti i fan che, amanti o meno degli animali, se la sono goduta nuda affissa per le vie delle città più importanti del mondo. La maternità, tema serio che vive con inaspettata solennità e puntualità, il fare piccoli passi indietro senza cercare con troppo vigore l'occhio di bue. Anche perché, al centro della scena, ormai la signora c'è, da anni.
Dai Sanremo dove sembra che manco si presentasse alle prove, alle partecipazioni non fortunatissime all'interno di serie Tv Americane che non la ricordano con troppo entusiasmo, la Canalis alla fine ha trovato la sua strada, ha capito che rendersi un po' inavvicinabile è l'unico modo per venire continuamente corteggiata dai media ed è cambiata, lentamente ma inesorabilmente , col tempo. E il “tempo” alla signora è un vestito che sta benissimo, uno delle pochissime donne a cui gli anni hanno aggiunto fascino e bellezza invece di togliere sicurezza e certezze. Una bella inspiration, come si dice adesso. E mentre personalmente l’evento mi dà speranze, accrescendo in me la sensazione che passati i 40 nessuno mi butterà in discarica , orde di livorosi cretini questo non glielo perdoneranno mai. Sopravvissuta con onore alla data di scadenza. Insopportabile. Elisabetta Canalis, di professione Caterpillar fisicato ed allenato, ha asfaltato tutti anche sta volta. Chapeu!