Non sono serviti nemmeno Aldo e Giacomo. È bastato Giovanni Storti, con una denuncia video via social, a far mobilitare il Comune di Milano per sistemare una situazione terribile in termini di buche in via Bramante. L'attore dello storico trio comico è sceso in campo, o meglio in strada, e Beppe Sala (o chi per lui) ha prontamente risposto. E viene da chiedersi: sarebbe stato lo stesso in caso di segnalazione anonima o di nome meno altisonante?
“L'asfalto di via Bramante (nella Chinatown meneghina dove Storti abita, ndr) sanguina – il messaggio di colui che popolarmente è noto solo come Giovanni – e quando le ferite sanguinano vanno curate. L'amministrazione cosa fa?”. L’attore, che su Instagram si propone di dare “consigli utili per curare la salute e migliorare l’ambiente”, viene quindi ripreso mentre versa del liquido rosso per evidenziare buche stradali: “Guardate come sono profonde, che succede se si passa in bicicletta o in motorino?” Chiedendo poi al Comune, riferendosi al “ferito”, “li vogliamo spendere 'sti due soldi per farlo visitare da uno specialista questo asfalto o no?”.
A quanto pare l’indomani il manto stradale è già stato curato. E pensare che prima della “piazzata” sui social nemmeno Giovanni era stato particolarmente ascoltato: “Uno sfogo – le parole di Storti al Giorno – pensato perché da mesi io e il mio vicino chiamavamo il Comune e continuavano a rispondere che il problema era stato preso in carico. Preso in carico, preso in carico, ma nessuno si presentava a sistemare la strada. Così ci siamo detti, proviamo a fare qualcosa di estremo. Ed è saltata fuori l’idea della performance”.
Quindi c’è voluto il “danno d’immagine” del video su Instagram di un personaggio famoso perché dal Comune si decidessero a intervenire? Ma, si potrebbero chiedere i maligni, è più danno di immagine un video virale o il fatto che serva un video virale perché l’amministrazione si occupi di buche in cui entra comodamente (e pericolosamente) un piede?