Stamattina è emersa un’altra notizia di quelle che nessuno vorrebbero vedersi recapitare, ed è stata invece virtualmente consegnata al Governo. Quella del presunto stupro del figlio di Ignazio La Russa, Leonardo Apache, ai danni di una ragazza, che viene fuori ora e non a maggio quando il tutto pare essere accaduto. L’altro ieri pomeriggio c’è stato l’intervento della Santanchè in Senato, che ha spiegato come fosse venuta a conoscenza proprio quella stessa mattina, su Il Domani, di essere indagata, quando lei in realtà non aveva ricevuto nessun avviso di Garanzia e prima ancora abbiamo assistito alla riapertura del caso di Delmastro che era stato archiviato dalla Procura. C’è chi parla di complotto e chi, come Sgarbi, di “gravi anomalie di una macchina giudiziaria che può danneggiare i cittadini”. Ecco cosa ne pensa il sottosegretario alla Cultura.
Lei vede un tempismo strano nelle tre inchieste Delmastro, Santanchè, La Russa?
Non vedo una strana coincidenza a livello tempistico, ma credo che siano tre inchieste fantasiose. L'inchiesta di Delmastro parte dalla procura e contraddice la procura, nel senso che questa aveva indicato di archiviare, trattandosi di un fenomeno privo di qualunque intenzione di reato. Dopodiché assistiamo a una forma di perversione giudiziaria, la procura quindi deve inventarsi un reato che aveva negato ci fosse. Ogni volta che il Gip contraddice la volontà di archiviazione aumenta un'attività di procedura giudiziaria che è di fatto inesistente.
E per quanto riguarda la Santanchè?
Mi sembra una vera e propria mancanza di rispetto delle garanzie, si chiama “avviso di garanzia” perché uno che è avvisato sa di esserlo. In questo caso scopriamo che una persona, ovviamente in buonafede, dice di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia, tant'è che non ce l'ha ancora, e invece è indagata. Per cui non sa di essere sottoposta a un'azione giudiziaria ed evidentemente non è stata messa nelle condizioni di iniziare una difesa. Anche qui, non entro nel merito dell'inchiesta, ma risulta tutto molto anomalo. Quindi la prima è una vicenda che era stata archiviata, la seconda è qualcosa di ignoto per l'indagata, mentre della questione del figlio di La Russa non ne so assolutamente nulla, ma è molto probabile che sia un'azione che non dipende dalla magistratura, ma dall'esaltazione di una ragazza che ha pensato di trarre beneficio dalla denuncia di una persona potente.
Anche perché il presunto stupro sarebbe avvenuto a maggio. Siamo a luglio…
Sì, ma non c'è nessun complotto generale, sono però tre forme di diversa anomalia, e sicuramente la terza, quella che riguarda La Russa, avviene infatti con un ritardo sospetto. I magistrati della procura hanno fatto il loro dovere, quelli della procura, dall'altra parte dei loro colleghi prendono una posizione bizzarra.
E come valuta il fatto che una ministra venga a sapere di essere indagata da parte di un giornale? Non lo trova anomalo?
È molto strano il fatto che uno sia indagato senza saperlo e il fatto che lo sappia prima Il Domani di lei è un'altra anomalia ancora. Ma è possibile che un'azione giudiziaria sia fatta all'insaputa di chi la patisce? Quello che io non vedo è il complotto, nel senso che non sono tre magistrati che si sono messi d'accordo tra di loro, sono anomalie serie che vanno corrette, per cui servirebbe un emendamento una riforma che dice che se una procura archivia un qualcosa che ha aperto essa stessa, bisogna accettarlo. Se io che ho fatto l'inchiesta dico che non c'è nulla di penalmente rilevante non è possibile che dei miei colleghi mi vengano a contraddire.
Come finiranno secondo lei queste vicende?
La giustizia come sempre offre il fianco a cose che sono molto dannose per il cittadino, perché vedrete che poi si scoprirà che il figlio di La Russa è innocente, che sul caso di Delmastro aveva ragione la procura ad archiviare, e sulla Santanchè che è molto bizzarro che una persona debba venire a sapere da un giornale di essere indagato. Sono forme di grave anomalia e malattia della giustizia che danneggia il cittadino, ma non un complotto, nonostante tutte le garanzie e tutte le leggi che si fanno ogni volta viene fuori qualcosa. Credetemi il caso di Delmastro è incredibile, cioè il fatto che una procura non possa convincersi che una notizia giudiziaria non era fondata è incredibile, non ci dovrebbe poter essere un altro magistrato che contraddice quello che indaga. Mi sembra assurdo, perché una cosa che viene archiviata vuol dire che si archivia punto e basta.
Quindi lei non è un sostenitore (a differenza di altri) della stranezza della contemporaneità delle indagini.
No, io questa non è una pista che seguirei, sono tre cose troppo lontane tra loro. Resta il fatto che sono tre cose gravi, tre anomalie gravi del potere giudiziario. Non immagino che il magistrato che si occupa del caso di La Russa faccia un complotto con quello che si occupa del caso di Delmastro. Bisogna però riparare queste anomalie nei confronti dei cittadini, verso i quali c'è una macchina giudiziaria che può creare delle situazioni profondamente anomale. Non le leggo da un punto di vista politico, ma da un punto di vista giudiziario, per cui sono tre casi che andrebbero riparati, impedendo che il gip neghi quello che ha deciso la procura, impedendo che uno sia indagato senza saperlo e impedendo che si possa usare strumentalmente un qualcosa che può essere molto dannoso. È capitata la stessa cosa di La Russa anche a Grillo ed è andata a finire nel modo che sappiamo, ma mi sembra che lì la tempistica non fosse così lenta, per cui siamo in balia di una macchina imprevedibile, in cui uno che non ha fatto niente si trova improvvisamente sotto inchiesta e questo è molto grave.