Il primo modello Maserati che riprese il nome di un vento fu la Mistral, nella prima metà degli anni sessanta. Poi tante altre auto mitiche, Ghibli e Bora su tutte. Fino alla Levante, nel 2016. Ora giunge una ventata d’aria fresca nel mondo dei SUV sportivi: è arrivata la Grecale. Klaus Busse, a capo del design Maserati, parla di “proporzioni esatte, linee pulite, dettagli iconici”.
E c’è da credergli. La Grecale è, innanzitutto, bella. Ci sono cose che si mostrano, non si dimostrano, diceva Aristotele. Basta guardarla, le proporzioni sono perfette. La linea sinuosa, ben raccordata con un posteriore originale in cui spicca un portellone che sporge dal lunotto e la fanaleria ad andamento orizzontale. Ma la sfida della Maserati non è solo nella linea, bensì in un progetto che vuole essere al top da tutti i punti di vista, compresi tecnologia e prestazioni. Dichiara di vantare il miglior rapporto peso/potenza della categoria. Anche se è il “flair” italiano che poi fa e deve far la differenza, per tentare di scomodare dal trono chi questo segmento (da Land Rover a Porsche, per fare due esempi) lo conosce bene.
Parlavamo di Klaus Busse che partecipa di persona al racconto nel film del reveal e a cui scopriamo anche doti di interpretazione. Insieme a lui due che attori lo sono di professione e con grande successo: Alessandro Borghi e Matilda De Angelis. Maserati, infatti, ha scelto di magnificare il momento del lancio del suo nuovo SUV con un racconto di taglio cinematografico, ben scritto e finemente realizzato. Un format che, chissà, potrebbe fare scuola.
Dell’anteriore della Grecale colpiscono la mascherina di dimensioni generose dominata dal simbolo del tridente e le tre prese d’aria, con qualche dettaglio che sembra ispirato alla MC20, la supercar di casa Maserati. Certo per esaltare la filante e aggressiva linea del laterale e favorire un assetto che comunque ha forte connotazioni sportive come è nel DNA della marca. Perché appunto la Grecale promette non solo bellezza ma anche velocità, potenza e la guida sportiva che caratterizza da sempre il marchio. La piattaforma è la Giorgio, la stessa di Alfa Romeo Giulia e Stelvio, mentre per il momento sono previsti tre tipi di alimentazione: un tradizionale combustione interna, un ibrido e anche una varante totalmente elettrica, la Folgore, la quale dovrebbe debuttare l’anno prossimo. Tutte a trazione integrale. Negli interni spiccano il MIA - Maserati Intelligent Assistant e il sistema audio Sonus faber, di altissima qualità. La versione top di gamma è spinta dal 3,0 litri V6 derivato da MC20, il motore Nettuno di Maserati che su Grecale arriva ad esprimere 530 CV di potenza massima.
Con una linea originale, a metà fra un SUV due volumi e un Coupè-SUV, e dettagli visivi di grande impatto e bellezza, la Grecale non passa di certo inosservata. Aspettiamo di guidarla.