In questi giorni di roventi polemiche tra No-Vax, Marco Melandri che afferma di essersi preso volontariamente il Covid-19 per ottenere Green Pass ed evitare il vaccino, il Festival di Sanremo alla porte e la cosiddetta “cromofobia” nei confronti del colore rosa da parte delle forze dell’ordine, abbiamo pensato di contattare telefonicamente Vittorio Feltri, l’uomo che ha sempre una buona parola per tutti, per un’analisi, un quadro della situazione attuale in questa Italia che naviga a vista (come il quotidiano Libero? Stando alle voci e ai bisticci mediatici così parrebbe, anche se…). Inevitabile, aprire l’intervista con la notizia che più ha interessato la cronaca in queste ore: Beppe Grillo indagato per mediazione illecita (si parla di una cifra pari a 240mia euro!). Il non pentastellato e pro-vax Vittorio Feltri, come avrà reagito alla brutta notizia che si è abbattuta su questo “politico pedestre” (parole sue)? Andiamo a tuffarci insieme in un botta e risposta all’insegna del “cosa me ne frega?” ma che, forse, dice molto più di quanto possa sembrare. Perfino sull’elezione del prossimo Presidente della Repubblica che a Feltri non interessa davvero perché “tanto il Parlamento è un bordello”.
Partiamo subito con la notizia delle ultime ore: Beppe Grillo indagato per mediazione illecita in cambio di 240.000 euro...
Mah, capirai…
Cosa?
Beh, intanto questa notizia va raccontata e controllata nei dettagli. Io non credo mai alle fasi iniziali delle cosiddette inchieste che accusano chiunque di aver commesso chissà che cosa. Può darsi che Grillo si sia comportato in modo sbagliato. Però io trovo assurdo che da parte anche dalla politica italiana ci si accanisca su un signore che sarà quello che sarà, eh? Però... è stato un grande comico che, diciamo così, ha inciso nello spettacolo italiano. Trattarlo in questa maniera senza ancora avere fatto degli accertamenti che ci consentano di capire cosa sia successo equivale a metterlo alla berlina e non lo trovo giusto. Io non sono tifoso di Grillo, non sono mai stato pentastellato e me ne guardo bene dal diventarlo. Però penso che prima di agire in questo senso ci voglia molta prudenza perché basta accusare e poi diventa più difficile provare le accuse e condonarle.
Quindi Grillo me l’ha definito un personaggio d’impatto nel mondo dello spettacolo. E in quello politico, invece?
Anche nella politica ha inciso, sia pure nel modo pedestre con cui è intervenuto. È stato in grado di creare un fenomeno non irrilevante nel nostro Paese. Ci vuole prudenza, dunque, prima di accusarlo di reati che mi lasciano un po’ perplesso.
Perché questa perplessità?
Perché può darsi tutto, ma le accuse vanno dimostrate prima di essere definitive. E finché non vengono dimostrate, uno è innocente fino a prova contraria. La stessa cosa vale anche per il figlio Ciro, vediamo cosa dirà la sentenza. Perché altrimenti qui vale che se uno apre un processo, tu sei un delinquente. Questo non è civile.
A proposito di civiltà, l’impressione esterna è che Libero stia vivendo una situazione piuttosto difficile. Cosa sta succedendo realmente in quel giornale?
Io lavoro lì e non sono assolutamente in grado di tirare bastonate contro un giornale nel quale per il momento non sono una persona che conta qualcosa. La mia mentalità è diversa da quella corrente: io guardo ai risultati e alle capacità… Le altre questioni mi lasciano indifferente.
Le chiedevo perché dall’esterno, la situazione appare molto caotica. Eccole un quadro: Facci dice apertamente di odiare Senaldi (e viceversa) a La Zanzara, lei ha scazzato più volte con Sallusti (che è stato lei stesso a far emergere, tra Il Giornale e Libero)...
Non son mai andato contro Sallusti: io ho semplicemente rilevato che c’era stato un cambiamento di indirizzo a Libero e me la sono presa un po’, ma non ho mai detto niente contro Sallusti e me ne guardo bene. L’ho assunto per la prima volta nel 1999, quando l’ho portato con me al Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, dove faceva il mio condirettore. Poi l’ho portato a Libero dove ha fatto il mio condirettore per molti anni. L’ho portato anche a Il Giornale e pure lì è stato mio condirettore. Sarei un deficiente, dunque, se mi mettessi ora a criticarlo. Certo è che un conto è fare il condirettore e un conto è fare il direttore.
