Tredicesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Questa settimana si parte con la conferma di una statua a Sanremo dedicata a Vincenzo Mollica, intuizione rilanciata dallo stesso Alessi, in occasione del Gala Sanremo Sol Novella 2000, dove l’iconico giornalista, simbolo del Festival, è stato anche premiato. In verità la proposta è stata accolta subito da un autentico plebiscito, che ha coinvolto anche le star: da Al Bano, alla Zanicchi and Co. E alla fine è arrivato anche il sì del sindaco: habemus monumento for Vincenzo. Ma altre curiosità e analisi bollono in pentola, oltre i confini della Riviera. Sotto la lente d’ingrandimento finisce anche Drusilla Foer, che post Sanremo, ha rifiutato quasi tutte le offerte televisive, peccando di eccessiva spocchia. E ancora due parole su quella “ragazza d’oro” di Malena, attualmente in forza a "La pupa e il secchione", e il presunto triangolo Wanda Nara, Icardi e China. Spazio poi anche ad Amedeo Goria, di nuovo in love con baby pupona (amica di ex moglie e figlia), e tanto altro ancora.
UP
Anche Al Bano e il sindaco di Sanremo per Mollica: Sì, il monumento a Vincenzo a Sanremo si farà e festeggeremo con lui
Già durante il festival di Sanremo e in occasione del Gala Sanremo Sol Novella 2000 avevo raccolto un’idea dell’agente di spettacolo Paolo Chiparo nel creare un monumento, una statua, al grande giornalista Vincenzo Mollica, da realizzare oggi, e da posizionare sul suo (sì, suo) balcone del Teatro Ariston di Sanremo, da dove per quarant’anni circa ha realizzato interviste e incontri memorabili durante la rassegna canora più importante d’Italia. Quel balcone è sempre stato da Pippo Baudo, passando per Fiorello e Amadeus un momento tutto suo del Festival, che è entrato nel costume di noi italiani e che ci manca. Mollica ora è in pensione e con qualche acciacco («Non vedo una minchia», aveva detto ridendo a Mara Venier un paio di settimane fa in una seguitissima “Domenica in”), ma è rimasto nel cuore di noi italiani per la sua classe, la sua umanità e per un tipo di giornalismo di garbo, che affronta l’attualità rispettando l’umanità dei protagonisti.
Quell’idea di realizzare un riconoscimento pubblico a Vincenzo Mollica, una statua a lui dedicata sul balcone del Teatro Ariston, ha avuto un successo immediato, dimostrazione dell’amore verso questo nostro monumento del giornalismo e della televisione (un uomo che è rimato umile e affettuoso anche oggi). Molti artisti nell’ultima rassegna di Sanremo (a partire da Iva Zanicchi, l’unica donna che ha vinto per ben tre volte il Festival) hanno dato la loro entusiastica adesione di sostegno e alcuni sono venuti a dirmelo personalmente proprio durante il Gala Sanremo Sol Novella 2000, dove è stato dato un premio proprio a Vincenzo Mollica. «Grande Roberto, ovviamente anch’io sono orgoglioso di essere della cordata anche perché con Vincenzo Mollica ho sempre avuto un rapporto speciale, io per lui ci sarà sempre, a tua disposizione», mi dice Al Bano in un audio, anche lui un monumento della nostra musica, uno dei pochissimi artisti italiani amato in tutto il mondo.
Forte di tanto entusiasmo ho chiamato il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri perché, si sa, il cuore corre veloce, ma a volte il desiderio si inceppa di fronte alla realtà. Invece anche il sindaco di Sanremo, anche lui premiato con Mollica al Premio di Novella 2000 al Gala del tre febbraio, è stato più che entusiasta dell’idea. «Un riconoscimento, a Vincenzo Mollica sul suo balcone del Teatro Ariston, un’idea che la città di Sanremo farà propria», mi dice Biancheri con voce più che decisa, «Vincenzo Mollica è un gigante del nostro Festival e va assolutamente festeggiato anche così. Quel momento della sua trasmissione per il Tg1, poco prima del Festival, è sempre stato un momento magico di Sanremo e ringrazio per l’idea». Il sindaco si è anche già mosso: «Ho già chiamato Walter Vacchino, il proprietario del Teatro Ariston, e con lui ora vediamo di creare qualcosa, non so esattamente ora che cosa, una statua o anche altro monumento, lo faremo sicuramente, e la gente passando per via Matteotti e guardando il balcone del teatro Ariston vedrà quello che per tanti anni è stato un momento importantissimo del Festival, un riconoscimento a quello che è Vincenzo Mollica e al suo meraviglioso lavoro».
UP
Malena? Una bravissima ragazza, santa e peccatrice
La mia amica Malena è ragazza d’oro di cui non condivido minimamente la sua scelta di diventare una pornostar, però è molto più per bene e pulita dentro di tante santerelline, una sorta di “Bocca di rosa” alla De Andrè. Ora ha avuto un successo personale per la sua partecipazione a “La Pupa e il Secchione”. «Ho interpretato la parte di Sophia Loren in Ieri e oggi e domani nella scena dello spogliarello, anche se non avevo minimamente l’intenzione di avere la presenza e il carisma di un mostro sacro come donna Sophia, ma mi sono divertita». Umile, intelligente, moderata. Brava!
