Champagne sì, ma solo francese e da 50mila euro a bottiglia. E se vuoi spendere 100mila in una sera? “Dove sta il problema?”. Parola di Filippo Champagne. O meglio: ha esondato in diretta su Telelombardia, nel salotto di Marco Oliva. L'influencer "re della gaina" (che sarebbe la sbronza) ha preso le difese di Davide Lacerenza e Stefania Nobile con la veemenza di un predicatore, ma in club privé. E ha messo in discussione l’intera narrativa giudiziaria che li vede coinvolti e che indaga su un presunto "tesoro" in Albania: “Ma quale tesoro nascosto, sono tutte leggende metropolitane. In Italia se spendi ti guardano come uno spacciatore. È un paese vergognoso, pieno di invidia”. Il concetto è chiaro: se hai i soldi, che male c’è a goderseli? “Se un cliente vuole spendere 600 mila euro in un anno, dove sta il problema?”, chiede Champagne, con la faccia seria di chi non ha dubbi. “Le bottiglie di champagne non costano 20 euro come il prosecco che bevete voi. Parliamo di Pinot neri, vini di Borgogna in purezza: 30, 40, anche 50 mila euro a bottiglia. La cantina della Gintoneria era una roba pazzesca”.

Per Filippo, il caso giudiziario è il solito cortocircuito all’italiana tra lusso, moralismo e ignoranza finanziaria: “In Svizzera prelevi anche 100mila franchi in un giorno. Qui se provi a prelevare 5 mila euro ti guardano come se stessi rapinando una banca. È tutto assurdo. Davide (Lacerenza, ndr) pagava con la carta, faceva bonifici, tutto tracciabile. Se dovessi fare nero non mi farei fare i bonifici, scusa eh…”. E poi c’è il vero nemico, quello che Filippo nomina più volte con disprezzo: l’invidia. “Se uno va in giro con la Ferrari in America, ti fermano per sapere come hai fatto a realizzare il sogno. In Italia ti bucano le gomme e pensano subito che spacci. Ma questa è la mentalità. Siete tutti bigotti”. Champagne non risparmia neppure la normativa sul contante: “Io ho sempre pagato con i contanti, magari bottiglie da 1.000-2.000 euro. Che male c’è? Se siamo in due e il conto è di 10.000 euro, divido, do 5.000 all’altro e pago. Ma solo in Italia fanno una legge così”. Infine, il colpo di teatro. Mentre aggiusta il microfono in diretta, Filippo lancia la provocazione definitiva:
“Quando mi candido a sindaco, userò questo stemma: il Popolo della Gaina…”. Nel frattempo, mentre il tribunale dichiara “inammissibile” il ricorso di Stefania Nobile per il sequestro da 900 mila euro, e Lacerenza si prepara a fare lo stesso davanti al Riesame, la difesa parallela di Filippo Champagne va in onda sia sui social che in tv. È lo show nella movida giudiziaria milanese. E Champagne è il suo portavoce.
