Rinvii, depistaggi e indagini mai fatte. Emanuela Orlandi manca da casa da più di quarant’anni, eppure a volte le istituzioni sembrano dimenticarselo. Pietro, fratello di Emanuela, non si ferma, continuando a portare avanti la sua battaglia per la verità contro tutti e tutto. Ennesimo bastone di traverso alla Commissione parlamentare d’inchiesta, incaricata di indagare sulla scomparsa di Emanuela e Mirella Gregori, da parte di Maurizio Gasparri, che non ha ancora presentato i due nomi affinché i lavori della Commissione possano partire. Pietro ha pubblicato sul suo profilo Facebook i nomi che i capigruppo dei vari partiti hanno inviato ai rispettivi presidenti di Camera e Senato affinché la Commissione possa iniziare i lavori: “Tutti in quest'ultimo mese, devo dire, si sono impegnati. Tutti hanno fatto in modo che ciò avvenisse ora, tranne Maurizio Gasparri”.
E ancora: "Sono tutti pronti ma Maurizio Gasparri ha deciso evidentemente che quarant’anni di attesa non sono ancora sufficienti. Purtroppo non si rende conto di quanto possa essere imbarazzante e soprattutto poco rispettoso il suo comportamento". Non solo, Pietro ha anche pubblicato una foto che ritrae il senatore insieme al cardinale Giovanni Battista Re, uno dei testimoni dell’epoca più volte associato alla scomparsa di Emanuela: “Sicuramente il cardinale GB Re avrà apprezzato”. Cardinale che, secondo Pietro, dovrebbe essere audito dal Tribunale Vaticano come persona informata sui fatti, richiesta presentata nel gennaio dello scorso anno ad Alessandro Diddi, presidente del Tribunale Vaticano che, secondo Pietro, non starebbe svolgendo il suo lavoro al meglio, come lui stesso ci ha raccontato: “Diddi cerca di far passare per cosa buona il fatto che interroga una persona ogni mese, tanto non c’è un termine per chiudere le indagini e potrebbero farle durare all’infinito. Magari preferisce cercare una verità di comodo che allontani le responsabilità da certi ambienti?". In mezzo a tutti questi teatrini politici dall’altra parte c’è una famiglia che aspetta giustizia, e l’aspetta da ben quarant’anni. Una famiglia che ha sopportato abbastanza, e che non ha paura di scontrarsi con i “potenti”. Per Emanuela, sempre e solo per Emanuela.