image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Nanni Moretti vi ha fregato ancora. Anche a teatro è più bravo di tutti voi (che lo criticate)

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

1 novembre 2023

Nanni Moretti vi ha fregato ancora. Anche a teatro è più bravo di tutti voi (che lo criticate)
Nanni Moretti molti lo amano, tanti non lo possono vedere. Figuriamoci negli spazi sacri del teatro. Eppure “Diari d’amore” che ha debuttato al Carignano di Torino ed è arrivato in questi giorni anche all’Arena del Sole di Bologna, è la dichiarazione d’amore per Natalia Ginzburg di un Moretti poco più che trentenne che si approccia al teatro con la stessa voglia di quando esordì sul grande schermo da ragazzo. Semplice, raffinato, Nanni Moretti con questo spettacolo ha disegnato le donne scombinate e disperate di “Dialogo” e “Fragola e Panna” con una matita dalla punta sottile. E a chi si fosse già preparato il solito discorsetto retorico su quanto sia autoreferenziale e noioso, diciamo…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Nanni Moretti probabilmente il regista più divisivo della storia del cinema italiano a settant’anni compiuti ha deciso di darsi al teatro. Per il suo esordio sul palcoscenico ha scelto due opere di Natalia Ginzburg, Dialogo e Fragola e Panna. Moretti ha uno stile che può piacere o non piacere, ma è innegabile la sua influenza e il segno dei suoi film rimasto impresso come un marchio nel cinema mondiale. In Niente trucchi da quattro soldi, lo scrittore Raymond Carver diceva di avere una serie di ossessioni a cui ha sempre tentato di dare voce: le relazioni fra uomini e donne, il motivo per cui spesso perdiamo le cose a cui teniamo di più, il cattivo uso delle nostre risorse interiori e “ciò che la gente riesce a fare per risollevarsi quando è finita a terra”. Il peso di chiamarsi Nanni Moretti si intravede anche nelle sue fissazioni sempre espresse nei suoi film. Il rapporto edipico che non vuole risolvere, quelle riunioni di autocoscienza, la sessualità espansa e sudaticcia, lo scetticismo nei confronti di quello che stava diventando la Sinistra, la Chiesa (ma cos’è la fede?). Ma chi era Nanni Moretti prima di diventare Nanni Moretti? Me lo sono chiesta spesso chi fosse lui, prima ancora che le sue frasi diventassero case dove ci siamo rifugiati, chiudendoci dentro e buttando la chiave in giardino, solo perché le sue espressioni sono “comode” e riescono a spiegare i problemi che abbiamo meglio di quanto mai potremmo fare noi, senza sforzi. Ecco, io ora l'ho conosciuto. Perché a teatro, Moretti è tornato ragazzo. Usando un'altra voce, quella della Ginzburg. Il cast, Moretti se l’è scelto bene: Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi. Sono riusciti a restituire quel lessico semplice, familiare come il titolo del romanzo più celebre della scrittrice e a farsi scudo e spazio tra le ipocrisie e i pregiudizi del vecchio Michele Apicella tra Dialogo e Fragola e Panna.

20231101 150354287 8072
Nanni Moretti, Arianna Pozzoli, Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Giorgia Senesi

Il regista fa una scelta precisa nella rappresentazione e decide di invertire i testi incominciando con l'opera che cronologicamente è stata realizzata più tardi dalla Ginzburg, Dialogo, per poi passare alla più datata Fragola e panna. Da una dimensione più intima si passa ad una più caotica, da una conversazione a due ci si ritrova in una tavola di discorsi con ben cinque personaggi, la camera da letto diventa nel secondo atto unico una grande sala con una porta che affaccia sul mondo esterno che però sia in Dialogo che in Fragola e panna è sempre intimidatorio. Prima la pioggia e poi la neve. In Dialogo, nella prima scena (sono tutte a cura di Sergio Tramonti) c’è una coppia sdraiata sul letto, un nido d’odio e risentimento più che d’amore. È mattina presto e Francesco (Valerio Binasco) non dà pace né a sua moglie né alle lenzuola che muove in continuazione come se sotto le coperte ci fosse una risposta alle domande e alle lamentele che lo spingono ogni giorno a infastidire la donna. Marta (Alessia Giuliani) a un certo punto però, gli confessa di avere una storia con Michele, l’amico di Francesco, (probabilmente l’unico che aveva a Roma) e pure di aver già pianificato tutto il loro futuro insieme. Ecco che lui le risponde: “Ma la moglie di Michele, Elena è più bella, più brava di te e non ha mica le gambe storte”. Dialogo è divertente, nevrotico, dinamico. Gli spettatori per poco più di quaranta minuti possono abitare quello spazio di verità, in una casa sbagliata dove vivono due persone che non si sa perché si sono sposate. Ma non è la solita e boriosa mortificazione della condizione della femmina del focolare, Nanni Moretti ma ancor prima di lui la visionaria Ginzburg fa un passo in più e ci racconta quel tentato riscatto di una madre e di una moglie che studia la sua via di fuga, la pensa, la racconta e poi se la vede sgretolare fra le mani. Ma fa ridere. E questo non è mai scontato. Fragola e Panna invece…

