Sono giorni caldi al Ministero della Cultura, dopo che lo scorso 21 giugno il sottosegretario Vittorio Sgarbi sul palco del Maxxi, per l’inaugurazione degli eventi estivi, ha creato scompiglio per il suo intervento considerato “volgare e sessista” persino dal ministro Gennaro Sangiuliano, con conseguente presa di distanza del presidnete del museo romano, Alessandro Giuli. Su quel palco c’era anche Morgan, cantautore e artista molto noto al grande pubblico, che per la prima volta accetta di parlare a MOW di quella serata, dove rappresentava proprio l’interlocutore di Sgarbi. E al quale, a un certo punto, ha chiesto: “Hai letto più libri o fatto l’amore con più donne? Quale è il tuo record?”. È allora che il critico d’arte e sottosegretario ha cominciato il suo show, tra aneddoti e battute che hanno divertito il pubblico, ma evidentemente indignato alcune dipendenti che hanno poi sollevato la questione con una lettera di protesta al presidente del museo. Ora le critiche e le prese di distanza aumentano, dal messaggio indiretto di Amadeus (criticato da Sgarbi-Morgan per la conduzione di Sanremo) che ha scritto sui social: “Gli idioti vogliono sempre parlare". Fino a Cristina Comencini che ha deciso di non presentare il suo libro al Maxxi. Ma Morgan non ci sta e spiega perché sia lui che Sgarbi non hanno niente di cui scusarsi visto che “è un chiaro esempio di cosa vuol dire strumentalizzare” da parte “da parte dei detrattori”. E anche il ministro Sangiuliano “si sta facendo influenzare da quella che è una visione distorta e manipolante” e il presidente del museo si sta “defilando per timore di perdere il posto”. Secondo Morgan, infatti, quella al Maxxi è stata “una serata di altissimo valore culturale” e ha ricordato di aver suonato brani di Bruno Martino e Tony Renis, parlato del poeta Leopardi e ha ricondotto quel momento nell’ambito dell’ironia-culturale: “Se oggi ci fosse Carmelo Bene, da parte di un pensiero del genere, così arretrato, sarebbe considerato alla pari del mostro di Düsseldorf, se fosse per queste persone verrebbe censurato. Trovo culturalmente violenta l'azione che stanno portando avanti”.
Morgan partiamo da un messaggio di Amadeus che forse la riguarda. Ha pubblicato un post su Instagram poche ore fa in cui c'è scritto: “In silenzio anche un idiota può sembrare una persona intelligente. Sfortunatamente gli idioti vogliono sempre parlare”. Non crede ci sia un riferimento alle vostre critiche verso di lui al Maxxi?
Non penso che Amadeus mi stia dando dell'idiota perché sinceramente non lo sono e di solito lui non è una persona che insulta insultare. Quindi, non credo che lui si riferisca a me, perché non ci sono gli estremi per poter dire che io sono un idiota. Se qualcuno mi dice che sono idiota mi deve dire anche perché lo sono, non mi sembra di averne dato prova, anzi, Amadeus dovrebbe apprezzare il repertorio che ho suonato in quell'occasione, dovrebbe essere felice che sono stati suonati brani di, ad esempio, Bruno Martino, Tony Renis e del sottoscritto. Fatemi capire dove risulterei idiota? Quale sarebbe quello che secondo qualcuno dovrebbe corrispondere a un'azione o a una frase idiota che ho pronunciato? A cosa si riferisce?
In generale al fatto che lei era la spalla di Sgarbi nella serata che ha creato la polemica.
Io ho fatto un'intervista molto interessante al sottosegretario Sgarbi in un contesto di spettacolo, ma la mia intervista bisognerebbe ascoltarla e direi che nell'economia dello spettacolo c'è stata una battuta leggera da parte di Sgarbi. Per il resto era un dialogo approfondito su grandi temi della cultura.
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Però sia il ministro della Cultura che il presidente del Maxxi si sono dissociati da quella che lei definisce una battuta. Non si sente di dover chiedere scusa?
Ma io devo chiedere scusa per cosa? Io non ho detto nulla. Ma nemmeno Sgarbi deve chiedere scusa, lo conosciamo tutti da settant'anni, sappiamo come è fatto e non vedo perché ora si debba mettere in dubbio quella che è la sua figura, quando in realtà si sanno benissimo quali sono i suoi meriti. Perché piuttosto che queste polemiche non diciamo le cose come stanno?
