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L’addio a Costanzo, Sgarbi: “Rivive nei suoi eredi, da Giletti a Porro”. E ricorda la prima volta: “Litigammo...”

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

24 febbraio 2023

L’addio a Costanzo, Sgarbi: “Rivive nei suoi eredi, da Giletti a Porro”. E ricorda la prima volta: “Litigammo...”
È uno dei più noti personaggi divenuti tali dopo aver calcato il palco del Maurizio Costanzo Show. A MOW Vittorio Sgarbi ricorda il re dei talk show: “Non è morto perché ha reso immortale la sua opera. Così rivive attraverso i suoi eredi, da Porro a Giletti, da Del Debbio alla Merlino...”. E rievoca la prima volta sul palco del Parioli: “Litigammo pure…”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Maurizio Costanzo è morto, se ne va una pagina di storia della televisione italiana. Inevitabilmente colpiti tutti coloro a cui ha tenuto compagnia nel corso degli anni o che hanno percorso un pezzo di strada con lui. Tra questi c'è di sicuro il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che stamane ha appreso la notizia in diretta a L'aria che tira. “È terribile, è morto nostro padre, mio padre, tuo padre, l’inventore della nostra tv, quella con tanti ospiti, quella con diverse voci”, la sua incredula reazione all'inaspettata notizia. Non a caso il critico d'arte - politico è anche la più nota celebrità lanciata dal re dei talk show. È il 23 ottobre del 1987 quando fa il suo primo ingresso sul palcoscenico del Maurizio Costanzo Show. Tanto per cominciare litiga con buona parte della platea, e con lo stesso Costanzo, come ricorda proprio a MOW...

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Un post condiviso da La7 (@la7_tv)

Sgarbi, ha scoperto in diretta (a L'aria che tira) della scomparsa di Maurizio Costanzo. Ha commentato: “È morto nostro padre...”

Padre per ragioni affettive, ma soprattutto colui che ci ha insegnato come si fa il giornalista in Italia.

Se l'aspettava?

Non me lo aspettavo. Ma ciò che ha fatto ha determinato una tale quantità di eredi, da Nicola Porro a Massimo Giletti, da Paolo Del Debbio a Myrta Merlino e l'intero palinsesto di La7, e non si può dire che questi “figli” non siano parte di lui, che continua a vivere attraverso un principio che è quello di rendere la vita teatro e dentro quel teatro trovare dei personaggi che commentano la vita. Ecco perché non è morto, anzi ha reso immortale la sua impresa, il suo metodo, integrando l'informazione con la creazione.

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Un post condiviso da Gerry Scotti (@gerryscotti)

Ha detto: “Sono diventato Sgarbi con lui...”

Ero già Sgarbi, ma lui coglieva, da vero impresario, i personaggi. Quindi la mia figura televisiva è nata con Costanzo, perché ha capito la versatilità della mia natura e contemporaneamente l'indole dell'imprevisto, esattamente il tipo di televisione che aveva in mente. È quello che ho fatto da lui, e che ha capito meglio di tutti.

Si ricorda la prima volta al Maurizio Costanzo Show?

Era ottobre del 1987, litigammo pure, ma poi capì che era meglio litigare con altri, perché sentiva che mettevo in discussione il suo modello.

L'ultima volta che l'ha sentito, cosa vi siete detti?

Che mi voleva molto bene, ed era felice di ciò che stavo facendo…

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  • Maurizio Costanzo
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