"Un libro che vuole far ridere ma anche riflettere", così IlMenestrelloh, al secolo Marco Marfella, ci racconta la sua prima fatica letteraria: "Io scioccobasito. Racconti e aforismi malcin-comici" (Mondadori Electa). La sua popolarità nasce su Twitter prima ancora dell'avvento di Instagram come social predominante. Grazie a cinguettii sarcastici e neologismi fortunati, Marfella riesce a farsi notare perfino da Maria De Fillippi che incontrerà dopo la vittoria del reality web Maria Express, ideato da Trash Italiano. Tra i suoi acronimi più celebri c'è "ESVA", termine che significa letteralmente "E sciem vann annaz", con cui indica i nullafacenti del web, quegli individui diventati infliuencer senza un vero talento ma solo perché: "Più fai schifo, più fai i miliardi", dice. Meno noto ai più, forse, è l'amore che sin da bambino lo lega alla Ferrari. Amore che in questo periodo non gli sta facendo vivere tempi molto sereni, come si evince dalle storie Ig al vetriolo in cui paragona il team della Scuderia a un circo mentre chiede ai follower (ne conta a oggi 375K) se lo vorrebbero al posto di Binotto per sistemare le cose, soprattutto in aiuto a Charles Leclerc. A caccia della spunta blu per il suo profilo, ll Menstrelloh ci racconta come risolverebbe il pastrocchio Ferrari. Anche perché è stanco di "struccarsi con le lacrime" dopo ogni gara...
E quindi hai fatto un libro. Come t'è venuto in mente?
Eh, stando tutte le sere nel fodero a piangere può capitare pure questo (ride, ndr). In realtà volevo lasciare a chi mi segue qualcosa di "fisico" e meno virtuale. Alla fine, ciò che posti sui social passa in fretta: le storie durano solo 24 ore. "Io scioccobasito. Racconti e aforismi malcin-comici" ha una grafica che ricorda quella dei social. Il titolo viene da uno dei mieii slogan più diffusi sul web: "Scioccobasito", come si capisce già dal termine in sé" è il commento a qualcosa che ti lascia sia "scioccato" che "basito".
Nei racconti che proponi, ci sono anche i tuoi tanto "amati" ESVA?
Ovviamente sì. Ho scritto proprio un "ESVA" (E sciem vann annaz, ndr) talent in cui i concorrenti non vengono nominati espressamente, ma sarà molto facile per i lettori capire a chi mi riferisco. Per esempio, c'è una che viene presa nel programma solo perché dice di non bere mai acqua e la giuria la manda subito al Festival del Cinema di Venezia. Poi un altro che al provino non sa fare niente, accenna solo qualche balletto... e lo spediscono immediatamente a Pomeriggio 5 e al Grande Fratello Vip perché lo considerano "perfetto". Mi spiace di aver finito il libro prima dell'arrivo di quella ragazza che parla in corsivo. Oggi lei è ovunque e nessuno si spiega come mai, ha pure la spunta blu sul profilo Instagram. Sarebbe stata ottima per il mio "ESVA" talent.
Un po' ci rosichi per il fatto che questi "ESVA" abbiano così successo e siano ovunque (pure con la spunta blu)?
Allora la spunta blu che ancora non mi hanno dato, per me è un tasto dolente. Comunque, non invidio gli "ESVA".La mia è una critica, sempre ironica, a questi fenomeni social che non sanno fare niente. In generale, i miei racconti nel libro hanno sempre una morale, anche amara: spero facciano pensare alle persone "Ma a che punto siamo arrivati?".
Da bambino, cosa sognavi di diventare da grande?
Ingegnere.
Beh, ci sei andato vicino...
Allora, io alla Facoltà mi ci ero pure iscritto, ho seguito le lezioni per due o tre anni. Ma non mi sono laureato Ho frequentato Ingegeria Meccanica perché sognavo di lavorare in Ferrari. Ai tempi non immaginavo che si potesse collaborare anche nel team della comunicazione, per esempio. Però ero e sono appassionato di motori, quindi volevo diventare quello che progettava la macchina, che organizzava le strategie in pista...