Ce lo dica lei.
Che è stata una serata di altissimo valore culturale, dove si è parlato di Leopardi, dove si è suonato De Andrè e Modugno. Questa è cultura e non vedo perché due battute goliardiche che non hanno nulla di sessista devono diventare un pretesto per accusare di non si sa cosa qualcuno che non ha minimamente sbagliato. Mi sembra tutta una manovra politica per mettere in cattiva luce una persona che invece ha una diversità totale dal modo in cui la politica e la cultura vengono fatte oggi in Italia. Noi siamo persone libere, libertarie, per cui questo Paese non dovrebbe castrarci, queste sono tutte manovre politiche.
Ma come fa a dire che sono manovre politiche se a criticarvi sono esponenti del governo del quale fa parte Sgarbi e rispetto al quale anche lei è molto vicino?
Bè, ma la lettera contro Sgarbi secondo lei l'ha scritta, qualcuno da destra? E i giornali secondo lei sono in mano alla destra? Direi proprio di no!
Ma c'è una buona parte di giornali che sono di destra e centrodestra e non mi pare vi difendano.
La verità è che siamo in un contesto di generale incapacità di fare vera cultura in questo Paese, quando qualcuno si staglia all'orizzonte è sbagliato fare quello che stanno facendo. Per cinque minuti di goliardia di Sgarbi, tra l'altro autoironica, su un 90 per cento di spettacolo approfondito culturalmente, letterariamente e umanisticamente stiamo assistendo a una follia. Accusare Sgarbi di sessismo è una calunnia, perché il sessismo è un vilipendio. Quindi, è una grave accusa quella che gli è stata rivolta. Per me non c'è nulla di sessista in quello che ha detto e se noi in questo momento apriamo il web a proposito di questa vicenda troviamo titoli come “Vittorio Sgarbi violenza verbale, sessismo, volgarità”, quindi viene descritto come qualcuno che ha commesso un reato e per me questa da parte del giornalismo è una grave irresponsabilità, vuol dire mobbing, vuol dire diffamare senza assolutamente ragione o motivo una persona che non ha commesso un reato. È tremendo questo linciaggio pubblico a cui si prestano solo le persone che sono incapaci di comprendere. Non so se ci sono i video dello spettacolo, ma glieli mando volentieri.
Sì, ci sono, ma il Maxxi ha voluto eliminare una parte considerata troppo volgare...
E la cosa riguarda me?
Lei era su quel palco e dialogava con Sgarbi.
Sì, ma c'era anche il presidente del Maxxi sul palco. Io ho fatto delle domande, dopodiché ho cantato delle canzoni e il mio è stato un repertorio di grande cantautorato italiano, che passa da Bruno Martino a De André, ho suonato molte mie canzoni, questo è stato il mio spettacolo. Sgarbi ha risposto in maniera assolutamente brillante a tutte le mie domande e mi sembra che prendere cinque minuti su due ore di spettacolo sia veramente pretestuoso. Questo è un chiaro esempio di cosa vuol dire strumentalizzare.
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E allora come mai hanno chiesto le dimissioni di Sgarbi?
Perché non sanno cos'è avvenuto e stanno a quelle che sono le ricostruzioni dei detrattori.
Ma anche il presidente del Maxxi era sul palco e si è dissociato totalmente da ciò che è avvenuto.
Secondo me si sta semplicemente defilando lui per timore di perdere il posto.
Anche il Ministro Sangiuliano sarebbe mal informato?
Ma perché si sta facendo influenzare da quella che è una visione distorta e manipolante di chi vuole mettere in cattiva luce Sgarbi, da parte dei suoi detrattori.
Sgarbi ha detto: “Se Sangiuliano mi censura è fascismo”. Lei si sente in qualche modo censurato?
Mi sento censurato da un’Italia che non è avanzata da un punto di vista culturale, che è arretrata, che non ama auto valorizzarsi, che non è in grado di giudicare le cose. Io non sono per niente censurato, di che cosa mi si può accusare? Non ho assolutamente niente di cui pentirmi. Di che cosa mi si accusa?
