Cinquantacinquesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori Antonio Conte e Elly Schlein, ma cosa hanno da nascondere coprendosi la bocca quanto parlano? Tananai che le ha davvero tutte, tra successo e amore, mentre Lazza, re delle classifiche, piazza la fidanzata solo al terzo posto nella sua vita (ma prima del cane) e…con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
Up
Tananai. Le ha tutte lui di talento, di successo e pure innamorato
Qualcuno ha detto che Amadeus non capisce di musica e che a Sanremo non c’erano nemmeno tre note in fila da salvare. Beh, non ci ha preso, visto che tutta Italia dagli otto agli ottantotto cantano le canzoni dei primi classificati. Il mio preferito? Forse Tananai, bravo, bello, perbene e gentile al punto da duettare in via del Corso a Roma con una delle artiste di strada che cantando le sue canzoni applaudendola pure. Mi dicono che è anche innamorato, lei si chiama Sara Marino e fa l’architetto. Ragazza fortunata. Ma lui corregge: «Il fortunato sono io». Talentuoso, giovane e signore.
Down
Giorgia, a volte sono le donne a menarsela con pregiudizi verso noi uomini
A Repubblica, Giorgia, che a Sanremo ha cantato la bellissima “Parole dette male”, divina, parlando di Emanuel Lo il suo uomo e papà di suo figlio Samuel (fan di Lazza), dice: «Quando ci siamo incontrati io ero ragazza e lui un ragazzino. Abbiamo questi 8 anni di differenza; lui ne aveva 23 e io ne avevo 31, ma lui mi mentì, mi ha disse che era più grande… Otto anni in meno, bello, muscoloso, io gelosa pazza, pensavo: quando sarò decrepita tu sarai ancora bono, sai che tortura». Come vedete anche le donne, pure talentuose, carine e intelligenti come lei soffrono di pregiudizi, come certi uomini che pensano che le belle sono sceme, le bionde stupide e quelle che si vestono sensuali sono facili. Emanuele non ha avuto bisogno di ingrassare, di essere meno bello, per rassicurarla. Quest’anno festeggiano i vent’anni d’amore, mi sembra che basti.
Up
Lazza, la sua ragazza arriva dopo la casa e la macchina, ma prima del cane
Lazza superstar: “Aiutami a sparire come cenere” lo cantano già 15 milioni di italiani. E tra questi c’è pure la sua fidanzata Debora Oggioni, una sorta di Kim Kardashian milanese che lavora come modella, hostess e ragazza immagine. Stanno insieme da due anni e mezzo. E mo il successo, ma non è così: Lazza ha successo già da cinque anni prima di Sanremo, una star dell’hip hop italiano e Sirio, il disco pubblicato ad aprile 2022, è stato record di vendite. Ma chi non segue queste cose non può sapere ed è per questo che è servito Sanremo. Intanto è arrivata Debora Oggioni. Lui si descrive così: «Ho una bella casa, una bella macchina, una brava ragazza che mi sta affianco, un cane, una bella famiglia, un bel team di lavoro». Magari l’ordine non doveva essere espresso così, ma lui si dice anche «materialista». Non fa una piega.
Down
Ethan e Victoria dei Maneskin, ognuno ha il suo trono: loro hanno scelto la tazza
Per chi fosse preoccupato per i Maneskin se vanno o meno regolarmente in bagno stia tranquillo non ci sono problemi: funzionano come degli orologini. Questo per lo meno guardano l’Instagram di Victoria De Angelis, che già avevano visto (che si sia ispirata a Vittorio Sgarbi, il primo?) sulla tazza felice e contenta. Ora è il turno di Ethan seduto sul trono a braghe calate ovviamente a porta aperta perché condividere è alla base di tutto, comprese le sedute di gabinetto. Una raccomandazione: occhio, ragazzi, state attenti quando buttate la cicca della sigaretta nella tazza mentre siete ancora seduti.
Down
Antonio Conte e Elly Schlein, come i calciatori, nascondono il labiale, che cosa hanno da nasconderci?
Che fastidio vedere in tv Elly Schlein con il suo alleato a fasi alterne Antonio Conte parlarsi con la mano davanti alla bocca per non far leggere il labiale. È un’abitudine che hanno appreso dai calciatori che quando fanno commenti, per non far leggere il labiale (i primi a farlo credo furono negli anni novanta quelli della Gialappa’s) mettono la mano davanti alla bocca coem se fossero sdentati. Ma un conto un calciatore (che potrà mai dire?) un conto un politico che dovrebbe essere un libro aperto soprattutto quando è a una manifestazione politica. Ma magari si stavano accordando solo per mangiare un pizza tra tutti la sera: «Andiamo da Sorbillo o al Santa Lucia?».
