Celebre più per il suo cognome che per le prodezze calcistiche (con la Sampdoria non è sceso in campo neppure 1 minuto), Saadi Gheddafi è balzato sovente agli onori della cronaca per il suo stile di vita caratterizzato da eccessi, che non gli ha lesinato pure qualche scivolone. Così, il figlio dell'ex presidente libico è finito anche al centro di una spinosa querelle con l’hotel Excelsior di Rapallo, dove ha lasciato parcheggiata da 15 anni la sua Cadillac, che ora vorrebbe riprendersi, insieme a un conto salatissimo da pagare.
I problemi per Gheddafi Jr erano cominciati proprio durante il suo periodo alla Samp, squadra in cui approda post esordio con Perugia e Udinese, quando il padre Muammar decide di tagliargli i fondi a causa della sua vita spiccatamente mondana. La conseguenza è nell’immediata fuga dall’hotel, da cui l’ex calciatore scappa prima di poter pagare il conto di 360mila euro e prima di portarsi via la sua Cadillac nera lasciata nel parcheggio. La direzione dell’albergo gli fa causa al Tribunale di Chiavari, vincendo, ma le tracce del figlio dello sceicco sembrano ormai disperse.
Ora sembra però essersi rifatto vivo, per reclamare il suo Suv, ma dall’hotel fanno sapere che l’unico modo per riprenderselo è pagare quanto deve. Aldo Werdin, direttore e amministratore delegato dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo, è stato chiaro e diretto: “Gheddafi Jr ha incaricato un’agenzia di Mauritius, che mi ha contattato telefonicamente, di recuperare per lui il Suv. Può riprenderselo, ma prima deve saldare i suoi debiti. Ormai io sono il curatore della vettura che è diventata di nostra proprietà da quando non è più sotto custodia e poiché il ragazzo non saldò l’ultima mensilità di soggiorno pari a 360mila euro. Avevamo vinto anche la causa attraverso l’ambasciata di Libia a Roma ma nessuno ci ha dato i soldi che ci spettano. Perciò il Cadillac rimane qui per la curiosità dei nostri clienti”.