Un atto d’ira, qualcosa che esplode dopo un periodo di frustrazione, pura follia. Venerdì 16 settembre arriva una segnalazione agli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, Napoli, in ricognizione sul territorio. In Piazza Principe Umberto, nei pressi di Corso Giuseppe Garibaldi e non troppo distanti dalla stazione di Napoli Centrale, un uomo sta lanciando pietre contro le auto. Un gesto ancestrale che spaventa i passanti. La polizia, che era nelle vicinanze, accorre sul luogo e confermano quanto dichiarato dai pedoni spaventati. L’uomo, un 24enne di origine afghana, gioca al bersaglio con dei massi e i vetri delle vetture parcheggiate. I poliziotti sono intervenuti e si sono trovati a dover gestire l’esplosione di rabbia del ragazzo che, visti gli uomini in divisa, non si è decisamente trattenuto. Tira fuori un coltello e inizia a gesticolare in segno di minaccia, lama rivolta alle forze dell’ordine. Il tempo di consumare un po’ di energia e gli agenti riescono a bloccarlo, disarmandolo e rendendolo finalmente inoffensivo. Tensione in piazza Principe Umberto, cofani ammaccati e vetri sfondati.
La polizia ha tuttavia preso in mano la situazione, riuscendo a gestire l’uomo, dapprima tenuto a distanza e poi arrestato, con l’accusa di possesso illegale d’armi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e getto pericoloso di cose. L’uomo risulta avesse dei precedenti. Il gesto, atletico e folle, si è esaurito nel giro di qualche ora, con l’arrivo dei poliziotti di pattuglia nella zona, a poco è valso sfoderare il coltello. Si rovescia il mito biblico: «Così Davide ebbe il sopravvento su Golia con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada». Stavolta la forza e l’addestramento hanno avuto la meglio sul gesto impulsivo del civile.