Ciao Clizia, mi sembri parecchio adirata per le ultime notizie di attualità che riguardano i Pride e la comunità LGBT.
Ne stavo parlando proprio adesso con un mio amico, che lavora in politica per la Lega, ma anche lui mi stava dando ragione: è iniziata una caccia alle streghe, che era partita in sordina e sta raggiungendo apici mai visti. Ogni giorno ne esce una. Stanno spingendo questo clima, attacchi psicologici, insulti, anche attacchi fisici, alla comunità LGBT, sono all’ordine del giorno. Questo è lo specchio di quello che sta facendo il governo. Non ha tutti i torti Magi di +Europa quando parla di omofobia di Stato.
Credi davvero che ci sia un disegno politico dietro a queste singole azioni?
Questo governo fa fare il lavoro sporco agli enti e alle istituzioni locali: è un fatto. Addirittura è stata depositata in Regione Lombardia una mozione per cancellare la carriera alias all'interno delle scuole. Al posto di occuparsi dei problemi reali della Regione, come la sanità, i trasporti e l'ambiente, la giunta di Fontana si va a occupare di quattro povere disgraziate transessuali che hanno la fortuna, che ai miei tempi non esisteva, di poter usare a scuola il nome scelto e non quello all'origine. Ma ci rendiamo conto di cosa si occupano e perché lo fanno?
E questo "disegno" si riflette nel paese reale, nella società?
Purtroppo la gente respira questo clima di odio e di avversione verso la comunità lgbt e reagisce di conseguenza di conseguenza. Ne è un ulteriore esempio, davvero eclatante, questo continuo ritiro dei patrocini: è successo al Pride di Milano, poi a quello di Roma, ora quello di Latina, dove la sindaca si era spesa anche per avere Tiziano Ferro, ma ha subìto delle pressioni da parte della propria area politica e da parte di Provita, una lobby che sta manipolando la politica e il governo.
Vedi Provita dietro ai mancati patrocini ai Pride?
Gli enti locali usano il patrocinio come arma politica. E Provita è influente sul governo: a partire da quella anacronistica e inattendibile, assolutamente poco credibile, ministra della famiglia, Eugenia Roccella. Ogni giorno se ne esce con una diversa: ora ha dichiarato che le persone sole si prendono un animale domestico e gli danno dei nomi da umani, come se fossero dei disagiati. Ma ci rendiamo conto di cosa si occupa questa ministra? Al posto di pensare come il governo possa risolvere i veri problemi delle famiglie, a partire dai sostegni ai nuovi nuclei, agli asili, solo per elencare due interventi impellenti, si occupa di come si chiamano gli animali da compagnia.
E quale sarebbe, secondo te, il fine di questo disegno politico destrorso?
Questa caccia alle streghe nei confronti della comunità Lgbt è solo uno specchietto per le allodole, un'arma di distrazione di massa per confondere la gente e nascondere l'incapacità del governo. Dai continui sbarchi alla gestione dell'immigrazione, contro ciò che avevano dichiarato proprio durante le elezioni, all'incapacità di gestire il PNR. Serve a distrarre le persone.
Quindi per distrarre gli elettori che hanno votato a destra, il governo manda in avanscoperta gli enti locali?
Come ho detto, il lavoro sporco lo fanno fare alle istituzioni locali, per far credere alle masse di non avere le mani sporche. L'unica cosa che mi consola è che questi atti politici e intimidatori contro la comunità LGBT stanno finalmente smuovendo le coscienze degli italiani. Come dice un sondaggio di YouTrend per SkyTG24, che finalmente mostra quanto gli italiani, compresi quelli di destra, non appoggiano il governo di Meloni. Sia circa il Pride, che sulle pressioni che si stanno facendo sulle famiglie arcobaleno, che circa altri temi caldi dei diritti civili. Aumentano anche quelli che sono contrari a rendere un reato universale la GPA, che è uno degli obiettivi dichiarati del governo italiano.
Sei arrabbiata nera contro il governo del presidente Giorgia Meloni, come hai mostrato in una foto del Pride sul tuo profilo Instagram, litigherai anche stasera in TV?
Sì, brindo comunque alla faccia di Giorgia Meloni e dei cari amici della destra, quelli che sono contro alla comunità LGBT, segnalando il grande successo dei Pride di quest'anno, che hanno raggiunto il numero massimo di partecipanti nella Storia: oltre 300.000 a Milano, circa un milione a Roma e addirittura a Napoli, dove erano previste tra le 10 e le 20 Milano persone, c'erano circa 200.000 partecipanti!