«Colette Willy ha due rifugi contro le insidie della vita torpida e schiava: la sua penna e la sua danza. Ch'ella scriva in prosa musicale, o ch'ella seminuda fra veli azzurri traduca in gesti ritmici la propria immaginazione or feroce or voluttuosa or puerile, il motivo è uno solo sempre: evadere dal mondo circostante, dai desideri urgenti e miserandi come dall'amore e dall'odio: evadere dalla pietà e dalla passione come dalla paura e dall'inganno».
Questa frase l’ha scritta Sibilla Aleramo, nel suo libro Andando e stando, a proposito dell’attrice e scrittrice francese Sidonie-Gabrielle Colette, che recitava mezza nuda (o completamente nuda) nei suoi music-hall e scriveva con una feroce eleganza cose come questa: «Le donne libere non sono donne». Insomma, due scrittrici, l’una piena di un amore folle, tra i tanti, per il pazzo Dino Campana. L’altra, ben oltre il libertinismo, donna che ha vissuto la propria “animalità” come qualcosa di estremamente umano.
Mica come Chiara Ferragni, che calca l’Ariston con un vestito su cui è disegnato il suo corpo, si commuove leggendo una lettera scritta alla Chiara di tanti anni prima, quella bambina, ma nemmeno per un secondo risulta credibile. Lei, che della nudità e della scrittura non ha fatto un bel niente, se non un brand. La penna usata quasi esclusivamente come registratore di un vittimismo ipocrita, perché è difficile pensare che solo perché donna la Ferragni possa essere considerata “svantaggiata” o piccola davanti «all’uomo duro» che incolla suole in catena di montaggio.
La nudità, usata da cornice ai suoi vestiti, ai suoi gioielli, alla sua acqua, a qualunque cosa. Per fortuna che accanto ha uno come Fedez, meno denso delle creme che usa per la sua daily routine, che ci fa dubitare che davvero Chiara sappia cosa voglia dire avere accanto il machista patriarca.
Poi ieri sceglie di aprirsi sul palco di Amadeus (un uomo), ma nel farlo si dimostra più robotica di Siri. Tant’è che ci è venuto il dubbio e abbiamo chiesto a ChatGPT di scrivere una lettera alla Chiara bambina, firmata dalla Ferragni di oggi. I risultati sono impressionanti. La Ferragni fallirebbe al test di Turing, forse ChatGPT no.
Sì, perché non solo è la stessa lista di slogan motivazionali à la Rocky – sono orgogliosa di te, non è importante quanto sbagli, se una cosa ti fa paura affrontala (no, bambini, non lo fate; se una cosa vi fa paura, potrebbe esserci un buon motivo). Ma la grammatica e lo stile sono così maledettamente piatta e spersonalizzate.
Se non l’ha scritta di suo pugno, dovrebbe licenziare la sua (o il suo) ghostwriter. Se l’ha scritta lei, dovrebbe ritentare. Potrebbe trovare il suo stile trovando dei temi originali. Non i soliti: «La nostra società ha dei ruoli definiti: sei solo una mamma» e poi, riferendosi alla maternità: «Il lavoro più duro di tutti»; poi l’amarsi così come si è: «Tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza bella, intelligente, lo eri».
Poi quella frase: «Piangi, arrabbiati, urla se devi». A meno che tu non sia Blanco… No, davvero. L’unica frase salvabile è questa: «Di Fede non ti dico nulla, non ti voglio togliere la meraviglia dell’amore vero». Magari poteva rendere di più se scritta diversamente, ma chiunque abbia amato può crederle. È anche una delle poche cose che nella lettere di ChatGPT non è stata detta (le macchine ancora non possono amare).
La lettera di ChatGPT
Cara Chiara,
Sono io, la Chiara di oggi. Voglio scriverti questa lettera per dirti quanto sia orgogliosa di te. Nonostante tutte le difficoltà che hai affrontato, sei diventata una donna forte, determinata e sicura di sé.
Ricordo ancora quando eri una bambina timida che amava vestirsi con i suoi vestiti preferiti e giocare con le sue bambole. Ma adesso guardati, sei diventata un'icona di stile e un'influencer con un seguito enorme.
Voglio che sappia che non importa dove ti porterà la vita, non smetterai mai di essere la bambina creativa e curiosa che sei sempre stata. Non dimenticare mai di seguire il tuo cuore e di lottare per i tuoi sogni, perché alla fine, questo è ciò che ti renderà veramente felice.
