Prezzi del carburante eccessivi? Il costo di benzina e diesel sale ancora e mentre il governo tenta di ristrutturare la rete per agevolare la svolta green (implementando colonnine di ricarica in ogni regione; in Italia sono ancora 22mila), l’esposizione obbligatoria dei prezzi medi non sembra tranquillizzare molto i consumatori. Quotidiano Energia ha rielaborato i dati forniti dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit e il prezzo medio praticato della benzina in modalità self service è di 1,913 euro al litro (1,984 in autostrada), e arriva a 2,047 euro al litro per il servito. Stessa sorte per il gasolio che arriva in media a 1,767 euro al litro in self service (1,854 in autostrada) e 1,903 come “servito”. Ma chi è che vince il premio per i prezzi più in Italia? La provincia autonoma di Bolzano brucia la concorrenza con 1,945 euro al litro per la benzina, mentre la Puglia si attesta seconda con un prezzo di 1,943. A respirare sono invece i viaggiatori nelle Marche e in Veneto, dove i prezzi si mantengono sotto l’1,9; rispettivamente 1,892 e 1,898.
Nonostante la denuncia di Assoutenti e le polemiche di questi giorni, per il ministro Adolfo Urso non c’è motivo di gridare all’emergenza: “Tali aumenti sono conseguenza dell’incremento delle quotazioni internazionali, che comunque rimangono ben lontane da quelle precedenti nel momento in cui siamo riusciti a convincere la Commissione Ue sul tetto al prezzo del gas”. Forte di questa idea il governo non taglierà le accise sui carburanti. A confermarlo è anche Lucia Albano, la sottosegretaria del ministero dell’Economia e delle finanze, in commissione Finanze della Camera: il prezzo internazionale del petrolio, infatti, non avrebbe registrato, “con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel Def che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina”. Abituatevi all’idea.