Sei disabile e vuoi fare un giro a Roma? Attacchete ar... alla metro. A denunciarlo è Manuel Bortuzzo, il campione di nuoto che ha perso l'uso delle gambe per scambio di persona, mettendo insieme tutte le sfide e gli ostacoli che una qualsiasi persona su sedia a rotelle deve sperimentare ogni giorno qualora volesse affidarsi ai mezzi pubblici. “Ho provato a raggiungere il Colosseo in carrozzina ma è stato impossibile”, ha dichiarato al Corriere della Sera. “Totale impossibilità di accesso in 4 fermate delle metro su 5. Siamo partiti da Libia, scale mobili sbarrate per lavori, montacarichi insistenti, ascensori fuori servizio. Così ci siamo spostati 800 metri più avanti ad Annibaliano, anche qui ascensore non funzionante, lavori sulle scale mobili, impossibile raggiungere i binari”. Manuel ha ammesso che nonostante la sua forza nelle braccia, “l'impresa” non è stata facile. Non c'era nemmeno un posto per riposare. Nonostante tutto, è andato avanti. “Proseguiamo verso Bologna: le quattro entrate non prevedono i disabili e l’ascensore al centro della piazza era rotto”.
E continua: “Quindi Policlinico, stessa situazione e finalmente, dopo 4 chilometri, a Castro Pretorio riesco a prendere la metro ma poi arrivato al Colosseo rimango prigioniero nel sottosuolo. Sono costretto a riprendere la metro e al Circo Massimo, dove il montascale funzionava, sono finalmente riuscito a vedere la luce”. Una situazione che, senza giri di parole, lo fa sentire ‘uno schifo’. “Quando senti il sindaco, perché sono stato anche da Gualtieri, che dice ci vorrà qualche anno per superare molte barriere architettoniche, è dura. Uno fa di tutto per superare le proprie difficoltà, ci sono dei momenti in cui ti convinci che puoi avere una vita piena e poi la città, il contesto, ti conferma il contrario. Anche io, finché sono con gli amici, faccio tutto insieme a loro, non mi pesa troppo la mia condizione, ma quando vengo escluso da una situazione, magari per colpa di due scalini all’entrata di un palazzo, sto male”. Un’amarezza che i disabili (non solo romani) vivono nel quotidiano.