Ormai è vera caccia all’uomo, anzi, alla coppia che nella Capitale viaggia a scrocco e lascia i conducenti senza saldare quanto pattuito. Ed è ormai diventata l’incubo dei tassisti romani, che si sono persino ingegnati facendo circolare la loro descrizione attraverso i canali di messaggistica (tipo Telegram) per mettere in guardia i colleghi o poterli persino rintracciare e denunciare alle autorità. In buona sostanza la coppia viaggerebbe sui taxi, ma al momento dell’arrivo al luogo di destinazione farebbe perdere le proprie tracce. Senza pagare, naturalmente. I due, che sono descritti come italiani, non solo, romanissimi, sembrano scegliere solitamente la zona tra la Prenestina e Termini. Non sono gli unici, perché ogni giorno i tassisti devono fare i conti con chi cerca di sfuggire al pagamento, ma questa coppia sembra davvero un habitué della corsa a scrocco. E intanto circola l’identikit.
Lui è descritto come un signore con i baffi, cappello da baseball in testa (forse in alcuni casi per non rendersi pienamente riconoscibile) e occhiali da sole. Lei, invece, molto più anonima, con i capelli neri tagliati a caschetto. Vengono descritti anche come particolarmente silenziosi mentre siedono nel taxi di turno preso di mira ma, al momento di pagare, la tecnica per fuggire sembra decisamente consolidata. “Non sono i soli. C'è chi si inventa la scusa del bancomat che non funziona e che deve andare a fare il prelievo e c'è chi borbotta lamentandosi del servizio: tutte scuse per non pagare. Intanto, la corsa è stata già fatta e il loro obiettivo lo hanno raggiunto” spiega un tassista romano. Che ha anche descritto l’unico metodo che, per ora, può dargli una mano: “L'unico modo che abbiamo per proteggerci è l'uso delle telecamere e della tecnologia, specie di notte. Abbiamo anche un tasto allarme sotto il cruscotto con cui possiamo subito allertare la centrale che a sua volta con il Gps vede dove siamo e ci manda in soccorso le forze dell'ordine”.