UOMO D’ONORE /1
La vera notizia del testamento di Silvio Berlusconi – degli altri lasciti, in qualche modo, si sapeva o si immaginava - sono i trenta milioni lasciati come legato a Marcello Dell’Utri. I dietrologi sono al lavoro. La questione del rapporto Berlusconi, Dell’Utri, mafia è complessa. D’altronde, in una intercettazione, parlava con Dell’Utri scherzando su una bomba messa davanti al suo cancello della villa di Arcore da Vittorio Mangano: “Gliel’ho detto anche ai carabinieri, se me li chiedeva, trenta milioni, glieli davo, e i carabinieri ‘no dottore, lei non glieli deve dare, noi poi lo arrestiamo’, ma figurati, per trenta milioni’. Berlusconi era fatto così. Da scrittore siciliano non posso che registrare differenti metri di giudizio: a volte chi paga viene considerato una vittima, a volte un colpevole. Certo: fanno tutti i coraggiosissimi con le bombe messe agli altri. Che ci siano stati eroi e martiri nella lotta alla mafia non vi è dubbio. Ma Berlusconi non ha mai voluto fare carriera nella polizia o nella magistratura, e non è obbligatorio.
In morte si è rivelato un uomo d’onore – e lo dico sempre da scrittore siciliano, ossia senza doppi sensi. Mancò di testimoniare al processo sulla Trattativa Stato-mafia in cui era imputato Dell’Utri (poi assolto), e i quotidiani titolarono “Berlusconi scarica Dell’Utri”. Evidentemente non era così. I dietrologi continueranno con le loro elucubrazioni. Ciò che sapevano o non sapevano l’uno dell’altro resta cosa loro. Gli altri facciano pure gli Indiana Jones del pensiero.
UOMO D’ONORE /2
Silvio Berlusconi, in due differenti testamenti, lascia come 100 milioni di euro al fratello Paolo. Tutti a chiedersi: i due testamenti si sommano? Alcuni sono convintissimi: a Paolo Berlusconi vanno 200 milioni. È lo stesso Paolo a dire: “mio fratello mi voleva lasciare 100 milioni”. In un’epoca in cui i familiari si scannano, mi sembra un bel gesto. O vi dà fastidio anche questo
L’AFFASCINANTE MISTERO DELLA FASCINA
Cento milioni di lascito alla moglie morganatica dovevano essere e cento milioni furono. Il legato è contenuto nel terzo testamento, consegnato a mano da Marta Fascina nel giorno della lettura dei testamenti. Tutti a domandarsi: perché l’ha consegnato a mano? Saranno fatti loro. Quello che invece resta un mistero è come sia possibile che da tempo si sapesse l’esatto ammontare della quota lasciata alla Fascina.
MI SONO DIMENTICATO UN FIGLIO. O FORSE NO.
Nel testamento del 2022, l’ultimo in ordine temporale, scritto mentre si recava al San Raffaele (“se non dovessi fare ritorno”) Silvio Berlusconi invita i figli Pier Silvio, Marina, Barbara ed Eleonora a riservare dalla loro quota, in parti eguali, i lasciti per Marcello Dell’Utri e per Marta Fascina. Non è nominato Luigi. Lo ha fatto apposta o se n’è dimenticato? Data la circostanza in cui è stato scritto parrebbe proprio una dimenticanza. Ma questa dimenticanza va in favore di Luigi che non dovrebbe partecipare con la propria quota ai lasciti. Si comporterà come lo zio Paolo? Io propenderei ancora per un: sono fatti loro.
UOMO D’ONORE /3
La quota disponibile è stata lasciata a Marina e Pier Silvio, permettendo loro di avere la maggioranza sulle aziende di famiglia, nel segno della continuità. I dipendenti sono sollevati: Marina e Pier Silvio continueranno l’attività imprenditoriale del padre, attività che in realtà svolgono già da tempo. Probabilmente ci sarà un aggiornamento nelle attività di “governance” perché anche gli altri figli siano parte attiva nella gestione. In qualche maniera Silvio Berlusconi ha pensato alla grande famiglia Mediaset-Mondadori. L’unica scontenta è Barbara D’Urso.