Ieri Fedez, durante la puntata del suo podcast Muschio selvaggio, ha invitato Selvaggia Lucarelli per un faccia a faccia sul caso di Michele Mariotti, il ragazzo che ha perso una gamba in Australia in seguito all'attacco di uno squalo. Gli amici avevano organizzato una raccolta fondi per “spese mediche”, ma la firma del Fatto aveva criticato l’iniziativa, attirandosi l’attenzione dello stesso Mariotti. Fedez ha detto: “Io non lo nego, a me non sta simpatica, ma voglio provare, vi giuro, ad analizzare questa cosa con più onestà intellettuale possibile. Io credo che una persona che ha fatto della trasparenza, del fact-checking, della verità il suo baluardo, dovrebbe sedersi a un tavolo pubblicamente e dare delle spiegazioni, se no viene meno un po’ tutto il lavoro che ha fatto”. Abbiamo chiesto all'esperto di comunicazione Alex Orlowski come dovremmo interpretare questo invito, quale sia la strategia comunicativa e se la proposta abbia davvero poco a che fare con il caso Balocco: “È una mossa di comunicazione anche per tornare sui social media in modo indipendente, sondando così anche quello che dirà il pubblico. Invitare la Lucarelli è chiaramente anche un atto di provocazione”. Ci ha parlato anche di questo nuovo metodo di comunicazione, molto più aggressivo e ormai diffuso. Ma la Lucarelli è tornata a far parlare di sé anche per via della recensione al libro di Matteo Renzi pubblicata sempre sul Fatto quotidiano con il titolo “Palla al centro”: l’influencer fallito Renzi se la prende con gli influencer. Ma chi ha ragione stavolta? Chi difende Renzi lo definisce un grande comunicatore ma le cose stanno davvero così? Secondo Orlowski assolutamente no.
Fedez invita Selvaggia Lucarelli a Muschio Selvaggio ma dice che non è per l’inchiesta che ha condotto sul pandoro. Vuole davvero smarcarsi dalla Ferragni?
È una mossa di comunicazione anche per tornare sui social media e sui media in modo indipendente, sondando così anche quello che dirà il pubblico. Invitare la Lucarelli è chiaramente un atto di provocazione, proprio per misurare che cosa può succedere sui vari social attraverso questo possibile incontro. Credo che sia una forma di comunicazione molto intelligente quella che ha fatto Fedez.
Perché intelligente?
Perché ha utilizzato quello che è un tema divisivo, ovvero quello del ragazzo di Parma a cui uno squalo ha mangiato una gamba. La Lucarelli su un certo tipo di analisi è molto pragmatica e pungente, che piaccia o no. È un po’ come quelli a cui piace La zanzara di Cruciani. A volte lui dice delle cose giustissime, anche se a volte i toni risultano sbagliati.
Beh, non possiamo paragonare Cruciani alla Lucarelli. Lo facciamo svenire.
Cruciani, visto che è un ex radicale, ha sdoganato un’idea di radio radicale, ovvero radio parolaccia, in cui la gente chiamava e Radio Radicale negli anni ‘70 e si trasmetteva qualsiasi cosa che uscisse da quella segreteria telefonica registrata. Quasi sempre erano insulti e parolacce. Questo faceva molto audience e Cruciani ha ripreso questo format. Penso che abbiamo bisogno un attimo di un po’ più di educazione nei media. Sono i leader comunicativi che dovrebbero dare l’esempio sempre di più, cercando di non utilizzare dei toni estremamente aggressivi o troppo polemici, perché poi il grande pubblico li segue e queste persone creano dei flame.
Che cos’è un flame?
Questo termine, nel contesto dei media sociali e delle comunità online, si riferisce a messaggi o commenti che sono ostili, provocatori, offensivi o intesi a innescare conflitti. Questi messaggi possono essere diretti contro singoli individui, gruppi specifici o anche verso idee o temi, e sono caratterizzati da un tono aggressivo o derisorio. L’obiettivo di chi pubblica un flame è spesso quello di suscitare una reazione emotiva negli altri utenti, innescando così una serie di risposte simili che possono degenerare in una discussione accesa o in un vero e proprio attacco verbale. I flame possono portare a quello che viene chiamato una flame war, ovvero una guerra di parole tra due o più parti che si scambiano insulti e commenti negativi.
Lo stesso discorso allora lo dobbiamo applicare alla Lucarelli.
Sì, la Lucarelli fa la stessa cosa. Infatti, penso che persone come la Lucarelli o Cruciani dovrebbero un attimo smorzare i toni. In altri paesi questi personaggi non ci sono.
Tornando a Fedez, sul piano della comunicazione lui non rischia di passare per rancoroso proprio per la storia del pandoro? Nonostante lui abbia specificato che non è così.
Il rischio c’è. Consideriamo che la Ferragni in questo momento è impresentabile, non ha capacità comunicative, non è una persona che ha studiato acting.
Si spieghi meglio.
La Ferragni non ha nessun talento artistico, non sa cantare, non sa ballare e diciamo che anche i suoi vestiti non è che siano qualcosa di artisticamente fantastico. Nonostante questi non li disegni lei, comunque li supervisiona e li approva. La Ferragni non ha un talento comunicativo e si è visto mille volte. Fedez invece ha un talento comunicativo molto forte. Prima di tutto è un cantante, sa cantare e sa stare sul palco, sa gestire un programma radio. Può succedere che a volte dica delle stupidate, ma è lui quello dei due che nella coppia deve provare ad avere questo approccio comunicativo, uscendo dal tema della moglie e affrontando queste tematiche. L'ha fatto con un tema divisivo e con un tema polemico, che ha danneggiato la comunicazione della Lucarelli.