Figli che vogliono uccidere il padre?
No, io non credo sia questione di figli che vogliano uccidere i padri. Anche perché per uccidere me non dico che sia impossibile ma ci si deve sicuramente impegnare un bel po’...
Voltiamo pagina: il suo parere sui No-Vax è cristallino (la cito: “hanno un guasto all’intelligenza”, “difendono la libertà all’imbecillità” e così via)...
I No-Vax secondo me andrebbero curati dal punto di vista psichiatrico. Però sono liberi di dire e fare quel che vogliono. Perché non è che tutti la devono pensare come noi che passiamo per essere intelligenti: ci sono pure i cretini e i cretini hanno anche loro diritto di cittadinanza.
Nel dibattito No-Vax in questi giorni si è inserito Marco Melandri che ha ammesso di essersi contagiato volontariamente da Covid-19 per ottenere Green Pass ed evitare il vaccino. Il pilota si definisce Free-Vax. La considera una variante?
Ritengo che questo Melandri si sia comportato in modo ridicolo. Non capisco il suo atteggiamento né le sue risoluzioni. Ma faccia pure quello che vuole. Poi se chi non si vaccina muore, un pochino potrebbe pure dispiacermi, insomma. L’importante però è che non mi facciano pagare le spese del funerale.
E su questi Free-Vax, tipo Melandri, che dice?
Ah beh, bravi! Faccio i miei complimenti. Almeno non gli si può negare una certa coerenza. Se poi produce effetti letali sono affari loro, mica miei. Voglio dire se Melandri dovesse buttarsi dal quarto piano, a me starebbe bene: contento lui!
Veniamo a qualcosa di più pop: sta per partire il Festival di Sanremo (e sono già iniziate le polemiche di rito)…
Non vedo il Festival di Sanremo da circa 50 anni perché è uno spettacolo che proprio non sopporto, detesto la musica leggera e le canzoni che parlano di sole, di cuore e di mare: sempre le stesse menate.
Non lo guarderà nemmeno quest’anno, quindi? Si è parlato molto della presenza di Drusilla Foer come co-conduttrice...
Non so di chi stia parlando.
Drusilla Foer è un personaggio femminile interpretato dall’attore fiorentino Gianluca Gori vestendosi da donna…
Ognuno faccia quello che vuole, a me non me ne frega niente. Trovo che già sia abbastanza difficile vestirsi da uomo in modo decente. Io stesso vedo in giro maschi che paiono appena sbarcati da Lampedusa per come si vestono. Poi se uno vuole mettersi la gonna, che se la metta. A me cosa cazzo me ne frega?
Intanto però c’è a chi frega: nei giorni scorsi la Polizia si è rifiutata di indossare mascherine rosa definendole “indecorose”. Si è parlato di “cromofobia”...
Addirittura “cromofobia”? Certo che la gente non ha proprio nulla a cui pensare. Se quelli preferiscono indossarne una nera, se la metteranno nera e fine della storia. “Cromofobia”... Come se non ci fosse nient’altro di urgente a cui pensare…
Di urgente tipo cosa? La pandemia?
A me la pandemia ha rotto le scatole. Oramai sono due anni che ci conviviamo e avremo pur capito come funziona, no? Invece se ne parla sempre. O di questa storia o del Quirinale… Due argomenti che mi hanno davvero esasperato. Anche perché non salta mai fuori niente di risolutivo o di decisivo.
Quindi le evito la domanda sul suo personale toto-nomi alla Presidenza della Repubblica…
Non sono io a decidere, lo decide il Parlamento. Certo, posso dire di preferire personalmente Tizio o Caio ma questo non influisce assolutamente. L’elezione del Presidente della Repubblica la decide il Parlamento, il Parlamento è una specie di bordello dove è impossibile capire chi sta con chi. E quindi che mettano pure chi vogliono. Io vedrei bene Mario Draghi che almeno è una persona seria. Poi se ne eleggono un altro, pazienza, me ne farò una ragione.