Meno tre all’inizio delle votazioni per il successore di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica. Il Q-Day è sempre più imminente ma il totonomi impazza come le palline nell’urna del lotto: ogni quarto d’ora esce un “Papa” diverso. Quando lunedì si entrerà in sede di votazione, c’è chi si sente già Pontefice come Draghi, chi lavora per esserlo come Berlusconi o chi si troverà in fase di latenza e osserverà il corso degli eventi con trepidazione. Uno dei nomi non rientranti nel mainstream è quello del professor Paolo Maddalena, accademico italiano, visto che a spingerlo è il gruppo “Alternativa” insieme ad altri parlamentari. Dai banchi dell’opposizione di Montecitorio e di Palazzo Madama, il gruppo si è contraddistinto anche per la battaglia contro il Super Green Pass e le recenti misure prese dal Governo Draghi. Uno degli esponenti più in vista di “Alternativa” è il deputato sardo Pino Cabras che abbiamo raggiunto per capire, al di là dei nomi di facciata, chi sosterranno per il Quirinale.
Onorevole Cabras, lunedì iniziano le votazioni, voi di “Alternativa” quale nome scriverete sulle schede?
Noi abbiamo già indicato chi vorremmo, ovvero il professor Paolo Maddalena. Un giovanotto di 85 anni con una mente lucidissima che negli ultimi anni, con grande energia, ha prodotto libri contro il neoliberismo, contro l’idea di uno Stato che si ritira dall’economia e si abbandona alle scorrerie delle multinazionali.
Si è fatto tanto il nome di Silvio Berlusconi, per voi è una soluzione votabile?
Non è praticabile in nessun senso, non lo riteniamo in nessun modo adatto alla presidenza della Repubblica. Per la sua storia e per gli aspetti più controversi che non vogliamo ritirare fuori. È una figura legata a una fase della Repubblica che ci vorremmo mettere alle spalle.
Domenica pomeriggio le Sardine e il Popolo Viola tornano in piazza per dire che Berlusconi è impresentabile. Siete d’accordo con loro?
Il Popolo Viola non ha speso una parola per gli orribili sistemi di vessazione compiuti sulla pelle di una parte della popolazione, che si sveglino per Berlusconi mi sembra una cosa ridicola. Mi sembrano fuori fuoco rispetto ai problemi del Paese, Berlusconi va sconfitto ma non è priorità assoluta.
Insieme ad alcuni colleghi lei aveva chiesto la sospensione della norma sulla certificazione rafforzata, il cosiddetto Super Green Pass, per permettere ai parlamentari delle isole di raggiungere Roma. La Consulta però non ha fatto eccezioni, adesso quindi qualcuno resta a casa?
È eclatante, per la prima volta nella storia della Repubblica e caso unico nei paesi europei, il Governo può determinare le caratteristiche che deve possedere un grande elettore e va così a limitarne i diritti. È un aspetto istituzionale macroscopico, ma ci sono milioni di persone che subiscono limitazioni pesantissime da parte del Governo. L’ultimo Dpcm è una vicenda vergognosa, qualcuno potrà prendere la pensione perché senza Green Pass.
Ora c’è anche da capire quali siano i beni essenziali…
Sono felice che si siano salvati i pomodori, almeno li useremo contro questi politici. Così come le uova…
Con che auspicio ci lasciamo?
Che venga eletto un presidente diverso da quelli che vengono elencati sui giornali con un giro incestuoso e claustofrobico. Un nome che porti aria fresca in un questo momento buio.
E se fosse Draghi?
Sarebbe il perfezionamento di un regime, la sua permanenza al Colle chiude ogni possibilità di cambiamento in Italia e ci lega mani e piedi alla finanza europea.