Da dove nasce questa passione?
Guarda, fin da piccolo con mio papà mi vedevo sempre le corse. Pure di notte, quando c'era la differita perché correvano in Giappone o in Australa, mi svegliavo e le seguivamo insieme. Così, mi sono appassionato. Ho ancora il sogno di andare a vedere una corsa a Monza ma i biglietti hanno costi incredibili! Ogni giorno vado a controllare, ma il prato non lo trovo mai disponibile. Trovo solo le tribune e stanno a 643 euro! Ma voi a Milano siete matti! Poi finirei comunque per andare a vedere una Ferrari che quest'anno fa pure schifo... Cioè capisci che intossico? Ne uscirei a pezzi (ride, ndr).
In effetti, questo amore non ti sta dando grandi soddisfazioni negli ultimi tempi. Su Instagram hai scritto: "La Ferrari non è pronta a vincere nessun campionato"...
Eh, purtroppo è verissimo. Continuano a fare disastri. L'ultimo Mondiale vinto è stato nel 2007 quindi capisci bene che qualcosa non sta funzionando da tanto tempo oramai. Mai come quest'anno, però, la Ferrari è riuscita a creare una macchina molto competiva, la più veloce insieme a quella della Redbull. Il 2022, insomma, sarebbe stato l'anno perfetto per vincere.
E invece?
E invece a Leclerc in almeno due occasioni, pur essendo in testa, si è rotta la macchina. Quindi ha finito la gara a zero punti non per mancanze sue, ma per problemi di affidabilità. Poi a Montecarlo gli hanno sbagliato il pit stop, facendo un errore di strategia che gli è costato la vittoria un'altra volta. Domenica scorsa, hanno favorito Sainz (che finora aveva vinto una gara su centocinquanta...) scatenando l'ira di tutto il web, compreso me. Con questo non voglio dire che Sainz non sia un buon pilota. Però è chiaro che Leclerc sia, tra i due, il candidato alla vittoria e quindi quello da favorire affinché possa conquistare più punti possibile. Come accade in Redbull con Verstappen, insomma.
Credi che ci siano comunque speranze per una vittoria finale della Ferrari?
Purtroppo, no. Si sono mangiati la possibilità di prendersi un sacco di punti domenica scorsa, considerato anche che durante la gara a Verstappen si era rotta la macchina e per questo si era andato a classificare settimo. L'ennesima occasione sprecatissima per la Ferrari. Avesse vinto Leclerc, avrebbe rguadagnato tantissimo terreno. Lato mio, sto arrabbiato ancora oggi.
E figuriamoci Leclerc, allora...
Guarda, non oso immaginare: sembra che stia lottando oltre che con Redbull e Mercedes in pista, pure con la sua stessa scuderia. Assurdo. Chissà se scopriremo mai perché.
Tramite le tue storie Ig, ti sei auto-candidato al posto di Binotto chiedendo ai fan di supportati. Com'è andata?
Ma no, era uno scherzo! Io non ne ho le competenze. La mia è stata solo una reazione a caldo, non mi permetterei mai! Per me Binotto è un ottimo ingegnere. Però è inadatto al ruolo che ricopre, quello di Team Manager. Lo dimostrano tutti gli errori madornali e inspiegabili che vengono fatti di gara in gara. Secondo me quest'anno oramai è andata (e non farmici pensare che mi vengono le crisi, guarda). Però c'è urgenza di stabilire una prima guida e puntare poi su di essa. Sempre, non a caso.
Di cosa avrebbe bisogno Leclerc?
Al di là degli errori della Ferrari, avrebbe davvero bisogno di un po' di fortuna. Perché quest'anno gli sta andando davvero quasi sempre tutto storto. Magari un bel viaggio a Lourdes lo potrebbe aiutare, sarebbe l'unica. Lo invito ufficialmente, se vuole ci andiamo insieme così magari la finiamo di "struccarci con le lacrime" ogni sera!