DOWN
Pierfrancesco Favino. Il cinema non incassa, ma almeno lui non se la tira
Nella classifica dei film con i migliori incassi l’unico italiano degno di nota è “Corro da te” di Riccardo Milani, marito di Paola Cortellesi, con Piefrancesco Favino, forse il più bravo, più carismatico, e pure quello che se la tira di meno tra gli attori italiani, che meno incassano e più sono veri campioni internazionali di antipatia. Certo il film che lo vede con Miriam Leone pare che abbia incassato, scrivono gli esperti, circa tre milioni di euro (arrotondamento per eccesso). Speriamo che rimonti un po’. Ma questo ormai è il cinema. Per fortuna che la televisione c’è.
UP
Ursula Andress: c’è chi tradisce, ma lei è fedele anche agli amici
Leggo che è stata di Ursula Andress la testimonianza, decisiva per i giudici del Tribunale del Riesame, che riabilita Alberto Tarallo, il produttore nei guai (tirato in ballo durante una chiacchiericcio a un “Grande Fratello Vip”) per via di un presunto falso testamento dello sceneggiatore suicida Teodosio Losito che era il suo amatissimo compagno.«Spero che il fango sul suo conto si sia arrestato. Purtroppo il peggio è fatto», dice ora Ursula. E a proposito di chi aveva preso di mira Tarallo la diva dice al Corriere: « Adua Del Vesco non ha più lavorato. Io ho avuto molta fortuna, è vero, ma sono sempre stata una persona molto seria. Gabriel Garko mi piaceva, ma su Tarallo ha sbagliato».Chiederanno scusa?
DOWN
Drusilla Foer: il suo interprete cannibalizzato dal personaggio che ha creato
È incredibile come un attore bravo, un autore intelligente, perfino un bell’uomo come Gianluca Gori sia stato cannibalizzato dal personaggio che ha inventato, la sua Drusilla Foer, una drag queen ispirata a Carmen Dell’Orefice (la top model internazionale di 90 anni). Dopo Sanremo le sono piovute addosso un’infinità di offerte tv, ma ha detto a tutti o quasi di no (da Pierluigi Diaco è andato): «Ma non ho creduto che fosse costruttivo cavalcare il successo di Sanremo per divorare gli spazi televisivi a raccontare cosa?», dice. Arrogante? Forse visto quanti suoi colleghi sono a spasso, ma lo è Drusilla, magari Gori vola più basso.
UP
Sabrina Salerno: con un corpo come il tuo dovresti girare col porto d’armi
La signora sì che se ne intende. E parlando di Sabrina Salerno parlo di quello che lei sa fare meglio nella vita (a parte la pasta al forno alla genovese, come mi ha spiegato più volte, ma che non credo sia al centro dei pensieri dei suoi milioni di folllowers). Parlo del gioco della seduzione. Posta foto in cui appare coperta come una suora laica, ma diciamo che lo spessore del tessuto e il taglio dei modelli non mortifica il suo corpo assolutamente biologico. Ingenua come lei sola non pensa (solo finzione) degli sbalzi ormonali dei suoi fan. Le impennate di gradimento sono infinite. Sabrina, con un corpo come il tuo dovresti andare in giro con il porto d’armi.
DOWN
Wanda Nara: “Non toccatemi il mio Mauro Icardi o so’ dolori”
Eugenia Suarez, detta China, show girl argentina pare non molli l’osso: diventata famosa in tutto il mondo per aver avuto un flirt (mai del tutto provato) con Mauro Icardi che fece girare non poco Wanda Nara (giramento più che provato) è tornata alla carica? Pare (pare) che la signora, chiamata in argentina China (è di origini giapponesi, ma lì tutto ciò che ha occhi a mandorla è chiamato cinese), abbia approfittato della lontananza di Wanda (ora in Argentina) per contattare Mauro a Parigi. Vero? Falso? Di vero pare il nuovo giramento di Wanda che in passato ha espresso il suo impubblicabile commento sulla figura della China.
UP
Paola Caruso: mai usare le mani, ma a volte la parola è peggio?
Paola Caruso pare sia arrivata alle mani, o quasi, contro Mila Suarez che aveva fatto delle esternazioni nominando suo figlio. Tutto questo è successo a “La Pupa e il Secchione”. Gianmarco Onestini, uno dei secchioni, ha detto: «Paola Caruso si è molto arrabbiata e sono arrivate alle mani. Il fatto di picchiarsi è terribile e non si può mai appoggiare. La violenza fisica per me non è un mezzo con cui rispondere. Alle provocazioni non si può reagire così». Onestini non ha mai alzato le mani nemmeno a scuola? Santo subito. Quando mi menavo da ragazzo mia madre Anita diceva ai professori: «La parola è peggio». Cuore di mamma.
UP
Amedeo Goria: una pupa tira l’altra
Nemmeno il tempo di dire «lascio libera Vera Miales salvo ripensamenti», ed ecco il giornalista già abbarbicato a Deola Godini conduttrice tv, con i soliti 40 anni e passa di meno. Amedeo Goria, anche se ha 68 anni, non conosce soste: ancora non ho capito se è finita o meno la sua storia con l’ex pupa di “La Pupa e il Secchione” Vera Miales ed eccolo con una splendida ragazza ventenne, la modella e conduttrice di “SuperMiss” in onda sui canali SKY. I due sono stati paparazzati da Alex Fiumara al El Carnicero, ristorante tra i più frequentati della movida milanese. Palese che se vai lì ti fotografano (o ci vai per essere fotografato). Che sia un messaggio per Vera Miales? Un ultimo particolare: Deola è amica dell’ex moglie di Goria Maria Teresa Ruta e della loro figlia Guenda Goria, che non hanno mai amato fino in fondo la Miales. Quando si dice «volemose bene».