"Nel maggio 2010 la guardia di Finanza mi ha sequestrato la barca e sui media di tutto il mondo usciva la notizia che ero un contrabbandiere e un evasore fiscale. Oggi, dopo 12 anni e 6 processi, si è finalmente accertata la mia innocenza. Un vero calvario che si è fortunatamente concluso". Con questo breve testo l'imprenditore italiano Flavio Briatore commento sui suoi canali social la fine di un processo a suo carico per evasione fiscale iniziato nel 2010.
Nella giornata di mercoledì 26 gennaio la Corte d'Appello di Genova ha assolto Flavio Briatore e altre tre persone dal processo sulla vicenda Force Blue, lo yacht dell'imprenditore italiano sequestrato e mai restituito dal maggio di ormai 12 anni fa.
Yacht successivamente battuto all'asta dallo Stato e acquistato dall'amico di Briatore Bernie Ecclestone, ex capo della Formula 1. Da quell'ormai lontano 2010 un "calvario" mediatico - come lo definisce lo stesso Briatore - che per anni è stato ingiustamente accusato di evasione fiscale. Oggi assolto perché "il fatto non costituisce reato", Briatore dovrebbe essere rimborsato dallo Stato in seguito alla vendita della sua imbarcazione.
L'imprenditore, che sui social si è detto felice della fine del processo, ha però commentato duramente a La Repubblica quanto successo: "Mi sono levato di dosso 12 anni di sofferenza, ma se non avessi le spalle larghe e fossi un piccolo imprenditore mi avrebbero ammazzato. Sono stato trattato da criminale da pm che non sono interessati ad accertare la verità. Per fortuna esistono giudici onesti, e noi li abbiamo trovati sia a Roma, in Cassazione, che a Genova".