Nuove e gravi accuse colpiscono Kanye West, 47 anni, già al centro di polemiche per le sue controversie personali (su tutte quelle con Bianca Censori e Kim Kardashian) e professionali. Questa volta, la modella Jenifer "Jenn" An, ex concorrente di America’s Next Top Model, ha presentato una causa contro il rapper, accusandolo di molestie sessuali e strangolamento su un set nel 2010.
L'episodio incriminato sarebbe avvenuto durante le riprese del video musicale di In for the Kill, remix del duo britannico La Roux con la partecipazione di West. Secondo la denuncia, il fatto si sarebbe verificato il 7 settembre 2010 al Chelsea Hotel di New York. West, allora fidanzato con la modella Selita Ebanks, avrebbe assunto il controllo delle riprese nonostante la presenza della regista Kinga Burza.
Jenn An, che indossava solo lingerie, sostiene che Kanye l'abbia scelta con un commento sgradevole: “Datemi la ragazza asiatica”. Durante le riprese, West avrebbe poi iniziato a strozzarla con una mano, per poi usare entrambe le mani, e l’avrebbe soffocata con le mani sul viso, rovinandole il trucco. La modella afferma che Kanye avrebbe poi spinto le dita nella sua bocca per simularne un atto sessuale, il tutto gridando: “Questa è arte. Questa è fottuta arte. Sono come Picasso”. Una scena che poi non sarebbe stata inclusa nel clip della canzone, dove peraltro non c’è nemmeno Kanye.
Una denuncia dopo 14 anni
Nella denuncia, Jenn descrive il terrore provato sul set: “Non riuscivo a respirare, mi sono sentita come se stessi perdendo conoscenza”. Al termine della scena, racconta di aver incrociato lo sguardo di Selita Ebanks, che però avrebbe distolto gli occhi senza intervenire.
Le accuse non si fermano a Kanye. Jenn ha infatti citato in giudizio anche Universal Music Group, sostenendo che la casa discografica, all’epoca sponsor del rapper, non abbia preso provvedimenti per indagare sull’accaduto. La modella denuncia anni di trauma e sofferenza, affermando di sentirsi “umiliata, degradata e vittimizzata” a causa di quell’episodio, anche se c’è chi si domanda perché abbia deciso di farsi avanti solo adesso, ben quattordici anni dopo.
Questa causa si aggiunge a un’altra già in corso: Lauren Pisciotta, ex assistente del rapper, aveva accusato Kanye di aggressione sessuale e di averla drogata durante una sessione in studio. I legali di West hanno respinto queste accuse definendole “prive di fondamento”.