Dal 30 giugno del 2022 è in vigore l'obbligo per i commercianti e, per chi offre servizi di accettare il pagamento tramite POS. Quindi, tutti i soggetti coinvolti devono obbligatoriamente munirsi di un terminale per il pagamento che sia funzionante e sempre carico. Tra questi, ci sono anche i conducenti di taxi. Tuttavia, non tutti sembrano fare il loro dovere. A parlarne anche Selvaggia Lucarelli, che ha pubblicato un video in cui un tassista milanese le ha rifiutato il pagamento della tratta con il POS, perché scarico, pretendendo poi il pagamento in contanti. Da questo episodio si è iniziato a parlarne in tutta Italia: da Roma a Napoli, fino a Palermo. La bolla è scoppiata quando è stato segnalato che alcuni conducenti di taxi non seguono le tariffe imposte dai regolamenti regionali, chiedendo cifre esorbitanti ai clienti. A Le Iene è stato trasmesso un servizio che riguarda proprio questo scandalo delle tariffe, servizio girato nella Capitale.
Nicolò De Devitiis e il team del programma hanno mostrato come, nonostante ci siano delle tariffe imposte, diversi tassisti facciano a proprio modo. Ad esempio, la tariffa base per recarsi dall'Aeroporto di Ciampino al centro storico è di 31 euro, ma molti tassisti hanno chiesto ben 50 euro ai clienti, rifiutando il pagamento via POS o, comunque, chiedendo quello in contanti. Non solo: una di loro ferma il passeggero a 10 minuti di strada a piedi dalla destinazione richiesta per via del concerto di Renato Zero, che quel giorno rendeva poco agibile il percorso in auto nel centro. Eppure, il prezzo richiesto resta sempre quello: 50 euro. La Iena, Nicolò De Devitiis, ha chiesto ad alcuni tassisti cosa ne pensassero e, dal canto loro, si sono giustificati evidenziando quanto il costo del carburante sia aumentato: "Io vado a 31 euro con la benzina a 2 euro? Ti sembra giusto?". Il caro energia è un problema che ha colpito tutti, ma può giustificare la scelta di alcuni conducenti di decidere in totale libertà le tariffe?