Flavio Briatore aprirà a breve le porte del suo Billionaire Resort in Kenya. L’imprenditore ha condiviso sui social la conclusione dei lavori nella spiaggia africana, che presto diventerà una meta perfetta per i ricchi di tutto il mondo. Bye bye alle spiagge selvagge e incontaminate tipiche del luogo, l’ecosistema (o uragano?) Briatore è arrivato in Kenya e con lui l’opportunità di rendere la spiaggia a prova di turista, perfetta per chi è in cerca di sole, mare e sopratutto di comfort. Briatore ha deciso di “correggere” e migliorare l’esperienza del luogo per i visitatori, rendendola non solo più accessibile, ma anche più “comoda”, infatti ha fatto in modo che la sabbia venisse livellata per permettere di inserire dei lettini e degli ombrelloni in riva al mare. Scelta imprenditoriale apprezzatissima dall'economia locale, l’operazione di rinnovamento ha infatti creato nuovi posti di lavoro, un vantaggio significativo per le comunità autoctone che guardano al turismo come fonte di reddito (e sviluppo?). Si ma... gli ambientalisti?
Se da un lato la costruzione di Billionaire Resort è stata vista da molti come un bella scelta di riqualificazione del territorio (nei commenti c'è pure chi chiede a Briatore di mettere mano alla stazione Tiburtina), mossa perfetta per far accrescere la visibilità a livello globale sostenendo l'economia locale, molti altri si sono lasciati andare a considerazioni più che negative su questo resort di lusso, definendo la decisione di ampliare la spiaggia (e non solo) una scelta poco green. Si teme che la natura incontaminata del Kenya, uno dei suoi tesori più preziosi dell'Africa, possa essere messa a dura prova a causa dei lavori significativi e gravosi sul teritorio, esattamente come in questo caso.