Un incidente che nasconde diversi punti ancora da chiarire. Un'auto ibrida sperimentale (in sostanza un prototipo) è esplosa e ha preso fuoco sulla tangenziale di Napoli lo scorso venerdì; le due persone a bordo, una ricercatrice e uno studente, sono ora ricoverati in gravi condizioni. Entrambi hanno ustioni di terzo grado sul corpo. Tutto si è verificato in una manciata di secondi: l'auto, una Volkswagen Polo - prototipo affidato all'università di Salerno e che vede coinvolto l'Istituto Motori del Cnr - percorreva il cavalcavia dopo la stazione del Centro Direzionale, quando è stata scossa da una violentissima esplosione. Lo scoppio ha fatto balzare il giovane autista fuori dall'auto, la donna invece è stata estratta solo dai vigili del fuoco.
In primo luogo si è parlato di un problema imprevisto nel motore o un cortocircuito interno. Poi si è diffusa la voce che i due trasportassero bombole con materiale infiammabile; e proprio da questo sono partite le indagini, visto che non ci sono segni di tamponamenti e la vettura non ha perso il controllo, quindi l'esplosione è avvenuta per un problema interno.
Intanto i familiari del tirocinante chiedono chiarezza: si tratta di capire se l'automobile fosse adatta al trasporto di materiale presumibilmente pericoloso e individuare quale era il ruolo del giovane nella struttura del Cnr.