Siamo al liceo Arnaldo da Brescia. Venerdì mattina un’assemblea improvvisata ha occupato il cortile della scuola, in segno di protesta verso la neopreside e i suoi modi definiti «autoritari». Si tratta della professoressa Tecla Fogliata, la nuova dirigente scolastica dell’istituto. La miccia che avrebbe accesso la mobilitazione, che ha visto coinvolti docenti e studenti nella giornata di ieri, sarebbe stata la richiesta insolita da parte della Fogliata verso il bidello della scuola, Gerardo, di pulirgli i vetri dell’auto. Il collaboratore scolastico è conosciuto da tutti come Jerry ed è una figura storica del liceo. Ora è a casa, con un permesso di tre giorni preso per motivi familiari. I ragazzi e il corpo docenti hanno scelto di scrivere su un post-it attaccato sul petto il suo nome, alla maniera delle ultime diffuse forme di solidarietà: “Io sono Gerardo”, mentre in giro per la scuola altri alunni urlavano il suo nome. La preside Tecla Fogliata ha negato tutto, sostenendo che le accuse siano frutto di un malinteso e che la mobilitazione di venerdì abbia preso di mira lei per le sue scelte «innovative» per la scuola, tra cui l’idea di introdurre la settimana corta. Sembrerebbe infatti che il corpo docenti abbia rifiutato varie proposte lanciate dalla dirigente scolastica.
Tuttavia, sembra sia agli atti di uno dei collegi docenti anche il tono spesso offensivo e aggressivo della preside, che avrebbe definito i professori del liceo-ginnasio Arnaldo da Brescia «vecchio» e «ostili al cambiamento». Un altro evento è stato poi ricordato: Tecla Fogliata avrebbe intimato a un docente di «chiederle il permesso per recarsi in bagno». Proprio questo atteggiamento sembra essere messo in discussione dai ragazzi e dai professori della scuola. Tuttavia, stando alle dichiarazioni della Fogliata, rilasciate per «Il Corriere della sera», la preside avrebbe solamente «chiesto al collaboratore una spugna per pulire il vetro che era sporco di resina, lui, che è un galantuomo, si è offerto di farlo al posto mio». E dice di aver sentito Gerardo, con il quale ha mantenuto rapporti che definisce «idilliaci». Interviene nella vicenda anche il provveditore Giuseppe Bonelli, a tutela della dirigente Fogliata, sostenendo che «si sia trattato di un fraintendimento. Immagino e mi auguro che la preside abbia chiesto di lavarle l’auto come favore e non come atto dovuto», aggiungendo poi che «non è comunque nei compiti di un collaboratore fare questo genere di cose». Intanto al liceo Arnaldo da Brescia si respira aria di tempesta e le tensioni andranno avanti ancora per giorni, almeno fino al rientro di Jerry, così da far luce su quanto accaduto.