Possiamo una volta per tutte distinguere Fedez dalla questione dei pandori?
Che Fedez non c'entri nulla è vero. Però, anche lì, se sei sposato e se hai la comunione dei beni anche tu in qualche modo sei responsabile.
Sì, ma non è che Fedez vagli tutti i contratti della Ferragni.
No assolutamente, ma ne avranno parlato in casa e hanno sempre associato le loro immagini. La loro è una coppia comunicativa che va a braccetto.
Ora sembra che non sia più così.
Sì, hanno smesso per vari motivi. Ma non dimentichiamoci del famoso compleanno di Fedez nel supermercato, in cui hanno cominciato a tirare ortaggi in modo molto cafone. Nel momento in cui sono partite delle critiche hanno capito di aver sbagliato, si sono riuniti loro due insieme alla mamma di Fedez, che fa da consigliera e si sono inventati di dare i proventi della serata in beneficenza. È una coppia in stile Bonnie e Clyde, per cui non puoi dire che Bonnie non sapesse che faceva Clyde.
Non possiamo dare per scontato che Fedez sapesse i dettagli del contratto e quanto effettivamente andasse in beneficenza.
Certo c’è sempre il dubbio. Da quello che vedo sembrano però la stessa azienda, o almeno sembravano. Ora gli hanno sicuramente consigliato di separare le due immagini, per non danneggiare quella di Fedez e per non dare adito alle teorie secondo cui anche Fedez fosse parte di azioni concordate dalla Ferragni e dalla sua azienda. Non dimentichiamoci che hanno due pubblici molto differenti e Fedez a livello di performance, nonostante abbia meno follower, è sempre andato meglio della Ferragni.
In che senso?
Ha una performance molto più organica rispetto a quella della Ferragni. Lei viene seguita molto dalle bambine e da gente di paesi stranieri con un bassissimo potere d'acquisto. Fedez invece è molto forte sull'Italia e il suo pubblico lo segue e lo apprezza per tutto quello che ha fatto e fa come cantante ma non solo.
Torniamo alla Lucarelli. L’ha invitata sapendo che tanto lei non sarebbe andata per mostrarsi solo più aperto? O era un invito vero e proprio?
Era un invito strategico per mettere sotto scacco la Lucarelli, cercando di uscirne bene lui. In ogni caso l’ha invitata su una tematica che ha creato scandalo contro la Lucarelli. Avrebbe dovuto chiamarla sia per parlare di questo che per affrontare i problemi della Ferragni. Avrebbero dovuto quindi affrontare sia lo scandalo del pandoro che quello dello squalo. Sono due errori comunicativi che andrebbero affrontate insieme nel momento in cui inviti la Lucarelli.
La Lucarelli ha criticato in un suo editoriale Matteo Renzi e la sua autobiografia, Palla al centro, e lo definisce un “influencer fallito”. A livello di comunicazione chi ne esce meglio tra Renzi e la Lucarelli?
Qui c’è un grosso problema racchiuso in una sola parola, che fa molto danno a tutti: il narcisismo. Abbiamo di fronte a noi un politico narcisista, una Lucarelli narcisista e, per rimanere in tema, lo sono anche Fedez e la Ferragni. Il problema qui è tra narcisisti. C’era una frase di Tony Kaye, il famoso regista di American History X, che si metteva una maglietta con scritto “Kill ego”, ovvero ammazza il tuo ego un attimo. Sono tutte persone che hanno una forte arroganza comunicativa, basata su un preponderante narcisismo.
Ma Renzi non è un maestro della comunicazione?
No, assolutamente no. Un maestro dal punto di vista comunicativo è Barack Obama. Vi ricordo che Renzi, in un'intervista con una giornalista arabo-americana, la minacciò quando si parlava del fatto che lui lavorava come lobbista per un regime totalitario. Se Renzi fosse un maestro della comunicazione non sarebbe nelle condizioni in cui è adesso. È un bravissimo oratore, parla benissimo, ma non riesce più ad attrarre le folle.
Qual è la differenza tre essere un bravo oratore ed essere un bravo comunicatore?
Oratore vuol dire che sei bravissimo a parlare ed esporre determinati concetti. La comunicazione, invece, comprende anche tutto ciò che c'è attorno, comprende il modo in cui ti comporti. Per cui è bravissimo in alcuni casi ma poi perde tutta la sua credibilità, creando delle crisis reputation incredibili, da un momento all'altro. Mentre parlava il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, lui era al cellulare e non solo non lo ascoltava, ma nemmeno lo guardava in faccia. Con la differenza che, quando parlava Renzi, Schulz lo ascoltava. Rendiamoci conto. Questo non vuol dire essere un bravo comunicatore. La comunicazione fa parte anche della cravatta che ti metterà in una determinata intervista. Ma da quello che so e da quello che mi hanno detto anche suoi collaboratori vicini, non accetta consigli e non vuole ammettere mai i suoi errori.
E allora chi è secondo lei il miglior comunicatore che noi abbiamo?
Mario Draghi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mattarella è eccezionale, Delle cose fortissime senza scompisciarsi minimamente, con un aplomb britannico. Siamo davanti a due persone che non hanno problemi di narcisismo.