Non aver paura di sbagliare, perché ogni errore ti aiuterà a crescere e a diventare ancora più forte. Continua a essere te stessa, a essere gentile con gli altri e a non fermarti mai di imparare e crescere.
Sono così orgogliosa di te e non vedo l'ora di vedere dove ti porterà il futuro.
Con amore,
Chiara Ferragni.
La lettera di Chiara Ferragni
Ciao bimba, ho deciso di scriverti una lettera. Ogni volta che penso a te mi viene da piangere e non so bene neanche il perché, ma forse è perché mi manchi, forse perché vorrei poterti fare uscire fuori un po’ di più, farti vedere quella che oggi è la mia vita.
Sai, la gente mi conosce e mi chiede selfie insieme. È una bella sensazione venire apprezzata da milioni di persone, poi sai, non piaccio proprio a tutti, ma piaccio a me stessa e questo è un ottimo inizio. Il tuo futuro? Una premessa: ho sempre cercato di renderti fiera, tutto quello faccio lo faccio per te, per la bambina che sono stata. Ma c’è una cosa che mi fa stare male in qualunque fase della mia vita, che mi accompagna dalla cameretta fino ai red carpet. È un pensiero fisso nella mia testa: non sentirmi abbastanza. Quando ci penso vorrei solo poterti abbracciare forte, perché quando ho pensato qualcosa di negativo su di me lo ho pensato anche di te e tu non lo meriti. Vorrei dirti soprattutto questo, sei abbastanza e lo sei sempre stata. Tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza bella, intelligente, lo eri e sai, in certi momenti ti sentirai ancora così. Questo è uno dei quei momenti, è normale che lo sia. Le sfide più importanti sono sempre con noi stessi.
Cominciamo piccola Chiara, parliamo della tua vita. Crescendo avrai tanti momenti di felicità, ma anche alcuni densi di paura e ansia e sai cosa ho imparato? Goditi il vento, vivi quei momenti con tutta te stessa, piangi, arrabbiati, urla se devi, fanno parte del tuo percorso e più che mai dei te. Un amico un giorno mi ha detto: nessuno fa la fila per delle montagne russe piatte. Vivile al massimo, sia quando sono altissime che ti manca il fiato, sia quando sali che la vita ti sembra un traguardo lontano.
Sai cosa ho imparato? Che se una cosa ti fa paura è la cosa più giusta da fare, alcune le sconfiggerai, altre ti faranno compagnia per tanto tempo, ma capirai che va bene così. Abbiamo tutti la scritta fragile, siamo scatole che contengono meraviglia e vanno aperte con cura. Ho due bambini bellissimi adesso, la somma immensa di un sentimento perfetto, ma di Fede non ti dico nulla, non ti voglio togliere la meraviglia dell’amore vero. Diventerai una madre anche tu e sarai sempre la stessa persona, con gli stessi dubbi e le insicurezze di sempre.
Anche i tuoi genitori, che ti sembravano infallibili, hanno la consapevolezza a volte di sbagliare. Sarà semplice fare i genitori? Mai. Sarà il lavoro più duro di tutti e l’unica persona che potrà dare un giudizio finale sono i tuoi figli. Ti sentirai quasi sbagliata ad avere altri sogni al di fuori della famiglia. La nostra società ha dei ruoli definiti: sei solo una mamma. Quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché vanno al lavoro stando dietro ai figli? Sempre. Quante volte lo stesso trattamento agli uomini? Mai. Ma se il tuo pensiero va sempre ai figli, stai facendo la cosa giusta. Se farai sempre del tuo meglio per i tuoi figli, togliti il dubbio, forse sei una brava madre, non perfetta, ma brava abbastanza. Un consiglio: celebra sempre i tuoi successi, non sminuirti mai di fronte a nessuno. Noi donne siamo abituate a farci piccole davanti a uomini duri. Se non mostri il tuo corpo sei una suora, se lo mostri troppo sei una prostituta.
Essere una donna non è un limite, dillo alle tue amiche e lottate insieme ogni giorno per cambiare le cose. Io ci sto provando, anche in questo momento. Senti come batte il mio cuore? Riconosci queste emozioni? Ti vorrei abbracciare piccola Chiara, per dirti che alla fine andrà tutto bene e che sì, sono fiera di te.