Avrebbe potuto far notare a Sgarbi che stava esagerando.
Ragazzi, ma questo è uno spettacolo, è ironia. Avete presente il film Di Giuseppe Bertolucci “Berlinguer ti voglio bene”? C'è un passaggio di un quarto d'ora in cui Benigni dice solo parolacce, dice “caz*o, cu*o, tet*e, fi*a mer*a, stron*o, minch*a”, poi dopo c'è lui che dorme con sua madre e le dice “mamma tu puzzi”. Quello è uno dei capolavori della cultura che si chiama “di sinistra”, è un film molto bello e che io adoro, surreale. Potrei mai dire che quello è un turpiloquio, che è sessismo, che è volgarità? Quello è spettacolo.
Quindi secondo lei è tutto un pretesto per mettere in difficoltà il governo?
Penso che stiano montando un caso spropositato per nulla. È tutto un pretesto. A me non piace dare ascolto e adito a un'operazione così screditante in modo così palesemente pretestuoso. C'è troppo moralismo. Se oggi ci fosse Carmelo Bene, da parte di un pensiero del genere, così arretrato, sarebbe considerato alla pari del mostro di Düsseldorf, se fosse per queste persone verrebbe censurato. Trovo culturalmente violenta l'azione che stanno portando avanti, perché invece Sgarbi ha detto delle cose molto belle durante quell'intervista, come la possibilità di far diventare l'Italia intera patrimonio dell'Unesco, si affrontato il rapporto tra politica e cultura, di cosa sia la valorizzazione di una città, queste sono le cose che devono emergere.
Forse il Maxxi non era il luogo adatto per fare la conta delle donne con cui si è andati a letto?
È una roba simpatica e che fa ridere, perché è come dire, da uomo di settant'anni, di essere stato un Don Giovanni. È un uomo che ricorda in modo affettuoso la sua vita passata, rocambolesca, avventurosa, che tutti conoscono, lo vogliamo condannare per questo? Perché il Maxxi non dovrebbe essere il luogo adatto? Che cosa si deve fare al Maxxi, non ho capito? Ma dove siamo? Uno spettacolo non può essere libero di essere spettacolare? Allora bandiamo Don Giovanni e Casanova come figure dalla storia? Tutto quello di cui si parla nella letteratura prende spunto dalla realtà. L'unica donna che si potrebbe risentire della vita sessuale di Sgarbi è la sua compagna, ma gli altri non vedo che problemi debbano avere, tra l'altro racconta del passato.
Elencare le donne con cui si è stati a letto come se fossero una tacca sulla cintura non è un po’ sessista e volgare?
Ah, quindi hanno protestato le donne con cui è stato a letto? Quindi mi sta dicendo che si può far dimettere un sottosegretario perché probabilmente le donne sopracitate si sono risentite o si sono sentite offese? Io ho letto le ultime dichiarazioni di Vittorio e mi sembra che lui condivida il pensiero di Sangiuliano, perché siamo tutti d'accordo nel dire che il sessismo è una bruttissima impostazione, ma infatti qui di sessismo non ce ne è stato. Si è solo voluto montare un polverone per provare a screditare Sgarbi, uomo che ha una grande valenza politica, perché il suo modo di agire è molto lontano dalla maggior parte dei politici, è molto meno bacchettone, è molto più connesso con la realtà ed è l'unico con cui si riescono a fare determinati discorsi importanti che sono a favore della cultura e della libertà. Se si vuole dipingere in modo negativo un libertario, che in realtà dovrebbe essere visto come megafono di tutti i libertari, stiamo facendo un'azione idiota. Tutti quelli che aderiscono in questo momento al linciaggio di Sgarbi stanno facendo uno dei più grossi errori culturali della storia.
In fatto di battutacce anche lei non è stato da meno, con quella su “Al Bano-Al Bagno”, che ha attribuito a Battiato e invece era di Teo Teocoli...
Allora forse Battiato l'avrà ripetuta, dicendo che gli piaceva molto. Battiato aveva un'intelligenza talmente alta da capire che è semplicemente un gioco di parole, mi sembra una battuta veramente molto leggera e le dico allora anche che Kofi Annan si è bevuto un caffè ed è andato a letto. Quindi ora vogliamo dire che io sono contro un membro delle Nazioni unite o che sono razzista?