Anche ieri sera non è mancata la celebre citazione nerd che fa riferimento al videogioco anni Novanta. Perché la giovane-vecchia Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico - ospite a "Stasera c'è Cattelan" - ha di nuovo nominato il pollo, ma non uno qualsiasi, bensì "di gomma con carrucola in mezzo con cui salveremo il mondo”. Ma non il suo outfit, viene da aggiungere. Entra in studio con passo spedito, dinoccolata e un po’ sgraziata, dirigendosi verso la poltrona che accoglierà pose maschie e piglio intraprendente. E ci accorgiamo subito di una cosa: la Elly è truccata. Attenzione! Scelta della Rai, personale vezzo o esigenza di piacere al pubblico? Non lo sapremo mai, sta di fatto che le gote ancor più rosse, forniscono un aspetto sano e curato. Le domande incalzano, il buon Cattelan ride, scherza, con sorriso sornione le dice che spera di non fare danni e lei ribatte con un "sono venuta apposta per farli" e a questo punto anche noi. Così l'occhio ci cade sul boccolo.
Abituata a vederla con il parrucco liscio, sono stranita dai cannelloni che le incorniciano il viso. Li avevo lasciati alla regina Maria Antonietta, rivisti alle domeniche di festa in provincia, forse nei tutorial di giovani sprovvedute che non si ricordano di passarci in mezzo le dita ed "aprirli", come si usa dire nel mondo dei coiffeurs. L'ansia da prestazione non si percepisce sentendola parlare di diritti e riconoscimenti delle famiglie omogenitoriali, nemmeno di crisi climatica, ma si avverte un inizio di imbarazzo tirando fuori la storia di vecchi tweet. Nel 2013 faceva “satira politica dura e con Marco Travaglio”, di recente, si sono fatti una risata, dice. Pure con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, la tocca piano, tirandoli in mezzo durante la loro passata conduzione a Sanremo. Questione di voci, pare, e non cantavano nemmeno.
Ride molto Elly, si diverte, gesticola parecchio, i capelli non si scompongono nemmeno quando Cattelan fa riferimento alle sue passioni, i videogiochi, la musica e il calcio, dicendo che in passato tifava Milan, poi ha scoperto di chi era il prpprietario (Berlusconi) e così è passata alla Juve. Ah ok, perché Gianni Agnelli invece è stato un missionario comboniano. Applausi e sollazzi in studio. Intanto rimaniamo ipnotizzati dalla giacca azzurro polvere, oversize, ma non troppo. Già indossata in altre occasioni, con tanto di foto per i media, adatta per cerimonie e saggi di fine anno che si presta anche all'esibizione al piano, quando accompagna Cattelan in una canzone "sentita in piazza". Mani sui tasti, parte "Imagine" e penso a John Lennon e ai suoi meravigliosi completi anni Settanta. Le spalle larghe ti serviranno, cara Elly, più del pollo con carrucola.