Vento e grandine, di grande dimensione, hanno causato feriti e danni al momento incalcolabili ad auto, abitazioni e campi. Non solo, anche una tromba d’aria. L’ondata di maltempo ha portato con sé una devastazione generale. Le province di Modena, Ferrara, Bologna e quella di Ravenna, dove si sono registrati quattordici feriti, sono in ginocchio. A Conselice la sindaca ha parlato di “vento pazzesco simile a una tromba d’aria, tetti scoperchiati e alberi sradicati”. I nubifragi hanno fatto sì che i tetti dei capannoni si scoperchiassero, bucato lucernari e sradicato alberi e cartelli stradali. Tantissime auto sono state distrutte per via dei chicchi di grandine. A Rimini il mare si è ritirato per diversi metri provocando un’onda anomala. Stessa cosa sulle spiagge di Ancona, Portonovo e Senigallia e Pesaro.
Chicchi di grandine dalle dimensioni di palle da tennis hanno colpito e danneggiato le colture dell'Emilia-Romagna, nelle province di Parma, Modena, Bologna, Ferrara e Ravenna provocando milioni di danni. Questo il bilancio stilato da Coldiretti, Marco Allaria Olivieri Direttore di Coldiretti Emilia-Romagna: “Il ripetersi di questi eventi calamitosi conferma l’impatto devastante dei cambiamenti climatici con sempre maggiori danni alle mitosi dei mesi scorsi. La caduta della grandine nelle campagne è la precipitazione più dannosa per le nostre campagne per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro”.