Up
Elio, come il Papa, ho già voglia di pizza, anzi di PizzAut
In via Don Verderio, 1, a Cassina de Pecchi, vicino a Milano (ci arriva anche il metro) c’è una pizzeria buonissima, forse la preferita di Elio delle Storie Tese, perché è gestita e ci lavorano assunti regolarmente ragazzi autistici come il suo Dante, una pizzeria creata da Nico Acampora, anche lui con un figlio autistico, Leo. In Italia si stimano 600 mila autistici, 600 mila famiglie e in questa pizzeria Elio ogni tanto arriva e fa il cameriere, la pizza è ottima, nutre i fisico, ma anche l’anima, anzi, come dice il sottotitolo di PizzAut nutre l’inclusione. L’iniziativa è meravigliosa, il locale bellissimo, e non è la sola iniziativa in Italia dove il pubblico fa poco e soprattutto senza una strategia: prima c’erano solo due ipotesi, l’isolamento nella famiglia e quello dell’istituto. Qui i ragazzi lavorano, si rendono indipendenti, alcuni ora arrivano perfino soli, con i mezzi, e come spiega Elio il lavoro «Trasforma un assistito in un contribuente». Sapete che vi dico? Ho già voglia di pizza, anzi di PizzAut. E non sono il solo: sapete chi adora PizzAut? Papa Francesco: ha perfino indossato il grembiule dei ragazzi e il rosso gli sta da Dio.
Down
Matteo Salvini, han cercato di rovinargli la festa,ma hanno pure sbagliato
La festa organizzata per il suo compleanno si è trasformata in ua. Marea di polemiche il tutto è nata da un tweet di Nicola Porro, mio amico, che ha postato un video in cui si vedeva Giorgia Meloni e Matteo Salvino cantare la canzone di Marinella. Tutti noi siamo sconvolti per i morti di Cutro annegati e, chi crede, prega per loro. Ma come si fa considerare una mancanza di rispetto che a una festa privata (il compleanno di Salvini) si canti La canzone di Marinella? In più, forse per rendere più grave la cosa, viene ribattezzata (una delle più belle poesie in musica di Fabrizio De André) “la canzone dell’affogata” e l’ha scritto pure qualche artista che lavorava a Mediaset. Compassione per i morti o bagarre politica? Un particolare: la canzone di Marinella non parla di una ragazza affogata, da di una ragazza venuta dal sud a Milano, una ballerina, poi costretta a prostituirsi, uccisa a colpi di pistola e gettata poi nel fiume. Ma questo particolare forse non fa comodo per la bagarre politica: meglio chiamarla piò prosaicamente “La cantone dell’affogata”?
Up
Mr Rain per Juliana Ghidini: «Terzo posto a Sanremo, ma primo nel mio cuore»
Altra rivelazione di Sanremo per chi come me di musica non ne capisce una cioppa lippa (ma ora cono un suo fan) è Mister Rain, Mattia Balardi, classe 1990, il rapper è nato e cresciuto a Desenzano del Garda, che al Festival ha cantato Supereroi. Per la verità lui era finito sulle pagine di Novella 2000 quando Elisabetta Gregoraci era nella casa del Grande Fratello e un suo ammiratore di Montecarlo aveva mandato un aereo sulla casa con una frase della canzone di Mister Rain tratta dal brano 9.3 e nel giro di Eli hanno fatto uno più uno. «Mi sono ritrovato in una bolla di gossip senza aver fatto nulla». Certo Elisabetta l’aveva anche conosciuta bene a ‘Battiti Live’ ed «è una mia fan e sa tutte le mie canzoni a memoria». Mr Rain invece è fidanzatissimo e innamorato e neanche da un giorno ma da ben sei anni! Lei è Juliana Ghidini con la quale condivide una bellissima storia d’amore da sei anni e che di lui dice: «Terzo posto a Sanremo, ma primo nel mio cuore» in più è anche un’appassionata della poetessa Alda Merini (Mr Rai perché non petti in musica una sua poesia?). Juli, per tua informazione, per moltissimi (mia moglie Betta compresa) lui è arrivato comunque primo.
Down
Valerio Staffelli, ladri sui mezzi, liberi, violenti e felici, e ci sono politici che li difendono pure?
