In occasione dell'inaugurazione della Gigafactory Tesla in Texas, Elon Musk, oltre a confermare l’ingresso di nuove linee come il tanto atteso colossale pickup Cybertruck (un grande classico di Tesla), il camion elettrico Semi e una nuova versione della Roadster, ha annunciato anche la produzione, dal prossimo anno, del suo Cybertruck e di un robot umanoide, Optimus, per i taxi a guida autonoma. Con tanto di cappello da cowboy nero e occhiali da sole, il miliardario 50enne ha rivelato dunque il nuovo traguardo, una possibilità ventilata già dal 2019, in cui pronosticava di robotaxi senza conducenti umani, disponibili in alcuni mercati degli Stati Uniti già nel 2020.
L’imprenditore, padre e Ceo di Tesla e Space X, non è sceso troppo nei dettagli, ma ha fatto sapere che i veicoli in questione avranno un aspetto "piuttosto futuristico".
Il robot umanoide in questione, tale Optimus, "trasformerà il mondo a un livello ancora più grande rispetto a quanto abbiano fatto le auto", fa sapere Musk, e dovrebbe aderire alle tre leggi della robotica, grazie a un software derivato da Autopilot, il sistema già utilizzato nelle autovetture elettriche del brand, ma dovrebbe anche essere dotato di caratteristiche di base che ne limitino il potenziale offensivo. Per esempio, Optimus non potrà camminare a velocità superiori a 8 km orari.
Ma quando si vedrà il robotaxi di Tesla, che - secondo Musk - nel 2023 dovrebbe andare in produzione? Di sicuro dopo la diffusione dell'accesso al programma beta sul pacchetto full self-driving, già acquistato da diverse migliaia di clienti e in arrivo in un primo momento in Nord America.