L'assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato, dopo il servizio mandato in onda da “Le iene” su alcuni tassisti, ha presentato un esposto in procura. Usa parole alquanto forti, tirando in ballo anche il suo omologo alla Mobilità, Eugenio Patanè, a proposito delle revoche delle licenze taxi a chi non rispetta le regole. All'aeroporto di Ciampino i tassisti avevano reagito in malo modo alle domande della iena Nicolò De Devitiis, a proposito di una serie di scorrettezze: mancata tariffa garantita, niente uso del Pos, selezione dei clienti su tratte con lo stesso percorso e viaggi cumulativi non consentiti. Il programma di Italia Uno ha mostrato le infrazioni compiute da molti tassisti, che utilizzerebbero impropriamente la loro licenza. Ultimamente la denuncia è stata condivisa sui social sia dai cittadini che da persone note, come influencer, dj e ginnaste. Onorato ai microfoni de “Le Iene”: “Mi vergogno. Sono molto arrabbiato. Grazie per aver reso evidente che non si tratta soltanto di alcune mele marce, mi sembra più un racket. E per questo ho deciso di presentare un esposto alla procura. Non si può continuare così, questi sono criminali, quelli sono reati, sono aggressioni, sono associazione, bloccano le persone, non le fanno lavorare. Ci sono tassisti che hanno paura a denunciare. Mi sono arrivate tantissime lettere che ho condiviso anche con l'allora prefetto Piantedosi, oggi ministro degli Interni. Oggi faccio un appello: è giunta l'ora che sulla capitale d'Italia, ci si metta gli occhi fino in fondo. Questa gente deve essere perseguita duramente. Una cosa è certa, se avessi potuto darle io le revoche e le sospensioni gliele avrei già strappate tutte”.
Tuttavia, la mobilità è affare dell'assessore Eugenio Patanè: “Nessuna licenza è stata revocata nell'ultimo anno, solo cinquantatré sospensioni temporanee”. Le Iene hanno ricevuto solidarietà e incoraggiamenti dai tassisti onesti, attraverso tantissime mail giunte in redazione: “La Squadra Vetture, la vedi tre volte su quattro a braccetto con questi a Ciampino. Prima li vedevo tranquillamente al bar insieme ma ridevano e scherzavano. Noi tassisti non abbiamo fatto bella figura ed è per questo che ho fatto un video per dissociarmi da determinati atteggiamenti di qualche collega. Ecco, a qualcuno questo video non è piaciuto e mi ha detto che mi devo guardare le spalle, ma io non ho paura di nessuno perché chi lavora onestamente non deve avere paura di niente”.