Un’altra, l’ennesima, tragedia che si è consumata sulle strade italiane. Questa volta all’altezza del casello autostradale A12 di Rosignano Marittimo (Livorno), dove l’automobile di una coppia tedesca, Robert Friendrich Fendt (61 anni) al volante insieme alla moglie Maria Cornelia Schubert (68 anni), entrambi deceduti, si è schiantata contro la struttura adibita al pagamento del pedaggio, coinvolgendo nello scontro altre due vetture. Il bollettino finale dell’incidente conta tre vittime, tra cui il ventunenne fiorentino Marco Acciai, e sei feriti, inclusi due bambini. Nelle scorse ore sono state pubblicate anche le immagini dell’impatto che mostrano l’automobile dei turisti tedeschi sfrecciare ad altissima velocità contro il casello, scontrandosi, infine, con le altre auto. Sul luogo, inoltre, non sono state rinvenute alcune tracce di frenata, e proprio per questa ragione si pensa all’ipotesi di un malore per l’automobilista di origine tedesca. Una tragedia, dunque, dovuta a cause imprevedibili, e quindi inevitabile; anche se, forse l’incidente in questione poteva essere evitato...
Il riferimento, infatti, è alle nuove regole europee sulla sicurezza alla guida che saranno presto adottate, vale a dire dal prossimo mese, e per la precisione dal 7 luglio. Per conoscere appieno queste disposizioni, occorre tornare indietro al ventisette novembre 2019, ovvero quando è stato definito il Regolamento UE 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio, che è poi entrato in vigore definitivamente il sei luglio 2022. Questa nuova norma, in poche parole, prevede che le auto di nuova omologazione, e per intenderci i modelli che saranno messi in vendita a partire dal sette luglio prossimo in poi, dovranno essere obbligatoriamente dotati di un nuovo e più ampio pacchetto di sistemi Adas, e cioè Advanced Driver Assistance Systems. Insomma, una rinnovata dotazione di sicurezza. Questa prevede l’adozione di dispositivi “smart”, capaci di sorvegliare sulla velocità del veicolo, come l’intelligent speed assistant che avvisa il guidatore quando si supera il limite di velocità pre imposto, ma anche sullo stato di ebrezza di chi si mette alla guida con il famigerato Alcolock, sui livelli di attenzione e stanchezza dell’automobilista, riuscendo in questi casi a frenare o bloccare in automatico l’automobile in tutta sicurezza, o addirittura evitare l’accensione della stessa. Inoltre sono presenti altri sistemi come la segnalazione di arresto di emergenza, il rivelamento di retromarcia, la frenata di emergenza, il mantenimento della corsia e vari altri obblighi, tra cui la presenza di una scatola nera (non disattivabile) nell’abitacolo della vettura, con cui sarà possibile registrare gli eventi. Ecco, con tutti questi dispositivi, forse, e sottolineiamo ancora forse, la tragedia di Rosignano, così come altre centinaia di tragedie che si consumano quotidianamente sulle nostre strade, poteva essere evitata. Anche se chiaramente tutto dipenderebbe da se e quando è stata acquistata la macchina su cui si viaggia e se ci si può permettere di comprarsene una nuova con gli ultimi sistemi di sicurezza. Insomma, in questo come in altri casi, ad avere la vita più dura (e in questo caso a correre più rischi) è chi è povero...