Valerio Staffelli di Striscia la notizia è esasperato dai suoi incontri con le borseggiatrici che da anni filma in metrò a Milano? Ecco un dialogo visto a Striscia Lui: «Ma come, il giorno dopo senza problemi si torna subito a rubare?». Lei insultandolo: «Che cosa vuoi da me? Io faccio il mio lavoro». «Il tuo lavoro è rubare?», chiede Staffelli. «Io sì», risponde lei e pure lo minaccia. Nuovi insulti: «Che ti importa se io rubo?». «A me interessa, perché non è corretto che tu vada rubare alla gente. Interessa anche alla polizia anche ai carabinieri». Ma la ladra rom (guai a chiamarla zingara) controbatte: «No, non interessa, non gli interessa niente alla polizia», e giù insulti. Ma sapete chi ha ragione tra i due? La ladra rom perché come la beccano la liberano grazie alla legge che prevede il fermo se c’è una denuncia precisa (ma le vittime come fanno a sapere il nome di chi le deruba con destrezza?), se poi sono incinta (e i loro maschi le ingravidano perché mettono la paternità al primo posto della loro vita) vengono comunque liberate. Il massino è successo a Roma dove un addetto al trasporto ha avvisato i clienti all’altoparlante: “Attenti agli zingari”. Subito è stato sanzionato perché colpevole, mentre i ladri hanno continuato il loro onesto lavoro. Ma il peggio non è finito: un’assessore della regione Lombardia ha scritto: “Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. Punto”. Tradotto: se ti rubano la pensione con cui sfami la tua famiglia forse è grave, ma è inammissibile che l’immagine di chi ti rovina la vita e ti umilia sia messa alla gogna pubblica, vanno tutelati, vanno rispettati anche loro, i ladri? Quindi: rubare è un lavoro che va rispettato? Sembrerebbe lo dica un politico. Il peggio? Qualcuno lo ha eletto.
PS. Ah, a proposito dei termini politicamente scorretti a noi giustamente vietati da intellettuali militanti, ecco la registrazione ripresa dalle cimici piazzate dalla polizia che captano le conversazioni di una banda di ladri rom: «L’Italia è un paradiso per gli zingari!». Risata. «Il paese di divertimento per gli zingari». Chi parla è una signora di etnia rom che esprime tutto il suo amore per il Belpaese con un suo collega. Condivido pienamente con lei.
Down
Jacquiline Luna non vede sua madre Heather Parisi da 10 anni
Heather Parisi intervistata da Francesca Fagnani a Belve che le ha chiesto della relazione di sua figlia Jacqueline Luna Di Giacomo con il cantante Ultimo, suo fidanzato da almeno due anni, ha glissato. «È contenta di essere la suocera di Ultimo?», le chiede la Francesca Fagnani e lei:: «Di chi? Non lo so di cosa parli». L’ex ballerina dopo essersi sposata con Giorgio Manenti, nel 1994 (è nata la sua prima figlia, Rebecca) dopo il divorzio nel 2000 è diventata madre Jacqueline, avuta con l'ortopedico Giovanni Di Giacomo. Col suo terzo marito, l'imprenditore Umberto Maria Anzolin, nel 2010 ha avuto due gemelli, Elizabeth e Dylan. La figlia non l’ha presa bene, ovviamente. Possibile che in tempo di social e di Internet non sappia proprio nulla di una figlia (per altro molto in gamba) e del suo fidanzato, un cantante di primissimo piano? «Non vedo mia madre da 10 anni», precisa Jacquiline il che fa capire già troppo. Basta? No, perché poco prima di essere asfaltata dalla figlia sui social Heather ha dovuto pagare quello che doveva a Lucio Presta. Nel camerino di Belve dopo la trasmissione Heather Parisi s’è ritrovata un ufficiale giudiziario e ha dovuto pagare, pare. Leggo sul Corriere: «La vicenda risale a ormai 6 anni fa. Heather Parisi faceva parte della scuderia di assistiti di Lucio Presta quando l’ex ballerina avviò una battaglia legale proprio contro Arcobaleno Tre (la società di produzione del manager) perché il suo film Blind Maze, che doveva essere trasmesso dalla Rai, era saltato dopo la sua polemica contro Nemicamatissima (lo show che vedeva nuovamente insieme sul palco Heather Parisi e Lorella Cuccarini e che — il titolo ci aveva azzeccato — si era rivelato tormentatissimo). Dall’ambito pubblico si era passati però al privato, perché l’ex ballerina aveva pubblicato sui social un duro attacco alla famiglia Presta, prendendo di mira i figli. Il tribunale, in primo grado, ha sancito la condanna per diffamazione e illecita pubblicazione di immagini. Ma a fronte del mancato pagamento delle somme dovute, Presta ha deciso di agire sulle tv italiane, «così se lavora le pignoro i soldi». «Lei ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare non a me, ma ai miei figli, che l’hanno chiamata zia per tutta la vita, e i ragazzi hanno ritenuto che fosse giusto che questa cosa finisse in un’aula di tribunale», spiegò a suo tempo il manager. «La cosa che mi ha più ferito è stato quando pubblicò la foto di Emanuela (la sua ex moglie deceduta, ndr) e le mise in bocca frasi contro di me e contro i figli. Questa cosa è imperdonabile». E il perdono non arrivò mai!