20231101 145824802 5331
Alessia Giuliani e Valerio Binasco in Dialogo

In Fragola e Panna, la Ginzburg mette in bocca al personaggio di  Barbara (una bravissima Arianna Pozzoli) tutta la disperazione e la paura di vivere che forse è pure più forte di quella di morire. Barbara con una valigia mezza rotta va a casa del proprio amante fingendo di essere sua cugina. La serva Tosca (Daria Deflorian) che è una chiacchierona in cerca di compagnia, le crede (tanto per lei è più importante vomitar addosso agli altri le parole inespresse e silenziate perché in casa a parte lei non c'è mai nessuno). Ad accoglierla però c’è la moglie di Cesare, Flaminia (ancora Giuliani) che sa tutto di loro due. Barbara vorrebbe dei soldi o un posto dove dormire perché teme che a casa sua, il suo compagno, possa farle del male ma Flaminia prende il portafoglio e senza pensarci due volte le dà i primi spicci che trova e delega sua sorella per occuparsi della ragazzina (Giorgia Senesi). “Però vede, non è solo una questione di soldi. Se vado ora a sedermi al caffè, come dice lei, o me ne vado in un albergo, ho paura che a poco a poco mi venga la disperazione. Ho paura che mi venga voglia di morire. Perché mi metto a pensare alla mia vita, e dove andrà a finire la mia vita, dove andrò domani, come farò. Mi metto anche a pensare al male che ho fatto, e ho rimorso, però non so neanch'io come potevo fare diversamente, e mi viene una gran pena”. (Ginzburg, Fragola e Panna, 1966) Flaminia fa finta che non gliene freghi niente. Né di lei, né di lui, né di se stessa. Di come sta, di cosa hanno fatto loro, i due amanti, in quei mesi in cui lei in salotto lo vedeva arrivare dalla finestra e lo pensava solo. Donne che si confrontano nell’attesa non di Godot ma di un povero deficiente (interpretato sempre da Binasco) che semplicemente non ha cura degli altri. Cesare ha usato Barbara fino allo sfinimento e poi l'ha buttata via, ha appeso la sua relazione a una sedia, e se l'è dimenticata. 

20231101 150646896 1872
Arianna Pozzoli e Daria Deflorian in Fragola e Panna

More

“Io, Noi, Gaber”: ecco com’era il mondo quando c’era il Signor G. E perché ci servirebbe uno come lui ora che il mondo va a putt*ne

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Festival di Roma

“Io, Noi, Gaber”: ecco com’era il mondo quando c’era il Signor G. E perché ci servirebbe uno come lui ora che il mondo va a putt*ne

Michele Ragno: “La paura è una cosa bellissima”. E sul mestiere di attore: "È un gatto che abita il palcoscenico...”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Una nuova stella

Michele Ragno: “La paura  è una cosa bellissima”.  E sul mestiere di attore: "È un gatto che abita il palcoscenico...”

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è il femminismo come dovrebbe essere, altro che Giorgia Soleri e compagne

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Brava sorella

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è il femminismo come dovrebbe essere, altro che Giorgia Soleri e compagne

Tag

  • Nanni Moretti

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Il Volo in gara a Sanremo? Il trio d'esportazione alla Måneskin sfida lo snobismo della stampa che li chiamò “me*de”

di Maria Francesca Troisi

Il Volo in gara a Sanremo? Il trio d'esportazione alla Måneskin sfida lo snobismo della stampa che li chiamò “me*de”
Next Next

Il Volo in gara a Sanremo? Il trio d'esportazione alla Måneskin...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy