Liberata l'attivista prigioniera in Ungheria è arrivato il momento per un confronto pubblico in televisione tra Salis e Roberto Vannacci. Chi lo ospiterà? Che asolti farà? Sarebbe imperdibile. Destra (vera?) contro sinistra (vera?). Maschio tradizionale contro attivista radicale. Alle elezioni europee entrambi hanno trascinato e rivitalizzato due movimenti moribondi come la Lega di Salvini e Alleanza Verdi e Sinistra. Un confronto ci vuole...
Fate adesso! Ci vogliono di corsa uno studio, due poltrone, e le due uniche e vere personalità ella politica/show l’una di fronte all’altra. Destra cis e X mas contro sinistra dura e pura capace di scabrosità e mobilitazione. Ci vuole subito un confronto Tv tra Ilaria Salis e Roberto Vannacci. Entrambi contestati, entrambi rapinosamente scelti alle europee (l’attivista di sinistra con quasi 180 mila preferenze, il generale di destra con una mezza milionata) entrambi in grado di riesumare le forze -anzi i quasi cadaveri politici- che li hanno candidati. Loro sono il vero engagement sociale, intellettuale, politico, democratico, in Italia. Due personaggi perfetti. Manca solo il teatro Tv perfetto, per le proiezioni identitarie loro e di chi le guarda. Confronto tv subito, caz*o!
Dopo un anno e quattro mesi di detenzione ungherese Salis è finalmente libera. Oggi 14 giugno la richiesta di scarcerazione in quanto eletta al parlamento europeo (con Alleanza Verdi e Sinistra) è andata a buon fine. Niente più braccialetto elettronico, niente più arresti domiciliari, porte aperte per il rientro. Restano le polemiche sulle ragioni dell’arresto, sulle quali si è speculato anche troppo. Come troppo si è speculato sul codice genetico del militare e ora parlamentare europeo della Lega di Salvini. Proprio ieri il gip del tribunale di militare di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione del procedimento che lo vuole indagato per istigazione all'odio razziale.
A noialtri a MOW non piacciono le intenzioni legalistiche, siamo eticamente scettici, politicamente consapevoli del legno storto che l’uomo e il suo linguaggio sono, e ammiratori di tutte le possibili franchigie e passepartout, e di conseguenza sappiamo che chi agisce nell’ordine del performativo (per un politico anche le parole lo sono) a volte, ullallà, deborda. E non vediamo l’ora che delle questioni e dei confronti non si occupino le magistrature ma la pubblica opinione. Giudichino gli spettatori. Confronto TV subito, caz*o!
Poi ci sarebbe una cosa "a monte” da dire. Che nel discorso pubblico, sui giornali social e tv, Salis e Vannacci vengano percepiti come autentiche destra e sinistra, e non come semplici icone pop di una quasi-destra e quasi-sinistra (come sono in realtà), dice tanto su un paese (o Nazione, fate voi) che vive di nostalgie identitarie. Gente che si crede di destra che, proprio per sapersi di destra, si costruisce una sinistra da detestare. E il contrario. Io di destra e di sinistra che si fanno nostalgiche officine per la costruzione di un non io. Fascisti “ficti” con la loro Tradizione che non è mai esistita contro antifascisti a cui resta quasi solo il gagliardetto del nonno partigiano (ammesso che). Ma appunto non facciamo tanto gli inversi. Benissimo Vannacci e Salis. Confronto tv subito. Caz*o!