“Letizia Battaglia? Una grande donna, un grande personaggio. È stata importantissima anche come esempio per le altre donne, soprattutto siciliane”: commenta così, Oliviero Toscani, alla nostra richiesta di un ricordo della fotografa morta a 87 anni, che rimarrà nella storia soprattutto per aver raccontato gli anni più difficili e sanguinosi della Sicilia falcidiata dalla mafia.
Avete condiviso delle esperienze professionali?
“No – ci dice Toscani – però l’ho conosciuta. Ed era una grande donna. Anche lei era una che non aveva peli sulla lingua…
Una delle ultime volte che le cronache hanno parlato di lei è stato per le pesanti critiche che a fine 2020 aveva ricevuto per le sue foto per la campagna pubblicitaria Lamborghini a Palermo, quella con le bambine e le ragazzine ritenute troppo “lolite”…
“Le hanno fatto fare delle foto e un lavoro che non era il suo lavoro. Il suo lavoro era molto più importante che fotografare quelle Lamborghini del cazzo in giro per Palermo. È chiaro che spiace tanto per una persona come lei… una scemata simile”.
Tu hai fotografato molte volte bambini. Nei confronti di Letizia Battaglia ci fu una polemica strumentale?
“Ma sì, sono tutte palle. Tutti quelli che non hanno niente da fare discutono di ’ste roba qua”.
A proposito di discutere e di Sicilia, hanno scatenato grandi polemiche anche le tue dichiarazioni sulla mafia nell’ambito di MOW against Toscani…
“Vi ho fatto diventare famosi con la mia intervista. Siete dappertutto…”
Dicendo che la Sicilia è ancora mafiosa hai fatto incazzare Salvini, Meloni, Musumeci… Cosa rispondi?
“Che si incazzino: vuol dire che c’è un problema. C’è un problema, si incazzino pure. Sono lì a servirci, loro lavorano per lo Stato, giusto? Quindi ci servano, cerchino di servirci”.